Nicola Pavese, Presidente “Associazione Matera Ferrovia Nazionale” esprime alcune riflessioni in merito agli ultimi allagamenti dei giorni scorsi nella stazione di “Ferrandina-Scalo Matera”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Gli ultimi allagamenti dei giorni scorsi nella stazione di “Ferrandina-Scalo Matera” sono ancora una volta inaccettabili e indecorosi perché si verificano ripetutamente per le riconosciute condizioni precarie della struttura ferroviaria, dove i segni dell’incuria e della disattenzione sono da tempo sotto gli occhi di tutti, e tuttavia ingiustificabili per il ruolo sociale ed economico che svolge. Ancora una volta il piazzale esterno, dopo un temporale, si è ritrovato completamente allagato da 30 cm di acqua che ha inondato anche la sala d’attesa e i sottopassaggi per raggiungere il secondo binario dove, tra gli altri treni, ferma il Frecciarossa Taranto-Milano sempre più utilizzato dai viaggiatori. Situazioni che si aggiungono al disagio per i bagni ancora chiusi e al Bascalo Café tuttora inutilizzabile e importante riferimento per l’accoglienza e le informazioni. E’ facile immaginare, quindi, le difficoltà che gli utenti (in particolare gli anziani, i bambini e i disabili) e i turisti, sorpresi e increduli, affrontano ogni volta che piove.
Pertanto, come Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” (che tra i suoi obiettivi oltre al completamento della Ferrandina-Matera e della sua prosecuzione per Gioia-Bari, punta molto sulla politica del “viaggiare in treno”), ci rivolgiamo al presidente della Regione Basilicata, Pittella, e all’assessore regionale alle Infrastrutture, Miranda Castelgrande, chiedendo loro che sia formalizzata in tempi brevi la delibera per i finanziamenti dei previsti lavori relativi alla riqualificazione della stazione basentana e alla sistemazione definitiva del piazzale antistante, dove si verificano simili e ripetuti inconvenienti.
Da notizie attendibili, infatti, risulta che la mancanza di tale importante e atteso atto amministrativo non consente a Rete Ferroviaria Italiana (già pronta con un apposito progetto) di aprire i cantieri per l’avvio dei lavori e la risoluzione dei diversi problemi. Lavori che riguardano interventi di canalizzazione delle acque piovane, terminal bus, parcheggi e viabilità di servizio. Situazione di stallo, dunque, non più procrastinabile che penalizza non poco i cittadini del Materano e in particolare la sempre più visitata città di Matera. Dove è in continuo aumento il flusso turistico per gli eventi del 2019 proveniente anche dalla direttrice tirrenica dell’Alta Velocità, e quindi di passaggio proprio dalla strategica stazione di “Ferrandina-Scalo Matera”.
Inoltre, la nostra Associazione, dopo una attenta verifica degli orari, ha evidenziato le inefficienze e le difficoltà procurate dal servizio bus delle Fal, considerato che ben 8 corse giornaliere su 12 tra lo scalo basentano e Matera vengono effettuate quando non ci sono treni in coincidenza. In pratica, viene pagato un “presunto servizio pubblico” alle Fal che i cittadini del Materano e i turisti non possono utilizzare: è normale?, tenendo conto che questi disservizi e disagi si protraggono ormai da anni e non si è mai intervenuti!? Di tali disservizi e delle possibili modifiche da noi proposte recentemente agli orari delle Fal non vi è stato alcun riscontro della Regione Basilicata chiamata in causa, quale responsabile del trasporto locale. Né del Comune di Matera, pure informato, che non può ritenersi estraneo e indifferente a questi problemi che deve affrontare chi viene a visitare la città.
Il nostro sodalizio e la stampa regionale questi problemi li hanno segnalati più volte già in passato, ed è sconcertante il silenzio e la trascuratezza di chi deve intervenire perché è suo dovere nei confronti dei cittadini e per lo sviluppo socio-economico del nostro territorio. E non lo fa! E’ auspicabile, quindi, un reale interessamento delle istituzioni e una sollecitazione determinata anche dei due sindaci, di Matera e di Ferrandina, per affrontare la questione e arrivare a una completa e definitiva sua risoluzione. Qui, infatti, sono in ballo la valorizzazione dei paesi dell’interno e il rilancio della Valbasento tra piattaforma logistica e Zes.
Questo stato di noncuranza e di arretratezza agli occhi di chi viene in Basilicata per visitare la Capitale europea della cultura 2019 ovvero interessato a eventuali investimenti nella zona industriale di Ferrandina e Pisticci sicuramente non rappresenta un buon biglietto da visita. La Basilicata (sempre più alla prese con lo spopolamento, abbandono del territorio e disoccupazione) e la Matera del futuro (che punta ormai su un turismo internazionale che necessita di infrastrutture e collegamenti ferroviari adeguati e diretti con il resto del Paese attraverso Trenitalia), continueranno a essere per scelte politiche a “scartamento ridotto” isolate e trascurate? Oppure si interverrà con evidenti e irrinunciabili segni di efficienza e modernismo che proprio la stazione di “Ferrandina-Scalo Materra” richiede in tempi brevi?