“Il primo obiettivo è ridare l’acqua ai cittadini e farlo in sicurezza e con la certezza dei dati”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, a seguito del tavolo svoltosi stamattina in Sala Verrastro, per fare chiarezza sulla sospensione dell’acqua potabile in alcuni comuni del Metapontino.
Al tavolo hanno preso parte l’Arpab, l’Asm, Acquedotto Lucano e il Dipartimento Sanità della Regione Basilicata.
“Ho chiesto ulteriori campionamenti urgenti che diano esito già nella giornata di oggi. Accanto alla pulizia in corso dei serbatoi da parte di Acquedotto Lucano, così come mi è stato riferito nel corso della riunione, esigo – ha aggiunto Pittella – che gli enti preposti allineino le metodiche di analisi per dare risposte univoche, senza generare confusione, e consegnare tranquillità ai cittadini e a noi tutti. La situazione va risolta immediatamente, con il rigore e la responsabilità che deve contraddistinguere il nostro operato”.
Il presidente della Regione inoltre ha dichiarato che domani incontrerà i sindaci dei Comuni coinvolti per supportarli nelle eventuali e necessarie azioni da mettere in campo.
Acqua nel Metapontino, consigliere regionale Paolo Castelluccio (Noi con l’Italia): “Servono coordinamento di interventi ed azioni di natura tecnica”
Sono certo che domani in Consiglio Regionale il presidente Pittella ci fornirà un’informazione dettagliata e completa sull’emergenza acqua al trialometano che coinvolge da giorni il Metapontino. Lo afferma il consigliere regionale Paolo Castelluccio per il quale è sempre più urgente passare dalla sensibilità sociale dimostrata dal Governatore al coordinamento di interventi ed azioni di natura tecnica che solo la Regione può fare per mettere ordine in una fitta rete di competenze che per il bene primario gestito necessita prima di tutto di un’unica cabina di regia. L’ho sostenuto dalle prime ore dell’attuazione del provvedimento di divieto di uso di acqua potabile secondo l’ordinanza del sindaco di Policoro: quello che non è più tollerabile e perciò accettabile è la discordanza di comportamenti e valutazioni da parte di strutture pubbliche che a vario titolo si occupano della vigilanza e del controllo dei parametri di salubrità dell’acqua. I cittadini di Policoro, Nova Siri Marina, Scanzano Jonico, Metaponto Lido hanno diritto di sapere cosa è realmente accaduto e quando sarà possibile il ripristino dell’acqua potabile secondo gli standard europei e mondiali di assoluta sicurezza e garanzia di salute. I tavoli tecnici voluti da Pittella e dai sindaci – dice Castelluccio – devono avere una conclusione univoca e chiara con le indicazioni tecniche altrettanto univoche e chiare su cosa fare. Se si dovesse invece riscontrare la carenza di specifiche professionalità specialistica si faccia ricorso a strutture scientifiche di cui il Paese dispone. Poi una volta superata l’emergenza si apra la fase dell’inchiesta tecnico-amministrativa per accertare responsabilità e quella politica per realizzare di fatto la gestione coordinata ed efficiente delle nostre risorse idriche non solo ad uso potabile quanto ad uso irriguo e industriale.