Sollecitata a fare chiarezza sulle questioni urbanistiche che riguardano la città di Matera, l’Amministrazione comunale attraverso l’assessore competente in materia Ina Macaione chiarisce i programmi del governo Adduce e assicura “Presto l’adozione degli strumenti urbanistici”. Riportiamo di seguito la nota integrale.
“In questo primo mese di faticosa, ma credo proficua attività da assessore all’Urbanistica mi sono ripiegata, in particolare, ma non solo, sul regolamento urbanistico, sul piano strutturale e sul piano strategico al fine di portare quanto prima in commissione questi strumenti perché la città possa disporne al più presto. Anche alla luce di questo intenso lavoro già oggi posso rispondere ad alcuni interrogativi che legittimamente arrivano da più parti”. Lo afferma l’assessore all’Urbanistica Ina Macaione secondo cui “non si può negare che esista un problema d’inattualità degli strumenti pianificatori, chiunque siano i redattori”.
Per Macaione “si tratta di un problema che si può affrontare, come sanno bene gli esperti dotati di onestà intellettuale, solo organizzando culturalmente il confronto con la realtà. Insomma, il problema, purtroppo, non si risolve nella commissione consiliare. Quanto apprendendo (e qui occorrono nuovi strumenti) ad ascoltarla lì dove si manifesta, e possibilmente nell’ incontro delle culture. Se infatti la realtà non è un “possesso”, occorre intenderla come un progetto in movimento, da collocare certo in un quadro di orizzonti in cui accogliere per esempio le “prospettive di Matera 2019”, i rapporti con le tecnologie che ibridano la città, i grandi problemi delle necessarie ri-conversioni ecologiche, i modi di intendere, possibilmente oggi, le infrastrutture, insieme alle narrazioni e alle minimalità urbane che s’ intrecciano all’abitare quotidiano.
La realtà è anche quella delle aree vuote, con verde non sempre vivo, e non solo del “pieno di costruito” con cui siamo abituati a osservare la città. Una delle funzioni fondamentali degli strumenti pianificatori è di considerare tutti insieme, con equità i nodi strategici di Matera. Non oggi il Mulino Alvino, tra un anno le aree verdi, tra due piazza della Visitazione etc. In questo quadro, però, il fatto che a me sembra più paradossale è la distanza che divide la gente comune dalla consapevolezza che Matera è la città dotata non solo dei Sassi, ma anche della migliore periferia storica italiana”.
Di seguito le risposte dell’assessore ad alcuni interrogativi:
1. Sono d’accordo che gli strumenti urbanistici e i progetti sono un segno importante dell’amministrazione per una città che si candida a Capitale Europea della cultura. Ma naturalmente questi non sono sufficienti, occorrerà anche comprendere, nei progetti, l’intreccio che si genera tra gli eventi o i personaggi in transito e i fenomeni (forse anche più interessanti) della originalità attuale di Matera.
2. Sono particolarmente sensibile e informata sulle possibilità di realizzazione delle abitazioni per le fasce più deboli e sul cosiddetto “housing sociale”. Tenendo conto però anche di altri temi sensibili dell’urbanistica partecipata in riferimento ai bambini, agli anziani, ai disabili e ai migranti.
3. Sono d’accordo che non si debba lasciare solo alle imprese il compito di definire e realizzare lo sviluppo edilizio, ma vorrei aggiungere che oltre agli amministratori esistono molte comunità responsabili che non trovano adeguata rappresentanza di interessi.
Non sarebbero anche questi i “ luoghi in cui è possibile discutere con chiarezza e trasparenza”
4. Avrei delle perplessità invece sul fatto che “L’amministrazione dovrebbe assumersi la responsabilità di sospendere le procedure in attesa che ci sia una Legge regionale”. Ma non è proprio il non poter far altro che sospendere e bloccare che ci ha portato alla crisi ? Quali sono le altre azioni e le alternative? Occorrerebbe rilanciare e poi valutare la cosa in un quadro complessivo di opportunità di lavoro per tutti i giovani e non solo per pochi. Ma su questo punto il mio parere non è solo tecnico e mi devo fermare. Mentre mi sembra molto opportuno riportare la discussione sui luoghi e le modalità della “riqualificazione urbana”. Purtroppo la realtà non si può “sospendere”. Sarebbe urgente invece cogliere anche tutte le altre occasioni, non viste, che produrrebbero lavoro e collocare poi tutto sulla medesima bilancia. Il lavoro è ormai un problema prioritario, insieme all’ambiente e allo spreco delle grandi risorse culturali di cui disponiamo.
Mi auguro che fuori dai soliti sistemi resti ancora qualcosa della politica”.
FORSE NON E’ CHIARO….TUTTI A CASA!!! ANCHE I NUOVI…
siamo al ridicolo perchè tale è sia il Ns. consiglio comunale e sia l’amministrazione comunale, capeggiata dal sig.re che mette la fascia (per Lui quello significa essere sindaco)
Il colmo: il Sig. Cotugno (che forse non sa cosa sia la parola coerenza) che critica l’amministrazione e cioè la maggioranza dove lui siede (perchè il problema resta lo stesso: le poltrone anche piccole che siano – vedi gettone di presenza) ma continua a votare la fiducia!!!
Aspettando le prossime elezioni…ricordatevi che siamo anche fessi, ma che ci ricordiamo di tutti!!!
A CASA
L’assessore Macaione risponde ad alcune mie osservazioni ed interrogazioni con attenzione e professionalità . Condivido con lei le preoccupazioni che ripeto in consiglio da tempo. Peccato che lei si fermi al “tecnico” senza andare oltre e ritiene che non si possa “sospendere” in attesa di una legge regionale o se vuole di una discussione , come lei stessa vorrebbe, più ampia e partecipata
…….domando……..se é così , con gli strumenti di pianificazione non rischiamo di fare solo accademia…..e…le chiedo pur definendosi lei stessa un “tecnico” non é invece in grado di esprimere anche una valutazione politica ..dopo tutto lei nel ruolo di assessore fa politica é il dirigente (l’ing. Tataranni) che deve fare il tecnico applicando esclusivamente gli indirizzi della giunta e del consiglio, senza avventurarsi in interpretazioni.
cordialità
filosofia dell’urbanistica e pochi atti concreti… non si è capito se il nuovo assessore vuole fermare altre folli colate di cemento ed aumentare le migliaia di appartamenti vuoti in città
Attenzione tutti. La Legge 106/2011 riconosce enormi poteri ai Dirigenti comunali. MI giunge voce che siano stati concessi, o verranno concessi a breve, permessi a costruire su aree comunali per compensare columetrie di privati. Così, un noto costruttore, con la promessa di ristrutturazione del mulino alvino, potrà costruire in via dante, angolo via dei bizantini (area che prima serviva “quando veniva” il Circo), che è una area destinata a verde !!!! Immaginate cosa accadrà quando chiederà il permesso a costruire il proprietario dell’ex area Barilla: vi è tanta di quella volumetria che non basteranno tutti gli spazi liberi della città !!!!! La colpa ??? Della Regione che non ha fatto la legge di attuazione. E ovviamente dei Compagni del centro sinistra, compresi quelli di Matera, che sono stati zitti e che nulla hanno detto di questa situazione. Compreso la PDL che, probabilmente, conserva qualche interesse nella vicenda. Dove sono stati i politici di Matera eletti alla Regione in questo tempo ??? Vergogna !!!! Avete svenduto la città, non solo la Vostra dignità…