Tranne situazioni circoscritte a pochi abitati, l’emergenza dovuta all’ondata di neve e gelo in Basilicata è quasi completamente rientrata. Acquedotto Lucano ha affrontato i gravi disagi prodotti dal maltempo mettendo in campo ogni sforzo che, dal 6 gennaio ad oggi, può essere tradotto in numeri.
Nonostante le comunicazioni preventive (il 30 dicembre ed il 3 gennaio la società aveva avvisato che occorreva proteggere i contatori dal gelo) le richieste di intervento sono state oltre 20 mila, 14.700 delle quali sono state gestite dai 22 operatori del call center; circa 2 mila, invece, sono state gestite tramite il sito internet, la posta elettronica o i social network.
Gli interventi eseguiti sono stati oltre 10 mila, la gran parte dei quali proprio sui contatori, che sono stati possibili grazie alla scorta di 5 mila apparecchi di misurazione di cui Acquedotto Lucano si era premunita.
Sul territorio regionale sono intervenute 95 squadre di operatori, che hanno visto impegnati accanto ai tecnici della società anche quelli di 31 imprese qualificate. Un’operazione per tutte, vale la pena ricordare: la riparazione della condotta del Frida, nel Parco del Pollino, quando è stato utilizzato anche un elicottero dei vigili del fuoco.
Il servizio sostitutivo è stato garantito attraverso la distribuzione di 9.100 sacche di acqua (45.500 litri) ed autobotti che hanno erogato 1.230 metri cubi di acqua.
Particolarmente intensa e capillare anche l’attività informativa svolta: dal 6 gennaio, sono stati diramati alle redazioni 146 comunicati, altrettanti avvisi tramite il servizio sms, nonché i social network ed il sito istituzionale. Ovviamente, non sempre i comunicati stampa hanno potuto precedere le sospensioni idriche, in quanto i guasti e i disagi non sempre sono prevedibili.
“Nessuna struttura può essere attrezzata per rispondere contestualmente a più di 20 mila richieste – afferma l’amministratore unico Michele Vita -. I lavoratori di Acquedotto Lucano hanno fatto molto più di quanto si potesse loro chiedere, operando in condizioni che il maltempo ha reso difficili per la logistica e la percorribilità delle strade. E lo hanno fatto ininterrottamente, lavorando anche di notte. Naturalmente – conclude Vita -, siamo pronti a fornire questi dati ed ogni altra informazione utile, a chiunque – associazioni di consumatori, istituzioni o cittadini – vorrà accedervi, con la massima disponibilità e trasparenza”.
Il Sindaco Verri sull’emergenza idrica: “Necessaria una soluzione definitiva alle criticità nelle contrade”
Non sono passati inosservati all’attenzione dell’Amministrazione Comunale i disservizi patiti in questi giorni dagli abitanti delle contrade pisticcesi: la carenza del servizio idrico gestito da Acquedotto Lucano ha infatti coinvolto centinaia di famiglie residenti nelle zone rurali del territorio. Più di una settimana senz’acqua e i conseguenti disservizi hanno causato una vera e propria emergenza idrica nella comunità di Pisticci, mentre nel resto della Regione stampa ed opinione pubblica si interrogavano sulle evidenti criticità che hanno coinvolto la maggior parte dei comuni lucani: “Questa emergenza ha messo in luce la necessità di effettuare una seria riflessione sulla qualità delle strutture idriche della nostra Regione – afferma il Sindaco di Pisticci Viviana Verri – Si è trattato certamente di un evento straordinario rispetto agli standard climatici del nostro territorio, ma ha anche evidenziato alcune gravi lacune che hanno finito per gravare proprio sulla cittadinanza, lacune denunciate nei giorni scorsi da un’interrogazione del consigliere regionale M5S Gianni Leggieri.
Il numero elevato di contatori rotti, le condotte ghiacciate ed i guasti continui impongono la programmazione di interventi strutturali per evitare il ripetersi di queste criticità in futuro. Mi preme ringraziare gli operai e i tecnici di Acquedotto Lucano, che nei giorni dell’emergenza hanno lavorato in condizioni a dir poco difficili; un grazie va anche agli operatori della sede di Marconia di AQL, che in questi giorni critici sono stati in continuo contatto con noi per affrontare una situazione complicata. L’Amministrazione di Pisticci non può, però, ritenersi soddisfatta della gestione dell’emergenza da parte di AQL nelle campagne e nelle zone rurali: gli utenti delle contrade, infatti, hanno vissuto giornate di grande difficoltà poiché il ripristino del servizio idrico è avvenuto troppo lentamente e attualmente non sono ancora del tutto cessate carenze ed interruzioni della fornitura.
Noi, dal canto nostro, abbiamo messo in campo ogni azione possibile per alleviare le difficoltà, grazie alla collaborazione della Protezione Civile e della Polizia Locale, provvedendo anche alla distribuzione di acqua potabile nelle contrade e nel paese. Le problematiche che si presentano nelle zone rurali, anche se non densamente popolate, devono essere affrontate allo stesso modo con cui vengono affrontate le emergenze idriche del centro del paese: per questo sollecito Acquedotto Lucano a dare una soluzione definitiva all’insostenibile situazione degli abitanti delle contrade, ormai allo stremo per l’assenza di acqua e per i nuovi disservizi che si stanno ripresentando in queste ore. Una volta superata definitivamente l’emergenza – conclude la prima cittadina pisticcese – sarà tempo di programmare interventi che ci permettano di mettere in campo tutte le soluzioni per evitare il ripetersi di queste criticità: si tratta di tematiche molto importanti e delicate su cui Acquedotto Lucano dovrà fare una seria analisi per evitare il ripetersi di criticità già vissute e non del tutto imprevedibili”.
Basilicata senz’acqua, nota D’Andrea (Adoc)
Le recenti avverse situazioni atmosferiche hanno provocato il “disastro”, ancora in corso, delle gelate con mancanza di acqua in vastissime parti del territorio di Basilicata e il fenomeno della rottura delle reti e dei contatori delle singole utenze.
Innumerevoli segnalazioni ci sono giunte perché i centralini di Acquedotto Lucano non rispondevano alle richieste di aiuto e alle segnalazioni degli utenti.
La rottura dei contatori ha provocato, tra l’altro, con l’innalzamento delle temperature, l’allagamento di numerosissimi locali di proprietà causando gravissimi danni sia diretti che indiretti.
Premesso che secondo la carta dei S.I.I. di Acquedotto Lucano, Art. 34 – “Gli apparecchi di misurazione sono collocati nella posizione ritenuta più idonea dal Gestore in luogo di facile accesso…..” e che “L’Utente è depositario del misuratore e pertanto della sua buona conservazione e della integrità dei sigilli con la diligenza del buon padre di famiglia” e quindi i misuratori “letteralmente esplosi” sono di sua esclusiva proprietà suggeriamo ai clienti/utenti che hanno subito danni di diffidare, formalmente, Acquedotto Lucano a compensarli per i danni subiti.
Per segnalare tutti questi problemi l’Adoc e le altre associazioni dei consumatori iscritte al CRCU hanno inviato all’Amministratore Unico dell’azienda una formale richiesta di incontro.