Adriano Pedicini consigliere comunale PDL- Forza Italia, torna ad occuparsi dei disagi sopportati dai residenti di via Nino Rota nel quartiere Aquarium a Matera. Di seguito la nota integrale.
Quali soluzioni, nulla è cambiato in via Nino Rota, anzi la situazione è peggiorata ed estesa in gran parte dell’area che avverte la mancanza di un sistema di accesso facile. Le tante case costruite su decine di ettari dell’intera collina di Serra Rifusa, dove sono sorte centinaia di abitazioni, frutto degli investimenti delle tante famiglie materane, rispecchia il senso reale dell’edilizia convulsiva e speculativa che da anni è operante in questa città. Queste famiglie oggi devono fare i conti con urbanizzazioni che con ci sono e con un sistema viario degno di un vespaio, frutto di una rete stradale assolutamente carente che non ha rispettato progetti e programmi. Difficile pensare a soluzioni a breve; che venga costruita la scuola in quell’area prevista per edilizia scolastica o il parcheggio, ovvero la strada di collegamento tra il rione Serra Rifusa e le nuove lottizzazioni, oppure che il muro di contenimento a valle della frana venga realizzato a breve e metta in sicurezza la zona. Intanto oggi giace nelle stesse condizioni del 2011. Di questi problemi da anni se ne stanno interessando, con una sequela giudiziaria senza fine, i vari Tribunali ma, nonostante il pronunciamento di questi che, nelle loro sentenze hanno ribadito chiaramente cosa debba essere fatto, chi lo deve fare, come lo deve fare, niente vien fatto. Frattanto il quartiere è invivibile, pericoloso per la pubblica incolumità, scarsamente illuminato, impossibile da percorrere a piedi, senza marciapiedi, segnaletica stradale e spazi verdi. Tutto ciò per la comunità ha un costo, perché per questa assurda vicenda, per spese per lite, interventi di somma urgenza, spese legali riconosciute dai tribunali alle parti, compensi a consulenti tecnici, tre sentenze soccombenti al TAR Basilicata, sondaggi per redazione perizia geologica, perizia geologica, progetto esecutivo del commissario ad acta, ulteriori tre cause perse al TAR Basilicata, incarichi affidati, spese per lite al ricorso per revocatoria, (perso anche questo) ed incarichi ad avvocati, l’amministrazione comunale ha già raggiunto un livello di spesa elevato, se poi si considera che il progetto redatto dal tecnico incaricato dal tribunale ha previsto un costo di circa 3 milioni di euro, si comprende bene che non sarà facile trovare soluzioni. Se poi si vaglia che il tutto doveva essere a costo zero per l’amministrazione comunale, perché lo dovevano fare e pagare le imprese, si comprende bene che si è alla solita farsa e sperpero di denaro pubblico del quale non si da conto. Cose per le quali si è abituati in questa città soprattutto quando si parla di edilizia. Per questo chiedo con una interrogazione consiliare, di sapere a quanto ammonta l’esborso economico per le tante cause avviate dal comune di Matera e con quali fondi si vuole far fronte alla messa in sicurezza dell’area, alla costruzione del sistema viario di via Nino Rota e delle urbanizzazioni di contorno.
Adriano Pedicini consigliere comunale PDL- Forza Italia
Visti i danni che fa ogni volta che interviene il comune forse è meglio che si stia fermo.
Ad Acquariom sono riusciti con la bacchetta magica a trasformare una strada pedonale, che andava da piazzetta Siniscalchi a via Dei Dauni, in strada aperta alle auto solo per chi transitra da via Cilea e Via Pergolesi (forse perche abitano 2 consiglieri comunali della maggioranza?) ignorando pure il fatto che non esistono marciapiedi, quindi se uno vuol andare a piazza siniscalchi dove ci sono panificio, pescheria, supermercato, fermata bus, deve camminare o in messo alle erbacce, con la speranza che non piova, oppure in mezzo alla strada con tutti i pericoli che ci possono essere.
In nome della intera comunità (2 consiglieri) la giunta ed i tecnici del comune hanno inventato un nuovo stile di vita.
1) La ex vicesindaco disse in un incontro pubblico tenutosi nei locali della parrocchia dichiarò che per un MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA bisognava eliminarte tutta una striscia di zona pedonale e verde per creare una bella strada con passaggio di macchine e quant’altro con tutto il rispetto per chi aveva acquistato una abitazione dove affacciandosi dalla finestra doveva avere del verde e non barrarsi in casa per evitare smog e che chi passa con le auto possa vedere magari cosa si mangia in quella abitazione.
2) A Matera abbiamo eliminato il problema degli spazi, basta eliminare i marciapiede facciamo strada e basta e per quei cretini che vorrebbero almento in periferia un pò di verde lasciamo delle erbacce così tutti contenti e felici.
Ripeto tutto questo per il rispetto della comunità (2 CONSIGLIERI)
Che vergogna…i politici comunali ne hanno fatte di cotte e di crude..ma perchè non indagano su questi elementi???
un quartiere PAGATO per “modello” diventato peggio, molto peggio dei quartieri popolari della città!