Il consigliere comunale materano Carmine Alba del PD in una nota commenta la notizia dell’aumento delle tariffe per asili nido da parte del Comune di Matera: “L’aumento delle tariffe è uno schiaffo alle donne lavoratrici”. Di seguito la nota integrale
Le prime esperienze di asili nido risalgono alla fine del ‘700 in coincidenza della rivoluzione industriale e con le prime esperienze di donne operaie ed anche per limitare l’abbandono dei figli da parte delle madri. In Italia fu Milano a metà ‘800 a dotarsi di “ricoveri per lattanti”. Ulteriori evoluzioni ci furono persino con il regime fascista nonostante questo intendeva espellere le donne dal mondo del lavoro affinché si dedicassero solo alla famiglia. L’asilo nido, insomma, nasce dall’esigenza della società moderna per fare in modo che la donna possa coltivare e realizzare le proprie aspirazioni lavorative e professionali con parità di diritti ed opportunità rispetto agli uomini, senza che la maternità ed i primi anni di vita del proprio figlio diventassero ostacoli insormontabili.
E’ del tutto evidente che tariffe proibitive per famiglie con uno o anche due redditi medi vanificano alla radice gli obiettivi stessi per cui nacquero gli asili nido, costringendo le coppie a ricercare soluzioni alternative ai servizi offerti dai comuni o, addirittura, ritenere controproducente mettere al mondo figli visti i proibitivi costi per il loro mantenimento, contribuendo così ad alzare ulteriormente l’indice di denatalità che contraddistingue in questa fase storica le famiglie del Sud Italia.
Ecco allora che la decisione del Comune di Matera di aumentare di circa cento euro al mese le tariffe per l’accesso agli asili nido della città è da ritenersi completamente sbagliata perché va contro le esigenze delle donne lavoratrici. Questa è anche la conseguenza (evitabilissima) delle disastrose politiche di bilancio prodotte dall’armata Bracalone guidata dal sindaco De Ruggieri che, come prevedibile ed ampiamente denunciato in Consiglio comunale dalle opposizioni, ha trattato con allegria il tema della Tasi e della Tari, entrambe bocciate dal Tar di Basilicata, che hanno dovuto far correre ai ripari Quintano & C. in sede di assestamento di bilancio per mettere le pezze ai madornali errori commessi, con il risultato che per fare cassa il comune di Matera chiede ulteriori sacrifici a quei ceti medi che medi non sono più dopo otto anni di crisi economica.
Esprimo pertanto la mia solidarietà a tutte le famiglie che si troveranno costrette a rinunciare al servizio di asilo nido comunale a causa della sua esosità e che dovranno barcamenarsi per risolvere il problema. In Consiglio comunale, nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori, continuerò insieme ai colleghi della minoranza a fare proposte per evitare che la città continui a sperperare quel patrimonio di civiltà conquistato negli anni in materia di servizi alla persona, facendola scivolare sempre più in una condizione di arretratezza.
Carmine Alba, consigliere comunale PD