In riferimento al comunicato stampa diramato dai cinque residenti di via della Quercia – che hanno richiesto ed ottenuto l’abbattimento dei settuagenari Cipressi dell’Arizona nel rione La Nera a Matera -, Matera Cambia, MaterAzione ed Ass. B.R.I.O. Matera esprimono tutta la propria solidarietà e la propria vicinanza ai giornalisti della carta stampata e dell´emittente locale che hanno dato conto alla pubblica opinione, con completezza, prontezza e correttezza professionale, su una vicenda che rivestiva e riveste grande rilievo per gli interessi pubblici collettivi coinvolti (ovvero quelli alla tutela dell´ambiente e della salute pubblica).
Insieme a tutte le associazioni che riconoscono come valori essenziali l’affermazione dei diritti alla salute pubblica, dei diritti ad un ambiente sano e salubre e della tutela del patrimonio ambientale e forestale, fiore all’occhiello dei quartieri storici di Matera, Matera Cambia, MaterAzione, Ass. B.R.I.O. Matera non si lasceranno intimorire e continueranno il proprio impegno per far prevalere gli interessi pubblici e collettivi dei cittadini su quelli dei privati, compresi quelli degli stessi richiedenti l’abbattimento dei Cipressi di La Nera.
MateraCambia, MaterAzione, Ass. B.R.I.O. Matera
Matera, 4 settembre 2011 – Dopo aver dato spazio ai cori di protesta per il taglio degli alberi in via della Quercia, al quartiere Lanera arriva il comunicato sottoscritto dai richiedenti dei provvedimenti che hanno autorizzato l’abbattimento degli alberi, Angelo Frangione, Domenica Larotonda, Santo Coretti, Eustachio Paolicelli e Nicoletta Ruggieri. Lo pubblichiamo integralmente.
Siamo stanchi delle continue offese ricevute da gruppi politici e associazioni, riportate senza la doverosa verifica da alcuni mezzi di informazione. E non meno risentiti siamo nei confronti dell’Amministrazione comunale, che avrebbe dovuto far presente alla cittadinanza le valide motivazioni rispetto a questa vicenda.
A questo punto, poco importa che possa essere una questione di natura politica o meno, come si è potuto leggere su diverse testate, o che la tutela del verde possa realmente interessare alcune associazioni scese in campo. La questione, dal nostro punto di vista, si pone in ben altri termini.
La richiesta di abbattimento degli alberi è stata depositata il 24 febbraio 2011 all’ufficio del verde del Comune di Matera e agli uffici della Regione Basilicata ( sede di Matera – Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità – Ufficio Urbanistica e Tutela del Paesaggio) nelle forme richieste, stante il vincolo paesaggistico ricadente sull’intera zona. Una richiesta corredata da apposita perizia agronomica e tecnica.
In aggiunta, abbiamo ritenuto opportuno informare gli uffici investiti della richiesta, dell’evento verificatosi il giorno 01.03.2011, consistente nell’ l’intervento dei Vigili del Fuoco a seguito dello sbrancamento di un enorme ramo che, cedendo, aveva invaso l’intera strada urbana. Si trattativa di un albero indicato in perizia e richiesta.
La squadra intervenuta, rilevata l’imminenza del pericolo di cedimento dell’albero adiacente a quello interessato dallo sbrancamento, ha provveduto all’abbattimento totale. Evento, quest’ultimo, che ha giustificato ed avvalorato i motivi della richiesta di taglio, ossia: la pericolosità e l’instabilità delle alberature per mancanza di equilibrio statico. Di quanto accaduto è stato informato il Comune e gli uffici della Regione. L’Ufficio regionale competente ha espresso parere favorevole in ordine alla richiesta di abbattimento presentata per esigenze di pubblica e privata incolumità, con prescrizione di reimpianto. Il parere citato è stato trasmesso alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Regione Basilicata. Il 21.03.2011, il Comune di Matera (Settore Igiene e Ambiente) ha rilasciato autorizzazione all’abbattimento con prescrizione di nuove essenze arboree. Infine, con determina dirigenziale del 9.06.2011, il Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità – Ufficio Urbanistica e Tutela del paesaggio, ha autorizzato le opere richieste ai sensi delle vigenti leggi sulla protezione delle bellezze naturali e paesaggistiche, sulla base dell’acquisito parere vincolante espresso dalla Soprintendenza ai sensi dell’art. 146 D.Lgs 42/04: “Favorevole al progetto,in quanto l’intervento proposto di abbattimento non modifica in maniera sostanziale il contesto dei luoghi, conservando quindi le peculiarità che sono alla base del provvedimento di vincolo. Inoltre, condividendo le prescrizioni indicate dalla Regione”.
