David Porcelli, ha inviato alla nostra redazione la lettera con cui ha segnalato al Fai (Fondo Ambiente Italiano) l’imminente scempio che si sta per consumare ad Oliveto Lucano. Di seguito la nota integrale.
Egregia D.ssa Greco
da tempo ho un’abitazione, in verità una sorta di “eremo”, ad Oliveto Lucano, nella bella provincia di Matera, luogo scelto proprio in virtù del fatto che si tratta di uno dei comuni con il più alto tasso di spopolamento in Basilicata, o meglio, in Lucania. Località, davvero amena, perduta nei boschi del Parco Regionale di Gallipoli-Cognato, abitata da gente gentilissima dedita a lavori legati alla natura del luogo, una civiltà di autoctoni che festeggia i riti arborei del maggio (un ancestrale rituale di fertilità arborea) in maniera meno “mainstream” di quanto invece accade ad Accettura dove ormai la “festa” e’ stata “sdoganata” per un pubblico più’ attento al risvolto commerciale che spirituale. Ad ogni modo, non sono qui per scrivere un “pamphlet” ma per denunciare la leggerezza con cui l’amministrazione si appresta a demolire, nel senso più triste e realistico del termine, intendo dire radere al suolo, alcune costruzioni di evidentisimo valore storico, delle costruzioni in pietra su due livelli e con accessi su due diverse vie, testimonianza di un tempo e di un modo di vivere oramai “metabolizzati” dal modernismo e dall’omologazione delle archietture. Costruzioni che, nella loro bellezza, ne marcano il territorio in nome del “bello”.
Sono strutture di assolutamente non difficile recupero, pare che il comune abbia avvertito i proprietari della possibilità che qualche tegola potesse abbattersi sui passanti ( non passeggia nessuno assolutamente) e quindi consigliando ai suddetti di mettere “a posto” gli embrici…. I proprietari, di queste bellissime costruzioni, ormai disabitate, hanno risposto di non essere disposti a sopportare tale spesa per cui ne facevano donazione al Comune, il quale, ha dichiarato esplicitamente, le metterebbe “in sicurezza” con un abbattimento da parte del genio civile. Questo è’ quanto mi è stato poi confermato in un incontro con il Sindaco. Per evitare tale cruenta e malsana soluzione, in un tempo in cui si fa gran parlare di recupero di siti storici, di agricoltura sostenibile, di ripopolamento di borghi dimenticati dalle ciiltà del progresso, mi sono proposto per un eventuale acquisto e “messa in sicurezza” di tali immobili solo per impedire l’impoverimento estetico-architettonico di uno dei borghi più belli della Basilicata in cui, con sacrifici, ho scelto di avere una casetta. Non certo per speculare. Faccio presente che le case sorgono al confine del centro storico, con una vista mozzafiato sui boschi, su una rupe che è prossima ad essere messa in sicurezza. Con questa mia spero si possa impedire uno scempo del genere, una demolizione che raderebbe al suolo uno dei più antichi siti del borgo di Oliveto Lucano e sopratutto un rione che fa la felicità di quei turisti di qualità che immortalano se stessi presso queste costruzioni fiere e bellissme. Confido in un vostro sollecito sopralluogo vista la voglia che ha il Comune di sostituirle con un parcheggio…in un luogo dove, grazie a Dio, le auto sono roba rara. Ringraziando anticipatamente,
David Porcelli