“Dal PNRR arrivano buone notizie per il nostro territorio, soprattutto per quel che riguarda il sistema dei trasporti”. Esprime soddisfazione il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, per l’importante traguardo raggiunto nel Recovery Fund grazie a una serrata e positiva interlocuzione con il Governo nazionale.
“In materia di trasporti sono fondamentalmente quattro le principali iniziative in programma previste dal Pnnr. Si tratta di interventi infrastrutturali che produrranno benefici straordinari per le imprese lucane, per il turismo e l’ambiente. Dopo tanti anni di isolamento, la Basilicata si prepara a vivere una nuova stagione ed i cittadini lucani finalmente potranno avere una risposta che attendevano da tanti, tantissimi anni”.
Qui di seguito le principali novità sui trasporti indicati nel Pnnr.
Si estenderà l’Alta Velocità al Sud, con la conclusione della direttrice Napoli-Bari, l’avanzamento ulteriore della Palermo-Catania-Messina e la realizzazione dei primi lotti funzionali delle direttrici Salerno-Reggio Calabria e Taranto-Potenza-Battipaglia.
Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia: saranno realizzate alcune tratte intermedie del progetto, al completamento del quale i tempi di percorrenza saranno ridotti di 30 minuti sulla tratta Napoli-Taranto (via Battipaglia) rispetto all’attuale tempo richiesto di 4 ore, la capacità sarà aumentata da 4 a 10 treni all’ora sulle sezioni in fase di aggiornamento e la linea ferroviaria sarà adattata per consentire il passaggio dei treni merci. Ci sarà anche il completamento già previsto della Ferrandina-Matera.
Riqualificazione funzionale, miglioramento dell’accessibilità e intermodalità di stazioni di dimensioni medio-grandi e con alti volumi di traffico: si tratta di interventi relativi a 30 stazioni di importanza strategica dal punto di vista trasportistico e/o turistico, descritte come stazioni del circuito Easy&Smart (tra cui Pescara, Potenza, Barletta, Lamezia Terme, Cosenza, Reggio Calabria Lido, Sapri, Oristano e Palermo Notarbartolo, Milazzo, Marsala e Siracusa).
Conversione verso l’idrogeno delle linee ferroviarie non elettrificate in regioni caratterizzate da elevato traffico in termini di passeggeri con un forte utilizzo di treni a diesel come Lombardia, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Calabria, Umbria e Basilicata.