E si legge sempre nella determinazione: “Considerato che l’intervento rientra nei casi di cui all’art. 5 della L.R. n. 50/93 e visto il parere favorevole espresso dallo scrivente ufficio all’abbattimento di n. 5 essenze arboree di cipresso, in quanto la relativa eliminazione è dettata da esigenze di pubblica e privata incolumità, con la prescrizione tuttavia di reimpiantare essenze di ibisco, disposte serialmente e a distanza idonea, dando comunicazione dell’avvenuta sostituzione”. E così sono state autorizzate, definitivamente, le opere.
Fatti decorrere i termini di rito, abbiamo inoltrato, al comando di Polizia Municipale, la richiesta di istituzione temporanea del divieto di circolazione per procedere alle opere in sicurezza. Veniva emessa una prima ordinanza per il 12 luglio dalle ore 8.00 alle ore 17.00, non eseguita dai privati cittadini poiché nel tardo pomeriggio del giorno precedente, alle ore 18.55 circa, perveniva sull’utenza mobile dei uno dei richiedenti la telefonata dell’Ufficio Verde del Comune con la quale si invitavano tutti i richiedenti a temporeggiare e a soprassedere a dare corso alle opere di abbattimento stante le intervenute manifestazioni di dissenso da parte di alcune associazioni e comitati politici, che a loro volta chiedevano delucidazioni in ordine ai provvedimenti autorizzativi.
Abbiamo accolto l’invito ad un colloquio con l’assessore comunale Falcone il quale, pur riconoscendo la legittimità della richiesta e dei relativi provvedimenti rilasciati dalle diverse autorità competenti, reiterava la sollecitazione ad attendere qualche giorno in modo da consentire alla stessa amministrazione di fare chiarezza sulla questione con comitati e associazioni.
Di tutto questo, purtroppo, non si è parlato sulla stampa, creando dubbi in ordine ad un provvedimento di “sospensione” dell’abbattimento, inesistente e mai notificato agli interessati. La nostra richiesta di taglio degli alberi è stata basata sull’accertamento di danni già subiti, a cui si è fatto fronte a spese degli interessati, e su altri possibili problemi alle abitazioni che presentano fondazioni superficiali (nelle vicinanze corrono le diverse condutture idriche e fognanti). Perché la stampa non ha parlato dei visibili cedimenti, sollevamenti interni e esterni delle pavimentazioni (molte delle quali già soggette a ripristino nei diversi anni) e dei cordoli?
Le radici degli alberi, come è ben spiegato nella perizia del tecnico agronomo, avranno fatto la loro parte alla luce del fatto che essendo alberi incompatibili con l’impianto urbano per la loro vicinanza alle abitazioni e dunque alle condutture, non trovando spazio, rompono e sollevano. La perizia tratta di aspetti di natura agronomica da un punto di vista di pericolosità e sicurezza pubblica e privata, fa riferimento ad aspetti di natura giuridica tali da giustificare un richiesta legittima a tutela dell’incolumità e non solo della proprietà.
A quanti paventano irregolarità procedurali, diciamo di aver assolto a tutte le necessarie autorizzazioni.
Tre residenti si sono opposti e continuano ad opporsi accanitamente ad eventuali altri abbattimenti. Guarda caso, due di questi non hanno più alberi di fronte alle proprie abitazioni. Che fine hanno fatto gli alberi? E come sono stati abbattuti? Dove sono le autorizzazioni? Altri residenti non hanno sollevato obiezioni.
Del tutto fuori luogo l’atteggiamento di chi ha inveito contro alcuni degli interessati con espressioni ingiuriose, offensive e denigratorie della persona, quali “assassini”, “mafiosi”, in tal modo esponendosi ad azioni legali, come altri in città, che hanno trovato “accoglienza” su giornali e tv.
