“Non serve perdere ulteriore tempo: risulta ormai indispensabile porre fine alla sopravvivenza dell’Eipli e, operando secondo quanto previsto dalla Legge, costituire la nuova Società pubblica dell’acqua del Mezzogiorno. Si rischia il collasso del sistema idrico di tre regioni -Basilicata, Puglia e parte della Campania- con conseguenze facilmente intuibili per utenze agricole, domestiche e industriali; ciò mi spinge a sollecitare il processo di costituzione della nuova Società, senza perdere ulteriore tempo”. Lo dichiara in una nota il Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Salvatore Margiotta, sottolineando che “dal mese di gennaio gli stipendi dei lavoratori non saranno garantiti, come il semplice pagamento delle forniture elettriche, impedito dall’assenza di entrate e cassa. Il nuovo, ennesimo, commissario –continua Margiotta- troverà 50 milioni circa di euro di decreti ingiuntivi che diverranno esecutivi tra gennaio e febbraio, mentre nessuna corretta gestione degli invasi, delle condotte, dei sistemi di captazione potrà essere assicurata. Il Ministero dell’Economia, azionista della Società -nella quale entreranno Basilicata, Puglia, Campania e eventualmente altre Regioni del Sud- ha il compito, secondo la normativa, di procedere, con il concerto del MIT e dei Ministeri Agricoltura e Mezzogiorno. Non c’è più tempo da perdere o ampi territori e comunità del Sud subiranno gli effetti negativi della mancanza di acqua”.