15 mila persone senz’acqua potabile. Sono quelle residenti a Ferrandina, Miglionico e Pomarico, che devono fare i conti con la sospensione dell’erogazione idrica imposta dallo scorso fine settimana con un comunicato stampa da Acquedetto Lucano e che riguardava inizialmente solo il centro storico del Comune di Ferrandina. La sospensione, causata da batteri fecali del tipo “clostridi” riscontrati da un’analisi dell’Arpab nell’acqua corrente, è a tempo indeterminato. Acquedotto Lucano, per tutto il periodo della sospensione idrica assicura, nella zona interessata, idoneo servizio sostitutivo con autobotti.
In particolare nel testo dell’ordinanza diffusa dal sindaco del Comune di Ferrandina Saverio D’Amelio si precisa che l’acqua non si può nè bere nè può essere utilizzata per lavarsi.
L’annuncio purtroppo è arrivato in ritardo perchè alcuni cittadini nei giorni scorsi avevano già accusato problemi gastrointestinali, in particolare dissenteria. Il Comune di Ferrandina in un comunicato ha precisato che la contaminazione dei batteri sarebbe avvenuta all’ingresso del serbatoio che serve il centro di Ferrandina. Il divieto di utilizzare l’acqua potabile è stato quindi esteso da stamattina anche a Pomarico e Miglionico.
Un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è stata presentata dal deputato lucano di Forza Italia, l’on. Cosimo Latronico, sull’inquinamento registrato alle foci dei fiumi Basento a Metaponto; del canale della Bufaloria a Scanzano Jonico e del fiume Sinni, a Policoro. “Una situazione – evidenzia Latronico – fotografata anche dalla campagna ‘Goletta Verde’ realizzata da Legambiente e dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. Inoltre, c’è da ricordare che l’Unione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia (procedura n. 2014/2059 del 31 marzo 2014) all’inizio della stagione balneare per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue urbane (direttiva 91/271 CE). Nel metapontino poi, – continua il deputato – il rischio di inquinamento è ancora troppo alto, soprattutto a causa delle acque di fogna che vengono scaricate in mare e nei fiumi senza essere opportunamente depurate per malfunzionamenti dei depuratori stessi o scarichi abusivi”. Alla luce di tutto ciò, Latronico chiede al Ministro se “sia a conoscenza della situazione e quali iniziative di competenza intenda assumere per realizzare sistemi efficaci ed efficienti per la raccolta e il trattamento degli scarichi civili, e per attuare una reale tutela dell’ambiente”.
CASTELLUCCIO (FI), PER ACQUA CONTAMINATA NEL MATERANO MISURE STRAORDINARIE DA GIUNTA E AL
“L’allarme che è scattato da ieri a causa della presenza accertata dall’Arpab di batteri fecali nell’acqua delle abitazioni di Ferrandina, Miglionico e Pomarico, tanto da vietarne in questi tre comuni l’uso per scopi alimentari e persino igienici richiede misure straordinarie per rassicurare i cittadini”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio sollecitando iniziative della Giunta e di Acquedotto Lucano perché – aggiunge – “i sindaci non siano lasciati soli ad affrontare la situazione straordinaria che non può essere gestita dai tre Municipi”.
“Le istituzioni devono dare risposte immediate alle legittime domande dei cittadini per evitare – continua – che si scarichi ogni responsabilità e quindi che l’unica strada da percorrere sia il ricorso alla Procura della Repubblica di Matera. Parliamo di approvvigionamento idrico, un servizio primario che va garantito sempre e comunque e di disagi che devono rapidamente finire. Gli utenti di Acquedotto Lucano – dice Castelluccio – pagano due volte perchè oltre alla bolletta dovuta per il consumo sono costretti ad acquistare acqua minerale. Non ci può essere tavolo istituzionale che non si concluda con un’informazione trasparente sulle cause della contaminazione dell’acqua e sulle misure da intraprendere per superare l’emergenza”.