Una cabina di regia per decidere gli interventi da mettere in campo per le aziende danneggiate dall’alluvione dello scorso marzo e un tavolo di confronto convocato dalla Regione con banche e istituti di riscossione per affrontare i problemi dell’accesso al credito e delle cartelle esattoriali.
Sono due punti fermi a cui si è giunti questa mattina nell’incontro che il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, con gli assessori alle infrastrutture Rosa Genti,e all’Agricoltura Vilma Mazzocco e alle Attività produttive Erminio Restaino ha avuto con agricoltori e operatori turistici danneggiati, accompagnati dal Comitato Difendiamo le Terre Joniche e dal sindaco di Bernalda Leonardo Chiruzzi alla presenza anche dei consiglieri regionali Nicola Benedetto, Luca Braia e Giannino Romaniello.
Nel corso dell’incontro sono emersi ampi spazi di condivisione tra operatori e Regione, con Gianni Fabris del Comitato che, esponendo i termini della questione, ha espresso apprezzamento sia per il confronto intrapreso dalla Regione col Governo nazionale per giungere al ristoro dei danni (spiegando di aver chiesto alla Regione Puglia di fare altrettanto), sia per il rifiuto di applicare la così detta “tassa sulle calamità” e sia, ancora, per le misure fino a questo momento messe in campo per sostenere le imprese danneggiate. Ma pur sottolineando la piena sintonia e la volontà di affiancare la propria azione a quella della Regione nell’esercitare pressioni sul Governo nazionale per giungere ad uno sblocco della vicenda, Fabbris ha chiesto alla Regione di attivarsi nell’ambito delle proprie disponibilità, e in particolare con i fondi con cui lo stesso ente locale aveva espresso disponibilità a sostituire l’ipotetico gettito della “tassa sulle disgrazie”. Fabris ha denunciato il rischio che le aziende finiscano sotto usura segnalando come alcune famiglie danneggiate già si siano dovute rivolgere alla Caritas per ottenere aiuti per le prime necessità.
Gli assessori hanno illustrato le misure adottate fino a questo momento e quelle allo studio. In particolare, per le aziende agricole, l’assessore Mazzocco ha reso noto di aver avviato l’iter di attivazione di una misura del Piano di Sviluppo Rurale che consente il ristoro del 50% dei danni subiti. La stessa Mazzocco ha spiegando che la ricognizione effettuata dai tecnici del dipartimento ha fino ad ora portato a individuare 700 aziende danneggiate e che, comunque, sarà impossibile fare fronte a tutte le necessità coi soli fondi della Regione.
Il sindaco Chiruzzi ha ribadito anche la necessità di interventi di ripristino per preparare l’area jonica lucana alla stagione turistica, ottenendo in tal senso impegni dagli assessori Restaino e Gentile.
La necessità di sviluppare un’azione comune è stata ribadita anche dal presidente della Regione De Filippo che ha comunicato l’istituzione della “cabina di regia” che, presieduta dall’assessore Gentile, inizierà ad operare già nei prossimi giorni, dopo un ulteriore tentativo di coinvolgimento del Governo che sarà fatto nelle prossime ore. De Filippo ha spiegato come in una logica di “protesta e di governo” fino ad oggi abbiano proceduto parallelamente tanto le misure per fronteggiare le emergenze più gravi (con interventi per 5 milioni e mezzo di euro già messi in campo dalla Regione) tanto le azioni di pressione sul Governo per ottenere l’emanazione dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri che dovrebbe dare attuazione, con risorse e norme, alla dichiarazione dello stato di calamità. Il presidente ha anche dato atto di come le istituzioni e gli eletti della Basilicata sia siano mossi all’unisono per ottenere l’Ordinanza dal Governo, partendo dalla riunione del 7 marzo, con consiglieri regionali e parlamentari di tutti gli schieramenti, e fino ai confronti fortemente dialettici avuti dal sottosegretario lucano Viceconte con altri esponenti del Governo, in parallelo con l’audizione parlamentare fatta da De Filippo e le quotidiane sollecitazioni dello stesso presidente ad esponenti del governo nazionale perché riparta il confronto con Ministero dell’Economia e protezione Civile per giungere all’emissione dell’ordinanza. “Credo che le nostre ragioni sono evidenti – ha detto De Filippo – e confido che siano riconosciute. Da parte nostra stiamo percorrendo ogni possibile strada, incluso il ricorso alla Corte Costituzionale, ed è sicuramente utile un confronto continuo con quanti sono direttamente interessati al problema, per individuare le migliori soluzioni che la Regione può mettere in campo, ma sempre tenendo ben chiaro che la Regione,d a sola, comunque non può farcela e, per questo, insieme dobbiamo contribuire a rendere la nostra voce forte col Governo”.