“Mentre a Matera si moltiplicano gli sforzi a sostegno della candidatura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 accade che i 2 miliardi di euro del “Programma Attrattori Culturali 2007-2013”, destinati a migliorare l’offerta culturale nelle Regioni del Sud, non sono stati spesi e dovranno essere restituiti a Bruxelles. A questi si aggiungono gli 1,5 miliardi di fine 2011. Uno spreco che richiede l’individuazione di responsabilità ovunque si annidino”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio.
“Si tratta – precisa l’esponente di Fli – dei cosiddetti Poin e Pain, acronimi che indicano i programmi operativi e attuativi interregionali per il Sud, cioè lo strumento principale attraverso cui promuovere e sostenere lo sviluppo socio-economico delle Regioni del Mezzogiorno attraverso la valorizzazione, il rafforzamento e l’integrazione su scala interregionale del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico in esse custodito. I Programmi sono suddivisi quasi in egual misura finanziaria tra due diversi progetti, uno dei quali (pari precisamente a 1,050 miliardi di Euro), denominato POIN, destinati in esclusiva alle Regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, mentre il progetto PAIN per le Regioni Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Molise è svanito senza lasciare traccia alcuna. Sempre per quanto riguarda il POIN, secondo i competenti uffici dell’Ue a Bruxelles, in sei anni, non sarebbe stato speso correttamente un solo euro della ingente somma destinata a quella parte del Mezzogiorno per i suoi attrattori culturali, naturalisti e turistici”.
Digilio sollecita “una verifica fare il punto dell’attuazione del Programma previsto in Basilicata attraverso tre Poli turistici: Potentino (Grancia) -Gallipoli Cognato, Val d’Agri, Pollino, in stretta sintonia con gli altri quattro poli turistici individuati nel PTR (Matera e hinterland, Metapontino e immediato retroterra, Maratea e Lagonegrese, Vulture – Melfese) in questo caso attraverso strumenti finanziari e di programmazione regionale (P.O. R.2007/2013 e PAR FAS) differenti del PAIN. E’ necessario dunque raccogliere l’appello del presidente dell’Associazione Province UNESCO Sud Italia on. Nicola Bono per la sottoscrizione di un patto istituzionale di collaborazione fondato sul principio della Rete tra i vari attrattori culturali costituiti, appunto, dai siti UNESCO, tra cui Matera e la Provincia, quale modello innovativo per indirizzare e guidare lo sviluppo dei sistemi locali”.