Sono scattate in questa settimana le operazioni di ricarica della card carburante a favore degli automobilisti lucani. Rispetto alle precedenti operazioni questa volta la cifra cambia in base al reddito dichiarato: 30 euro per chi ha un reddito superiore a 75 mila euro, poco più del doppio per chi ha un reddito compreso tra 28 mila e 75 mila euro, 154 euro per chi ha un reddito inferiore a 28 mila euro. La Regione Basilicata ha anticipato che entro la metà dell’anno dovrebbe arrivare anche la ricarica relativa al 2012 mentre ad inizio del nuovo anno quella relativa al 2013, l’ultima prevista dall’accordo con il Governo nazionale. A beneficiare del bonus carburante sono 340 mila automobilisti residenti nella regione Basilicata.
“Entro fine gennaio più di 300 mila cittadini lucani si vedranno caricata la card carburante in virtù dell’articolo 45 della legge 99/2009 che con il governo Berlusconi introducemmo nella legislazione italiana per ridurre il prezzo del carburante nelle regioni che contribuiscono al fabbisogno energetico della nazione”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico. “ Si tratta dell’annualità riferita al 2011. Entro l’anno si avranno gli accrediti riferite alle annualità 2012 e 2013. Con quanto e’ maturato nell’anno 2014 si dovrebbe tenere conto delle modifiche legislative introdotte di recente che finalizzano il fondo non solo alla riduzione del prezzo del carburante, ma anche alla emissione di una card per finalità sociali. Ad ogni modo ci auguriamo che anche a ragione dell’impatto che si registrerà in questi mesi, la cui utilità i cittadini lucani potranno apprezzare, si proveranno ad evitare per il futuro polverizzazioni di impiego delle risorse aggiuntive alle royalties che pagano le concessionarie”.
DC: PROCEDERE RAPIDAMENTE AL SUPERAMENTO DELLA CARD CARBURANTE
“Le operazioni in corso di ricarica della card carburante a favore degli automobilisti lucani, sia pure con modalità diverse dal passato, vale a dire “parametrate” al reddito dichiarato, il giorno dopo i nuovi allarmanti dati forniti sul rapporto dedicato al Programma Copes, dovrebbero convincere tutti i partiti sulla scelta giusta compiuta per il superamento del bonus carburante e la trasformazione in card sociale”. A sostenerlo è una nota della segreteria regionale DC-Libertas della Basilicata, sottolineando che “il contrasto alla povertà si può efficacemente raggiungere mettendo insieme, quindi senza sprecare, tutte le risorse disponibili, tra cui quelle derivanti dalla quota (il 3%) di royalties petrolifere sinora impiegata per alimentare la card carburante e introducendo il Reddito di Inserimento.
Continuiamo a sostenere – è scritto nella nota – che poche decine di euro per acquistare il carburante servono a ben poco rispetto all’emergenza sociale che si estende a macchia d’olio. Gli ultimi cinque anni sono stati per il nostro Paese un periodo di infragilimento economico e depauperamento sociale. La crisi ha ridisegnato il profilo dell’Italia. Il tessuto sociale a marcata impronta individualistica e a basso tasso di civismo; il profilo politico gracile, frammentato, con una scarsa propensione alla riforma; nonché una classe dirigente (non solo politica) caratterizzata da un limitato tasso di audacia e proiettività, hanno contribuito alla fase di stagnazione e hanno cagionato gran parte dei freni e delle difficoltà nell’individuare e costruire il percorso di uscita dal tunnel. Adesso – sostiene la segreteria DC – si deve dare priorità all’individuazione dei bisogni dell’individuo e della famiglia, programmando interventi di contrasto alla povertà, soddisfacendo i bisogni primari legati all’alimentazione, all’alloggio, all’igiene personale e alla mancanza di un’abitazione, tramite il modello di presa in carico integrata fondata sulla pluralità di interventi. Per questo – conclude la nota – il Reddito di Inserimento con il passaggio dall’intervento assistenziale al riconoscimento della piena dignità umana e del diritto al lavoro deve rapidamente superare definitivamente la card carburante quale segnale che il senso di esclusione
dalla società e la percezione di debolezza delle proprie reti sociali hanno imboccato la via del rinvigorimento. Così come il rapporto tra individuo e società, attraverso il crescente bisogno di comunità stanno tornando a rinsaldarsi”.