Creare spazi di aggregazione sociale, di inclusione e socializzazione in un territorio, a forte vocazione turistica ed in continua crescita demografica come Policoro, con un occhio di riguardo alle fasce deboli. Si chiamano “Punti di accesso all’inclusione sociale” e spazi ludico ricreativi, quelli che saranno realizzati nella Città di Policoro nel quadriennio 2020-2023 grazie a fondi europei (Fondo di Coesione 2014/2020 – DPCM 17 luglio 2020) destinati ai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno, da destinare a progetti di infrastrutture sociali. Si tratta, per la Città di Policoro, di un finanziamento complessivo di circa € 193.000,00 spalmato in 4 annualità per altrettanti progetti di infrastrutture sociali che riguardano, a vario titolo la riqualificazione, il miglioramento, la manutenzione del verde pubblico, dell’arredo urbano e di altre opere di edilizia pubblica. Nello specifico, a Policoro saranno realizzate 4 strutture in legno di circa 30 mq; ognuna di esse sarà dotata di un ambiente unico polifunzionale di circa 20 metri quadrati, oltre ad un servizio igienico attrezzato per persone con mobilità ridotta e ripostiglio; la parte esterna sarà pavimentata e saranno allestiti piccoli spazi ludici e giochi inclusivi. La prima delle quattro aree dedicate alla realizzazione di un “Punto di accesso all’inclusione sociale” è Piazza Ripoli, nel quartiere denominato “Borgo Nuovo”, grazie ai lavori di manutenzione straordinaria già avviati; seguiranno, in ordine temporale, la manutenzione straordinaria e di riqualificazione del Verde del II Piano di Zona, nel quartiere denominato “Quartiere Italia”; nelle annualità 2022 e 2023 sarà la volta del quartiere “Porta Nuova” (zona Porcilotto) e di via Lido, nei pressi del parco Urbano sgambettatoio cani. L’Amministrazione Comunale, nelle persone del Sindaco, Enrico Mascia e dell’Assessore alle Politiche Sociali, Maria Teresa Prestera, ha fortemente voluto destinare tali fondi alla riqualificazione di 4 aree ritenute strategiche per lo sviluppo e la coesione della città. “Tra gli obiettivi che ci siamo prefissati – dichiarano – vi è quello di incrementare la cultura dell’aggregazione in spazi consoni alla vita sociale, nonché l’interconnessione dei punti di accesso che favorirà la connessione di aree facilitandone le relazioni fisiche e sociali, migliorando l’accessibilità, la sicurezza e il comfort del tessuto urbano”. “Il fine ultimo dell’inclusione sociale – concludono Mascia e Prestera – sarà quello di garantire l’inserimento di ciascun individuo all’interno della società contro ogni forma di discriminazione garantendo a tutti, nessuno escluso, la piena fruibilità degli spazi e ponendosi come strumento di vera Inclusione Sociale, nel pieno rispetto dell’art.3 della Costituzione Italiana”.