Inspiegabile, e forse deontologicamente discutibile, il comportamento assunto nell’intera vicenda da giornalisti che hanno preso parte attiva alla contestazione, interferendo addirittura con le attività di chi stava eseguendo le opere di abbattimento, contestando anche gli organi di Polizia municipale e cercando di impedire la prosecuzione dei lavori per poi riportare sulla propria testata insinuazioni verso chi, invece, le questioni le affronta con serenità, competenza, nel rispetto di norme, leggi e persone.
In questa vicenda siamo stati oggetto di una strumentalizzazione politica? Abbiamo assistito ad una vicenda in cui non si è voluto comprendere e chiarire le esigenze di tutte le parti interessate.
Siamo profondamente amareggiati e delusi da un modo di contestare e di fare informazione in maniera del tutto unilaterale. Ed è ovvio, a questo punto, che ci stiamo attivando per percorrere vie legali a tutela delle persone che si sono viste offendere deliberatamente e gratuitamente nella dignità e nella propria professionalità. L’ipotesi vale tanto per le persone fisiche quanto per associazioni, comitati, testate giornalistiche, emittenti televisive e social network.
Distinti saluti
Angelo Frangione, Domenica Larotonda, Santo Coretti, Eustachio Paolicelli e Nicoletta Ruggieri
Sul taglio dei cipressi in via della Quercia al rione Lanera arriva la nota dell’ambientalista materano Pio Abiusi, che preannuncia una dura battaglia legale nei confronti dell’amministrazione comunale di Matera per verificare se la delibera richiesta da un residente della zona è stata concessa rispettando tutte le normative in materia.
E’ una ennesima storia che mette in luce le carenze esistenti nella struttura amministrativa comunale, volendo trattare il caso con benevolenza.
L’ufficio competente regionale ha dato il benestare per l’aspetto architettonico; non è da sottovalutare, infatti, la valenza di quelle piante per quell’aera e quel rione. Lo sanno tutti e si spendono fior di soldoni pubblici per fare appositi convegni sull’argomento.
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Il Comune che non ha professionalità tecniche per valutare il valore del verde si è affidato alle perizie di parte e che ovviamente rispondono al committente; su questo vi è un vizio di forma e di comportamento che sarà sottoposto al vaglio della magistratura.
Si trattava di piante ben messe e ben radicate che avevano un valore, anche economico,per quel rione.
Nessuno ha parlato di alberi ammalati o di pericolosità degli stessi, il buona padre di famiglia avrebbe detto che al massimo quegli alberi avrebbero avuto bisogno di una buona potatura e la caduta del ramo causato dal nubifragio del 1 marzo a questo è da ascrivere.
Solo adesso si inizia a fare una buona manutenzione del verde pubblico; per quello di proprietà privata non se ne parla neppure anche perché non vi sono norme che lo impongano. Il regolamento di Polizia Urbana, risale al 1978, ha tra i divieti quello di tosare le pecore o di ferrare i cavalli sul suolo pubblico ed altre amenità simili. E’ un regolamento adeguato alla città descritta da Carlo Levi. Non avere professionalità nella compagine comunale atta ad una appropriata valutazione ha portato a prendere per buone le relazioni dei tecnici di parte. E’ buona fede? E’ stupidaggine ? E’ male affare? Ognuno la vede come vuole. Forse tutte e tre le cose.
Bastava richiedere una controperizia per valutare lo stato di salute di quelle piante: fino alla fine nessuno ci ha dato ascolto e l’ipotesi del male affare aumenta di quotazione.
Il comportamento del funzionario che ha concesso l’autorizzazione sarà valutato dal Magistrato.
Il comportamento del Sindaco e della giunta dagli elettori, qualora non vengano fuori fatti illeciti..
Nella mattinata di mercoledì 31 agosto altra chicca che dimostra come la città venga amministrata con pressapochismo e arroganza .Connota la scarsa qualificazione professionale imperante tra parte del personale della Polizia Municipale, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno..
