L’Associazione Infrastutture, Servizi e Mobilità nel Materano il 18 agosto 2020 ha inviato una lettera aperta al Governatore della Regione Basilicata, Vito Bardi e per conoscenza al Assessorato e dipartimento infrastrutture della Basilicata, al Ministro Turismo Mibact, al Comune Matera, alla Provincia di Matera ed al Consorzio Co.Tr.A.B, che a tutt’oggi non ha avuto alcuna risposta, per chiedere il ripristino immediato dei servizi aggiuntivi delle navette di avvicinamento Matera-Bari Palese A/R e Matera-Stazione FS di Ferrandina A/R, Relative del TPL ( Trasporto Pubblico Locale) e l’ingiustificabile blocco delle stesse:
L’intento della lettera inviata al Governatore Vito Bardi, è orientata a fare presente allo stesso governatore, quanto segue:
Matera è diventata una città internazionale di importanza Nazionale, che sta facendo da volano turistico ed economico all’intero Mezzogiorno. Per una città di tale importanza strategica, non è concepibile l’interruzione di un servizio pubblico come le navette di cui sopra. Matera nel 2019 ha ospitato oltre 1 milione di turisti registrati di cui il 40% provenienti dall’estero e 300 mila passeggeri hanno utilizzato il servizio navetta che chiediamo di ripristinare, oltre ad essere teatro di grandi Film dalla risonanza internazionale.
Pertanto, in merito al ripristino delle navette, abbiamo fatto presente al Governatore Bardi che a partire dalla riapertura dei voli internazionali del 1 Luglio 2020, e della fine del lockdown, dall’aeroporto Bari Palese, sono state ripristinate le due coppie di navette Matera-Bari Palese del Co.Tr.A.P. ( Consorzio Trasporto Pubblico della Regione Puglia), evidenziando che ad oggi non sono ancora state ripristinate le sette coppie di navette di competenza della Regione Basilicata e le due da e per la Stazione FS di Ferrandina.
L’Associazione Infrastrutture, Servizi e Mobilità nel Materano non solo ha richiesto il ripristino immediato dei servizi aggiuntivi della navette di cui sopra, ma si chiede come mai tutto questo disservizio dal momento in cui:
La Regione Puglia ha immediatamente ripristinato le navette di avvicinamento a Matera da e per l’Aeroporto di Bari, e la Regione Basilicata non riesce ancora a farlo? Fino a prova contraria sono due regioni dello stesso Stato Italiano e per giunta confinanti.
L’Assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata, in merito alla mozione relativa alle navette presentata nell’ultimo consiglio regionale, asserisce prima che le corse aggiuntive relative al TPL ( Trasporto Pubblico locale) sono salve e poi che il servizio aggiuntivo stesso, inserito nello stesso TPL, relativo alle coppie delle sette navette di avvicinamento da e per Matera dall’aeroporto di Bari Palese e delle due coppie di bus verso la Stazione FS di Ferrandina, sarebbe di esclusiva competenza della Provincia e del Comune di Matera.
Per completare l’opera di diniego delle navette in oggetto, dal Bollettino ufficiale della Regoine Basilicata, Anno 2020 N. 46, emerge quanto segue: sono salve solo ed esclusivamente i servizi aggiuntivi verso le zone industriali verso San Nicola di Melfi e centro olii di Viggiano, tralasciando l’industria Turistica di Matera e del suo entroterra da implementare e potenziare.
L’Associazione Infrastutture, Servizi e Mobilità nel Materano, asserisce che la situazione è la medesima dello scorso Maggio 2019, allorquando partirono, dietro delega regionale verso la provincia, le necessarie navette, cosa è cambiato nel frattempo? Inoltre, non trova alcuna giustificazione e merito, dello stesso Assessore, l’avvenuta sentenza del TAR ( Tribunale Amministrativo Regionale) che non blocca i contratti e servizi aggiuntivi ma richiede esclusivamente le eventuali modifiche delle tariffe contrattuali con il CO.TRA.B ( Consorzio per il trasporto Pubblico della Basilicata), per l’attualizzazione delle stesse a nuove condizioni economiche. Ricordiamo che i fondi CIS ( Contratto Istituzionale di Sviluppo-Invitalia) sono fondi statali ad integrazione di fondi regionali.
L’Associazione Infrastutture, Servizi e Mobilità nel Materano sottolinea inoltre che, sia il Comune di Matera e sia la Provincia di Matera non possono essere contraenti di un contratto del quale non hanno alcuna titolarità, poichè inerente il TPL ( Trasporto Pubblico Locale) che è di competenza Regionale, come organo di programmazione ed il CO.TRA.B ( Consorzio per il trasporto Pubblico della Basilicata) come esecutore del servizio, la cui contrattazione è una esclusiva degli organi e dipartimenti Regionali della Basilicata.
L’Associazione Infrastutture, Servizi e Mobilità nel Materano, precisa che nel Maggio 2019, in netto ritardo in occasione del evento di Matera Capitale Europea della cultura 2019, furono inserite alcune corse aggiuntive nell’ambito del CIS ( Contratto Istituzionale di Sviluppo). Fu in questa occasione firmata la delega integrativa al contratto-madre in essere tra Regione e Provincia. Ci chiediamo, adesso, il perché di tanto tergiversare. Si tratta delle stesse navette, ma l’Assessore si tira fuori da ogni responsabilità dicendo che non sono di competenza Regionale.
Siamo al paradosso. In questo modo si blocca un pubblico servizio di cittadini del Materano che pagano le tasse contribuendo non poco ai bilanci regionali.
Da cittadini italiani ed esteri, utenti, imprenditori, studenti, turisti ed operatori del turismo della città di Matera e del Materano, aspettano e pretendono una decisa presa di posizione della Regione Basilicata il cui principale obiettivo dovrebbe essere quello di sostenere l’economia Regionale di cui Matera ne è un fondamentale tassello, attivando politiche ad impatto propulsivo dello sviluppo della nostra Regione. Guardando i più recenti dati Svimez, la Regione Basilicata continua ad essere una della regioni italiane a più basso reddito pro capite e con un tasso di emigrazione preoccupante. Questo non basta a rendere le istituzioni responsabili e solerti nel dare quelle risposte che attraverso la nostra missiva, stiamo chiedendo. Non c’è più tempo da perdere e ogni giorno in più di immobilismo è una ulteriore ferita che viene inferta a tutti coloro che hanno investito nel turismo, e nel tessuto economico ed imprenditoriale a proprio rischio in questo territorio martoriato, che ancora hanno fiducia nel futuro di questa terra.