“Da giorni manca l’acqua in diversi paesi del territorio Materano: basti accedere al sito ufficiale di Acquedotto Lucano e leggere le tante ed innumerevoli date di avvisi alle popolazioni di provvedere autonomamente all’approvvigionamento di acqua per consentire i vari ripristini di condotte. Il paradosso è che più delle volte l’erogazione dell’acqua potabile viene bruscamente e inaspettatamente sospesa, salvo imprevisti, per diverse ore in interi abitati e Zone Rurali Limitrofe del materano e più delle volte per guasti su Adduttrice del Frida”.
E’ quanto emerso da un incontro svoltosi a Matera tra il Segretario Ugl Chimici Basilicata, Salvatore Maiellaro e Pino Giordano dell’Unione Territoriale del Lavoro per i quali, “rivolgiamo una nostra richiesta all’Ente Provincia di Matera nella persona del Presidente Avv. Piero Marrese, affinché l’Ugl venga convocata a breve giro dove il nostro oggetto di confronto sarà quello di affrontare urgentemente ed in maniera risolutiva la perdurare sospensione idrica che non pochi disagi crea alla popolazione. È alquanto imbarazzante nel 2021 scrivere e denunciare di certe cose, ma è necessario. Da gennaio ad oggi a Tursi, Montalbano Ionico, Bernalda e tanti altri comuni Materani ci sono state diverse sospensioni idriche, molte delle quali dal pomeriggio al mattino seguente e per problemi sulla condotta del Frida. Negli anni precedenti, ciclicamente, ci sono state altre tante e tante sospensioni e con questi numeri è chiaro che Acquedotto Lucano fa acqua da tutte le parti e sono frequenti le rotture (in tutti i sensi). Per l’Ugl – concludono i segretari lucani, Maiellaro e Giordano – sarebbe interessante sapere tutte queste interruzioni che costo hanno avuto per l’Ente, così da capire se non si faceva prima a rifare una nuova condotta. Per tanto ci rivolgiamo al Presidente Marrese per sostenere unitamente un confronto, dove ora si deve finire di chiedere sacrifici ai cittadini lucani: per un servizio così scadente anziché chiedere un aumento bisognerebbe prima chiedere scusa, cosa che l’Ente gestore non lo ha mai pensato minimamente. Il nostro intento Ugl è anche e soprattutto sensibilizzare l’Acquedotto Lucano a riprendere quelle relazioni idonee verso la popolazione e al fine di evitare gravi perdite economiche con conseguente crisi sociale, che aggiungendosi alla drammatica emergenza sanitaria, provocherebbe la definitiva morte del tessuto produttivo. Non da meno sono i disagi che recano nei paesi, dovuti alla scarsa manutenzione impiantistica e rifacimento manto stradale dovuti a quei pochi lavori che si fanno a conto dell’Ente Acquedotto”.