L’ultimo saluto ad Adriano Pedicini arriva dopo i funerali celebrati nella chiesa di Sant’Agnese dal parroco Padre Basilio Gavazzeni. Adriano Pedicini è volato in cielo all’improvviso, in un pomeriggio d’estate mentre ritornava a Matera con la sua bici. Un fulmine lo ha sottratto ai suoi cari e ora si ritrova tra gli angeli del Paradiso. E’ difficile per la moglia Katiuscia, per i figli Roberto e Claudio, per i familiari e per i suoi amici accettare questa terribile notizia. Ma la fede ci porta a considerare la morte come un evento, il momento che segna il passaggio tra la vita terrena e la vita eterna. Don Basilio ha sottolineato nella sua omelia le grandi qualità umane di Adriano Pedicini, la sua sua forza, generosità, la sua disponibilità verso gli altri. “E’ stato colpito da una sorte rarissima, solo un fulmine poteva abbatterlo”, ha ricordato Don Basilio”. Pedicini, già commissario della Polizia di Stato in quiescenza e poi consigliere comunale eletto con la lista del PDL e poi confluito in Forza Italia nella precedente Amministrazione Comunale, aveva provato nuovamente a far parte della nuova Amministrazione senza riuscirci ma aveva accettato il risultato elettorale con grande sportività. Logico aspettarselo da uno sportivo come lui, pronto a conciliare nel suo tempo libero la passione per la politica con quella per il ciclismo. Ma proprio a bordo della sua bici è arrivato il tragico appuntamento con la morte. Un evento accettato con grande sobrietà dai suoi cari. Nella chiesa di Sant’Agnese, gremita fino alla porta di ingresso, ci sono i colleghi della Questura di Matera, con alcuni che indossano la divisa, il Questore Stanislao Schimera, l’onorevole Cosimo Latronico, il presidente del Consiglio comunale Angelo Tortorelli in rappresentanza del Comune di Matera e tanti consiglieri comunali, della precedente e dell’attuale Amministrazione Comunale, tra i quali l’ex sindaco Salvatore Adduce. Don Basilio ha concluso il rito funebre con la lettura di una poesia di Wystan Hugh Auden e la preghiera alla Vergine Madre di Dante, il canto preferito di Roberto Benigni.
Alla famiglia di Adriano Pedicini rinnoviamo le condoglianze della redazione di SassiLive e del direttore responsabile Michele Capolupo.
Breve biografia di Adriano Pedicini
Commissario della Polizia di Stato in quiescienza, nel corso della sua carriera professionale ha ricevuto 1 economio solenne, 12 encomi e 5 lodi rilasciati dal Dipartimento della Polizia di Stato da parte di De Gennaro, Masone e Parisi per aver evidenziato elevate capacità professionali in complesse indagini che consentivano di sgominare organizzazioni criminali, operanti in Puglia e Basilicata, dedite alla commissione di reati in materia di traffico di sostanze stupefacenti, armi, estorsioni e reati contro il patrimonio in genere.
Pedicini ha ottenuto anche numerosi attestati di apprezzamento da parte dei Questori per essersi distinto in varie attività di Polizia Giudiziaria.
Riceviamo e pubblichiamo la nota di cordoglio di Gennaro Di Gennaro, originario di Matera e residente a Rimini.
Gennaro Di Gennaro vive a Rimini da 23 anni, ha 56 anni ed sposato. Dopo aver vissuto a Villa Longo Matera nello stesso palazzo dove viveva Adriano con i suoi genitori.
Volevo solo in questo modo rendere Omaggio ad un Grande Uomo Adriano Pedicini e alla sua Famiglia. Posso raccontare bene di Adriano giocavamo con le carte napoletane alla “stoppa” nelle scale dei palazzi, andavamo al Cinema Impero a vedere Ben Hur, passavamo molte giornate insieme a calciare un pallone o a giocare alle biglie per i campi. Noi eravamo una famiglia in difficoltà (povera economicamente ma i Pedicini sono stati delle persone disponibili in tutto, come la Famiglia Tozzi o la Famiglia Vespe. Il Rione Villa Longo era abitato negli anni 70 da agenti di Polizia e Carabinieri. Persone quasi tutte dei paesi vicini perché loro non potevano lavorare della stessa città. Gente meravigliosa che ha in qualche modo ha aiutato la famiglia Di Gennaro in quei momenti di difficoltà. La famiglia Di Gennaro ormai p sparsa nel mond. Silvio in Texas, Aminta in Piemonte e Anastasia a San Antonio, e Gennaro con Luca a Rimini, Edoardo a Matera.
Voglio ringraziare e salutare la famiglia Pedicini e porgere le nostre condoglianze anche alla moglie di Adriano e ai suoi figli.
Gennaro Di Gennaro
Franco Vespe, un altro amico d’infanzia di Adriano Pedicini, ha inviato una nota alla nostra redazione dopo la scomparsa del “guerriero”.
Adriano non c’è più. Lo conoscevo praticamente da quando sono nato. Abitava di fronte al mio palazzo a Villa Longo. Negli anni 60 quartiere popolato fino all’inverosimile da bambini con Adriano stesso, membro di una famiglia numerosa di 5 figli. Nel suo portone poi vi era un vero e proprio alveare di bambini ( i Di Gennaro, Tozzi, Perrone ecc.). Un quartiere che replicava quotidianamente le gesta dei “ Ragazzi della via Paal” Era più grande di me di qualche anno e con lui da piccolo ho giocato si ma non quanto con i suoi fratellini gemelli Nunzio e Luigi a me quasi coetanei. Invece ho avuto rapporti intensi e fitti dialoghi con lui durante la sua attività politica. E’ nella mia mailing list e spendeva sempre un commento benevolo, una risposta una integrazione, alle mie lettere encicliche che mandavo urbi et orbi (continuerò a farlo!). Neofita della politica, durante la campagna elettorale per le comunali del 2007 ebbe l’umiltà e la involontaria “sfrontatezza”, lui candidato come me al comune, di intrufolarsi in una riunione elettorale da me organizzata, perché aveva la sete e la voglia di imparare a fare politica. “Ho bisogno di ascoltare!”; si proprio con queste parole giustificò la sua impertinente presenza in quella riunione! Poi l’ho seguito nel suo impegno politico e la cosa che intimoriva ma che, nello stesso tempo, me lo rendeva vicino e credibile, era la serietà, la virilità e la ieraticità con la quale interpretava il suo impegno politico. Per lui infatti la politica era una vera e propria missione religiosa salvifica per il suo popolo (i Materani), che lasciava spesso poco spazio alla ironia ed allo “scherzo”. Per lui tutto ciò che riguardava la sua città era materia maledettamente seria. Nutriva ovviamente legittime ambizioni ma non aveva problemi a rientrare nei ranghi e ritornare a fare il gregario come era accaduto anche in questa tornata. Era forte, pieno di volontà, giovanile ed energico di aspetto tanto che solo una folgore avrebbe potuto abbatterlo! E proprio quella folgore beffarda e maligna ce lo ha portato via con appresso la sua amata bicicletta. Un appuntamento ineludibile con nostra sorella morte così preciso e puntuale, come se fosse già stato tutto scritto e previsto fin dagli inizi dei tempi in cielo. Arrivederci Adriano. Sicuramente ci re-incontreremo fra il vociare di bambini sul set perenne dei “Ragazzi della via Paal” allestito lì dove tu sei ora, ad immagine e somiglianza del nostro bellissimo quartiere di Villa Longo.
La fotogallery dedicata al funerale di Adriano Pedicini (foto www.SassiLive.it)