Vico Piave, riaccendere i riflettori sull’emergenza. E’ l’obiettivo delle otto famiglie sfollate, che hanno deciso di avviare una forma silenziosa di protesta a pochi metri dal palazzo crollato con uno striscione eloquente: “Promesse e passerelle… siamo candidati a clochard di vico Piave”. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli enti pubblici ad avviare iniziative concrete per contribuire a risolvere l’emergenza e dare la possibilità ai residenti che hanno perso la casa o che hanno dovuto subire lo sgombero di poter trovare una nuova sistemazione. Non sarà facile perchè la burocrazia ha tempi molto lunghi e il Comune per il momento è riuscito solo a bloccare le tasse locali alle famiglie interessate. La questione più grave riguarda però la perdita della propria abitazione. I cittadini non si rassegnano all’idea di non poter tornare a casa e provano a far sentire la propria voce. Del resto, L’istituto Sant’Anna per conto della Curia, gli amici e i parenti non potranno ospitarli per sempre e anche chi ha deciso di andare in albergo comincia a rendersi conto che non può permettersi a lungo un lusso del genere. Il Comune per il momento potrebbe garantire solo un contributo sugli affitti di 600 euro ma non c’è stato ancora un provvedimento ufficiale e c’è chi deve pagare anche un mutuo per una casa che potrà più riavere. Una situazione drammatica, beffarda e paradossale. Intanto la protesta continua, di giorno e di notte, in attesa che possa cambiare qualcosa per le otto famiglie che dall’11 gennaio scorso si ritrovano senza la propria casa.
Michele Capolupo
La fotogallery della protesta in vico Piave (foto www.sassilive.it)
Il Consigliere comunale materano del Gruppo Misto Giovanni Angelino plaude all’intervento del Governo che assegna 3,5 milioni di euro per l’alluvione che ha colpito la Basilicata ed in particolare il territorio di Montescaglioso e del Metapontino e chiede un provvedimento analogo per garantire un’occupazione a coloro che hanno perso la casa a seguito del crollo della palazzina in vico Piave avvenuto un mese fa a Matera. Di seguito la nota integrale.
Angelino: un provvedimento del Governo anche per le famiglie di vico Piave che hanno perso la casa
Apprendo con soddisfazione che il Governo centrale ha stanziato 3 milioni e mezzo di euro in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal 1° al 3 dicembre 2013 nei territori di alcuni Comuni lucani e del movimento franoso del 3 dicembre 2013 nel territorio del Comune di Montescaglioso che ha danneggiato strade, case e attività commerciali.
Grazie a queste risorse si potrà ripristinare la viabilità e assicurare ristoro alle popolazioni e alle attività interessate dall’ultima alluvione e credo che un provvedimento altrettanto efficace si rende necessario anche per le famiglie di vico Piave che hanno perso la casa a seguito del crollo avvenuto un mese fa e che difficilmente avranno la possibilità di acquistare un’altra abitazione. Non credo che ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B e anche i residenti di vico Piave hanno il diritto di rifarsi una casa dopo la tragedia che purtroppo ha provocato la morte di una giovane ragazza della città di Matera. Fermo restando che sarà compito della Magistratura accertare eventuali responsabilità del crollo in vico Piave auspico maggiore impegno da parte dei nostri parlamentari affinchè si facciano portavoce di una iniziativa comune che possa garantire nuovi fondi per chi adesso è costretto ad alloggiare presso parenti e amici e non potrà certamente vivere a lungo in questa situazione provvisoria.
Giovanni Angelino, Consigliere comunale Gruppo Misto