Acquedotto Lucano continuerà a fare prelievi sull’acqua distribuita nei comuni di Ferrandina, Pomarico e Miglionico anche nelle prossime ore per scongiurare la presenza, seppure minima, dei batteri individuati nei giorni scorsi dalle analisi congiunte condotte dagli enti preposti (Acquedotto Lucano e Arpab).
È quanto emerso a termine del lungo incontro e dell’assemblea cittadina che si sono tenute questa mattina a Ferrandina, alla presenza dei rappresentanti di Acquedotto Lucano, dell’Arpab, dell’Azienda sanitaria di Matera e dei sindaci dei tre Comuni interessati. In queste ore Acquedotto Lucano sta provvedendo a terminare la bonifica (pulizia, lavaggio e disinfezione), iniziata già da domenica scorsa, di tutte le condotte idriche e dei serbatoi dello schema idrico interessato. A seguito della bonifica sarà poi possibile rifare i dovuti prelievi per il controllo della risorsa. A Pomarico, Miglionico e nella parte di Ferrandina servita dal serbatoio di Collina Gesù Cristo e dal così detto “Missile”, è consentito a scopo precauzionale, l’utilizzo limitato della risorsa idrica, così come stabilito dalle ordinanze dei tre sindaci, mentre nella parte di Ferrandina alimentata dal serbatoio in contrada Cappuccini, non c’è, ad oggi, alcuna limitazione all’uso dell’acqua. Intanto, Acquedotto Lucano, per ridurre i disagi ai cittadini, sta lavorando per intensificare la presenza di autobotti sul territorio e per incrementare il numero di sacche di acqua sigillate da distribuire alla popolazione. E proprio per dare risposte concrete alle tante domande dei cittadini, domani mattina è previsto un incontro al Dipartimento Salute e Sicurezza della Regione Basilicata che dovrà esprimersi e dare consigli di buona pratica sull’uso consentito della risorsa idrica nei tre Comuni in questa fase di emergenza.
Un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è stata presentata dal deputato lucano di Forza Italia, l’on. Cosimo Latronico, sull’inquinamento registrato alle foci dei fiumi Basento a Metaponto; del canale della Bufaloria a Scanzano Jonico e del fiume Sinni, a Policoro. “Una situazione – evidenzia Latronico – fotografata anche dalla campagna ‘Goletta Verde’ realizzata da Legambiente e dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. Inoltre, c’è da ricordare che l’Unione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia (procedura n. 2014/2059 del 31 marzo 2014) all’inizio della stagione balneare per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue urbane (direttiva 91/271 CE). Nel metapontino poi, – continua il deputato – il rischio di inquinamento è ancora troppo alto, soprattutto a causa delle acque di fogna che vengono scaricate in mare e nei fiumi senza essere opportunamente depurate per malfunzionamenti dei depuratori stessi o scarichi abusivi”. Alla luce di tutto ciò, Latronico chiede al Ministro se “sia a conoscenza della situazione e quali iniziative di competenza intenda assumere per realizzare sistemi efficaci ed efficienti per la raccolta e il trattamento degli scarichi civili, e per attuare una reale tutela dell’ambiente”.
CASTELLUCCIO (FI), PER ACQUA CONTAMINATA NEL MATERANO MISURE STRAORDINARIE DA GIUNTA E AL
“L’allarme che è scattato da ieri a causa della presenza accertata dall’Arpab di batteri fecali nell’acqua delle abitazioni di Ferrandina, Miglionico e Pomarico, tanto da vietarne in questi tre comuni l’uso per scopi alimentari e persino igienici richiede misure straordinarie per rassicurare i cittadini”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio sollecitando iniziative della Giunta e di Acquedotto Lucano perché – aggiunge – “i sindaci non siano lasciati soli ad affrontare la situazione straordinaria che non può essere gestita dai tre Municipi”.
“Le istituzioni devono dare risposte immediate alle legittime domande dei cittadini per evitare – continua – che si scarichi ogni responsabilità e quindi che l’unica strada da percorrere sia il ricorso alla Procura della Repubblica di Matera. Parliamo di approvvigionamento idrico, un servizio primario che va garantito sempre e comunque e di disagi che devono rapidamente finire. Gli utenti di Acquedotto Lucano – dice Castelluccio – pagano due volte perchè oltre alla bolletta dovuta per il consumo sono costretti ad acquistare acqua minerale. Non ci può essere tavolo istituzionale che non si concluda con un’informazione trasparente sulle cause della contaminazione dell’acqua e sulle misure da intraprendere per superare l’emergenza”.