“Il decreto legge emanato dal Governo nazionale in materia di Imu e abitazioni costituisce una prima risposta alle richieste avanzate dalle Regioni, attraverso l’incisiva azione del tavolo interregionale in materia di Erp (Edilizia residenziale pubblica) presso la Conferenza Regioni, coordinato dalla Regione Basilicata”. Lo dichiara l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Luca Braia, che commenta positivamente l’approvazione del provvedimento “a favore di un settore, quello edilizio, fondamentale per il rilancio dell’economia e dell’occupazione in Italia e in Basilicata, che recepisce misure che in Commissione Erp delle Regioni, da me presieduta, avevamo richiesto, sostenuto ed inserito nel documento consegnato nelle scorse settimane al Governo”.
“In materia di politiche abitative, – spiega l’esponente del governo regionale – Il decreto interviene sul tema delicato dell’accesso alla casa in favore delle categorie disagiate e sulle misure relative all’Imu. Introduce in particolare un ampio pacchetto di misure, relative al Piano casa, a sostegno delle famiglie, sui mutui, prima casa e affitti, attraverso agevolazioni rivolte, in particolare, ai nuovi fabbisogni abitativi da parte dei lavoratori atipici: anziani, studenti, giovani coppie, famiglie monoreddito, genitori separati”.
Per dare risposta a queste esigenze il decreto prevede:
A) La messa a disposizione alle banche da parte di Cassa Depositi e Prestiti di oltre 2 miliardi di euro per l’erogazione di mutui agevolati per l’acquisto dell’abitazione principale;
B) Un Fondo di sostegno, per 200 milioni, finalizzato alla concessione di contributi per il pagamento dei canoni di locazione, per la copertura della morosità incolpevole, nonché destinato alla creazione di un fondo di garanzia a favore dei giovani e al rifinanziamento del fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto prima casa al fine di sostenere le famiglie in difficoltà per il pagamento delle rate di mutuo;
C) una proroga di tre anni nell’attuazione dei programmi di edilizia residenziale pubblica, per avvalersi dell’Imposta di registro ridotta all’1%.
“Sull’Imu – sottolinea Braia – Il decreto stabilisce che la tassa municipale sugli immobili – relativamente alla prima casa, ai terreni agricoli e ai fabbricati rurali – non verrà pagata nel 2013. Tale beneficio è stato esteso anche agli alloggi degli Istituti autonomi case popolari e quelli delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari di Edilizia residenziale pubblica”.
L’assessore alle Infrastrutture conclude annunciando che, comunque, nonostante il giudizio positivo sul provvedimento, “continuerà, incessantemente, la battaglia per incrementare le misure a sostegno delle politiche abitative da inserire nella prossima legge di stabilità (Finanziaria) nazionale, a partire dall’istituzione di un ‘fondo nazionale sulle politiche abitative’ in grado di attivare strumenti diversi secondo le esigenze delle diverse regioni, quali ad esempio il sostegno alla locazione, l’housing sociale, il piano di manutenzione”.
Ormai Letta per mantenere la Sua poltrona è disposto a tutto. Poco gli importa delle sorti dell’Italia e di quello che rimane del Pd. Niente più Imu e Tares: dal primo gennaio 2014 nasce una nuova imposta sui servizi comunali che si chiamerà Taser, acronimo di service tax.
Basta leggere la decisione del Consiglio dei Ministri di ieri per capire che siamo di fronte al solito gioco di prestigio mal riuscito. Si cambiano i nomi ma i risultati non cambiano. Le tasse e le imposte non solo non vengono eliminate, ma vengono aumentate e fatte pagare indistintamente senza proporzionalità. L’importante è assecondare il Pdl e il suo capo pregiudicato. Notoriamente esperto di tasse e frodi fiscali.
La politica è semplice. Fai credere quello che vogliono credere. Volete che vi leviamo l’Imu? Ve la leviamo. Si chiamerà in un altro modo, ma ve la leviamo. Tanto il popolo mica se ne accorge.
Ma di quale risposta parla l’Assessore Braia?? Non capisco cosa c’è da esultare !!!!!!!!!!!!!!!!!!!