La Regione Basilicata è sempre più all’avanguardia nei processi di digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione. E da oggi si candida a diventare – come detto dal governatore lucano, Marcello Pittella – “laboratorio di buona pratica per tutto il territorio italiano”. Questa mattina, nella sede della Regione, si è tenuto un incontro per fare il punto sulle attività svolte nel primo trimestre di esercizio, di un progetto strategico avviato per la realizzazione del “Centro di Competenza per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione in Basilicata”. L’iniziativa nasce da un protocollo sottoscritto un anno fa tra Gazzetta Amministrativa, Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, che ha individuato in Potenza la sede del Centro di competenza per il Sud (gli altri due sono a Verona, per il Nord e a Roma, per il centro). L’intento è quello di digitalizzare e mettere in rete tutti i processi ed i servizi della pubblica amministrazione, in maniera capillare e standardizzata nei Comuni ed in ogni ente pubblico. All’incontro erano presenti funzionari e dirigenti della Regione, il presidente Pittella ed i rappresentanti di Gazzetta Amministrativa e Quotidiano della Pubblica Amministrazione, che hanno promosso l’ambizioso progetto designando la Basilicata come soggetto partner già dai tempi del protocollo d’intesa dello scorso agosto (Roma e Verona sono stati individuati successivamente). “E’ stata scelta la Basilicata, attraverso Potenza – è stato detto nel corso della riunione – proprio perché è molto avanti a livello di infrastrutture digitali. In questo ciclo di programmazione è stato azzerato il digital-divide: tutti i comuni sono raggiunti da banda larga, fibra ottica e adsl. E’ stata distribuita la firma digitale a più di 27 mila persone in un anno e mezzo, con una media di 1500 al mese. La Regione è ente gestore inoltre di firma elettronica certificata. Ci sono tutti i presupposti, quindi, per far sì che si possa accedere in maniera sicura e certificata ai servizi della pubblica amministrazione: dal più semplice certificato alla richiesta di documenti più complessi. Sotto questo aspetto siamo già tra i primi in Italia, e con questo progetto cercheremo di migliorare ulteriormente, coinvolgendo tutti i nostri Comuni, anche i più piccoli”. I rappresentanti di Gazzetta Amministrativa hanno spiegato, nel corso dell’incontro, di aver provveduto ad una mappatura dei Comuni e degli enti locali sotto l’aspetto della digitalizzazione, ed hanno individuato 289 processi amministrativi. “Il nostro obiettivo – hanno evidenziato – è quello di abbandonare completamente la carta, e puntare tutto sui servizi on-line ai cittadini”. “Sono soddisfatto e contento, nella consapevolezza che la nostra regione combatte ancora con un sistema bloccato da 40 anni di vita repubblicana”, ha detto il presidente Pittella. “L’anarchia di pensiero e la non volontà di approfondire – ha aggiunto il governatore -non ci appartengono. Siamo chiamati a recuperare il meglio del passato assecondando il grido di modernità che alberga in tutti noi, In questo percorso e su questo vagone che percorre il solco che stiamo tracciando, però, devono salire tutti: in primis gli uomini della pubblica amministrazione, ma poi tutti i cittadini. Dobbiamo snellire il più possibile le procedure – ha detto ancora Pittella – ma allo stesso tempo, in una regione fatta di piccoli comuni, dobbiamo arrivare a tutti, per promuovere la costruzione trasparente della nuova società, della società del digitale. La strada l’abbiamo intrapresa, grazie al lavoro del corpo amministrativo e dirigente che ha saputo individuare quella giusta: adesso dobbiamo fare sintesi, e correre irrobustendo il solco tracciato. Sarà importante, quindi, favorire la comunicazione, anche con l’ultimo dei cittadini, coinvolgere la pubblica amministrazione con percorsi di formazione, favorire la profondità del pensiero e delle analisi. A settembre ci incontreremo di nuovo, per fare il punto sui progressi del progetto, ma anche per presentare nostre proposte per irrobustirlo ulteriormente. Sarà nostra cura – ha concluso – coinvolgere tutte le amministrazioni, anche in un incontro pubblico. Abbiamo in mano un tesoro ed è giusto che tutti lo sappiano. E’ giusto che tutti sappiano che stiamo diventando un laboratorio di modelli esportabili su scala nazionale”.