I cartelli stradali apposti con 48 ore di anticipo, come previsto, indicavano una ordinanza ed i giorni per i quali detta ordinanza aveva validità. Scaduti i termini di quella ordinanza , eravamo al 31 agosto, si è provveduto bonariamente a sostituire la data del 29 con quella del 31 senza peraltro richiamare la nuova ordinanza . L’intervento della Polizia Municipale è servita ad avere una assicurazione anche questa bonaria della correttezza dell’iter autorizzativo per l’ulteriore proroga ; per niente convinti si è richiesto l’intervento dei militi della locale stazione dei Carabinieri per stigmatizzare l’accaduto ed anche questo sarà oggetto di apposita denunzia alla Magistratura.
Appare chiaro che la città non si amministra con un Carabiniere sistemato ad ogni angolo e neppure con il quotidiano esposto alla Procura della Repubblica ma il rapporto di fiducia si va sempre più esaurendo e questa sembra essere l’unica via per non lasciare il consesso cittadino in mano alle barbarie.
Pio Abiusi
Sono cominciate alle ore 10 le operazioni disposte dal Comune di Matera per il taglio degli alberi in via della Quercia, nel quartiere Lanera. Matera Cambia!, MateraAzione e Brio Matera nelle scorse settimane avevano denunciato il rischio che correvano i sei cipressi dell’Arizona, di età compresa tra i cinquanta e i settanta anni in seguito all’ordinanza n. 265 del 26 agosto 2011 predisposta dal Comune di Matera. E in mattinata il taglio degli alberi si è materializzato quando intorno alle 10 in via della Quercia è giunta una squadra di operai del Comune pronti ad eseguire l’ordinanza citata. Ad assistere al “funerale” degli alberi un gruppo di ambientalisti di Legambiente, che ha esposto uno striscione che non ha bisogno di ulteriori commenti: “Festa dell’inciviltà materana”.
Ricordiamo che le associazioni Matera Cambia!, MateraAzione e Brio Matera il 2 agosto scorso avevano chiesto la revoca dell’ordinanza di abbattimento in modo da acquisire ulteriori perizie sullo stato di salute dei Cipressi, che sono stati abbattuti senza informare le associazioni interessate della conclusione del procedimento e della reiterazione dell’ordinanza di abbattimento.
Nella nota diffusa dalle associazioni a poche ore dall’abbattimento le associazioni hanno rimarcato che “in violazione dello stesso regolamento comunale del Verde Pubblico e sulla base di un iter viziato da irregolarità procedurali ampiamente evidenziate e segnalate, Adduce e Falcone ratificano così la morte dei 6 cipressi e confermano l’ipocrita vocazione a mostrarsi estremamente docili dinanzi a forti interessi privati confliggenti con quelli pubblici alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica”.
Fa specie che chi oggi con leggerezza e superficialità condanna a morte 6 alberi settuagenari, fiore all’occhiello di un quartiere storico come Lanera, ieri si è messo “le mani nei capelli” ed ha gridato al sabotaggio ed alla mafia per una poltrona abbandonata da qualche vandalo incivile accanto ai bidoni della raccolta rifiuti.
Dopo lo scempio urbanistico perpetrato con il Piano Casa, arriva lo scempio ambientale: a Matera, con questa Giunta e questa amministrazione, i diritti dei cittadini sono ormai indifesi dinanzi alla prepotenza, alla prevaricazione ed alla boria dei poteri forti di questa città.
Questa politica ignobile abbatte il verde di questa città: Matera Cambia abbatterà, con mezzi naturalmente legittimi e democratici, questo indegno modo di far politica e di amministrare il bene comune, teso esclusivamente a salvaguardare gli interessi di pochi eletti e privilegiati a danno della collettività. Sin qui la nota di MateraCambia! Avviso ai naviganti: chi ha perso in diretta il “sacrificio” dei Cipressi dell’Arizona può recuperare il video del taglio degli alberi sul sito www.matera.cambia.it
Ecco di seguito la fotogallery (foto oltrefrepress.com)
Chi li ha votati questi “signori”?
Le solite lacrime di coccodrillo dei materani (e dei lucani in genere)
i veri malati sono loro, non gli alberi.
Matera Cambia No di certo, nè gli elettori del MOVIMENTO 5 stelle, Né la lista Scarciolla. Materani popolo di ipocriti!!!!