Acquedotto Lucano e Istituto Superiore di Sanità hanno sottoscritto un accordo di collaborazione tecnico-scientifica per la valutazione dei rischi correlati alle risorse idriche nell’ambito dell’implementazione del piano di sicurezza dell’acqua.
Rendere ancora più sicura l’acqua di rubinetto, attraverso un sistema di controlli preventivi che si prendano cura dell’intera filiera, dal punto di captazione alla consegna finale. E’ l’obiettivo che Acquedotto Lucano si è prefissato attraverso lo sviluppo di un Piano di sicurezza dell’acqua basato sull’analisi del rischio orientata alla prevenzione e al controllo nella filiera idro-potabile. La società che gestisce il servizio idrico integrato in Basilicata e l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione finalizzato, tra l’altro alla elaborazione del Piano di sicurezza dell’acqua per gli schemi idrici Sinni-Montalbano, Agri-Basento e Vulture-Melfese. Nel 2004 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha introdotto i “Water Safety Plans” (Piani di Sicurezza dell’acqua – PSA) che ridisegnano il settore dei controlli di qualità delle acque destinate al consumo umano con un modello basato su un sistema globale: più prelievi e parametri, mappatura dei rischi e tecnologie innovative per garantire, oltre alle già assicurate caratteristiche di puntualità, accuratezza e continuità, anche l’assoluta specificità della mappatura e della valutazione degli eventuali pericoli, calibrata sulle peculiarità della risorsa del territorio.
L’implementazione del PSA in una filiera idro-potabile specifica, condotta secondo i principi elaborati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, contenuti nella norma internazionale EN 15975-2 e trasposti di recente nelle Linee Guida nazionali, ha anche il fine di attività pilota per lo sviluppo successivo da parte del gestore di criteri e metodi funzionali all’applicazione del PSA alle diverse filiere idro-potabili servite da Acquedotto Lucano
E’ un vero punto di svolta quello intrapreso da Acquedotto Lucano, che punta a trasformare la filiera dell’acqua potabile in un sofisticato disegno statistico per prevedere, sulla base di una concreta e puntuale valutazione dei rischi, quali parametri monitorare con maggiore frequenza. Il progetto è finalizzato a potenziare ed aggiornare le misure di prevenzione per garantire nel tempo un’elevata qualità delle acque distribuite da Acquedotto Lucano Spa attraverso l’applicazione di un modello internazionale di analisi del rischio olistica e sistematica (Water Safety Plan- Piano di sicurezza dell’acqua) di una nuova introduzione sul piano normativo con carattere di obbligo per i gestori idro-potabili. riferite per le filiere idriche
“Da sempre – spiega l’amministratore unico, Giandomenico Marchese – Acquedotto Lucano pone la massima attenzione alla sicurezza dei controlli e alla qualità dell’approvvigionamento idrico. L’acqua ad uso potabile viene controllata con le modalità previste dal D.Lgs 31/2001 e s.m.i. che stabilisce i punti di prelievo, i parametri da determinare e i limiti di qualità. Occorre, tuttavia, rafforzare il sistema dei controlli, oltre che per ottemperare agli obblighi di legge anche per rispondere alla domanda sempre crescente dell’opinione pubblica di informazioni sulla salute e sull’uso sostenibile della risorsa”.
“Creare un Piano di Sicurezza dell’Acqua – prosegue Marchese – significa investire fortemente in innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo della conoscenza. Significa, altresì, prevedere misure di mitigazione del rischio la cui applicazione garantirà maggiore tutela della sicurezza della popolazione”.
Il Piano si svilupperà in due fasi: dopo una preliminare descrizione dei sistemi idrici e di condivisione delle conoscenze tecnico-scientifiche, il team di specialisti sarà impegnato nell’identificazione di ogni eventuale evento pericoloso, valutazione del rischio e individuazione di piani di azione per passare, successivamente, alla definizione di misure di controllo e alla verifica dell’efficacia dei piani e delle procedure attuate.
Il Piano di Sicurezza dell’Acqua è uno strumento flessibile e consente di adattare il modello ai diversi territori; l’attività pilota svolta per gli schemi idrici Sinni-Montalbano, Agri-Basento e Vulture-Melfese servirà allo sviluppo successivo di criteri e metodi funzionali all’applicazione del Piano alle diverse filiere idro-potabili servite da Acquedotto Lucano, per garantire sempre più e sempre meglio la qualità di ciò che beviamo.