Ritorna il bonus carburanti per gli automobilisti lucani. Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ha firmato il decreto che sblocca due annualità di benefici economici, per un totale di oltre 170 milioni di euro. Per la Basilicata ritorna quindi il beneficio derivante dall’estrazione di idrocarburi nella loro Regione.
“Il decreto del ministro Federica Guidi, che sblocca due annualità (2011/2012) assegnando 170 milioni di euro ai patentati lucani, attualizza la previsione normativa contemplata dalla legge sviluppo, voluta dal governo Berlusconi e patrocinata nel 2009 dai parlamentari lucani di centro destra”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (FI).”Si tratta di una giusta compensazione che sarà agganciata ad un criterio di equità permettendo alle persone ed alle famiglie con minor reddito di ottenere un bonus carburante che potrà raggiungere, nel caso di 4 patentati per nucleo familiare e di redditi individuali sotto i 28 mila euro, la cifra di 1500 euro per il biennio 2011/2012 a cui si aggiungeranno le risorse del 2013 che saranno erogate nell’estate del 2015
Ci siamo anche battuti nei giorni scorsi,ottenendo il risultato di correggere le interpretazioni dell’art.45 della legge 99/2009, che per effetto di una decisione del Consiglio di Stato, utilizzava parte del fondo, alimentato dalle regioni interessate da giacimenti petroliferi, per finanziare le regioni con impianti di rigassificazione (Veneto e Liguria). Un emendamento di Forza Italia all’ultimo decreto competitività ha corretto questa norma, per cui per il futuro le nostre risorse per la riduzione del prezzo del carburante non saranno destinate, in parte, altrove. Siamo certi che queste risorse 3% del valore delle risorse petrolifere estratte, versate dalle concessionarie, che vanno direttamente nelle tasche dei lucani, rappresentino una prima compensazione per il grande contributo che la Basilicata offre al fabbisogno energetico nazionale”.
Maria Luisa Cantisani, segretaria regionale IdV su firma bonus benzina
Confessiamo: non facciamo salti di gioia di fronte alla notizia che la quarta erogazione della card carburanti potrà darci sino a 223 euro (in funzione del reddito) e tanto meno di fronte all’esclusione dei veneti che non abbiamo mai considerato “competitor” dei lucani. Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, che ha espresso soddisfazione per la conclusione dell’iter del provvedimento che – a suo dire – consente ai cittadini della Basilicata di partecipare ai benefici derivanti dall’estrazione di idrocarburi nella loro Regione, farebbe bene a tenere fede agli altri impegni annunciati in occasione del suo incontro a Potenza. Per noi la card carburanti non risolve alcun problema quotidiano delle comunità valligiane e saurine sulle cui spalle ricade il peso più grave dell’attività petrolifera come quello delle altre regionali. Non possono essere poco più di due pieni di serbatoio dell’auto a cambiarci la vita. Il Governatore Pittella l’ha ribadito in occasione dell’assestamento di bilancio che in verità ci sembra più l’assestamento della precarietà perché si continua a rimandare soluzioni più radicali. Bisogna sostituire il provvedimento che ammonta complessivamente a ben 170 milioni di euro con il finanziamento di progetti e programmi in grado di affrontare e risolvere le vecchie e “nuove” povertà, il lavoro, il sostegno a idee di futuro per giovani e donne, alla pmi e all’agricoltura. Anche la possibilità di estendere la card ai non patentati superando discriminazione e penalizzazione di alcune categorie sociali, anziani e donne che numerosissimi nei nostri paesi non hanno la patente di guida e sono esclusi, non ci può soddisfare. La proposta di Idv: il fondo costituito dalle compagnie petrolifere per l’estrazione del petrolio vada impiegato in progetti sociali e finalizzati a promuovere occupazione e impresa, avviando una svolta che coinvolga l’insieme degli interventi finanziati attraverso il Programma Operativo Val d’Agri, oltre ad azioni per contrastare il disagio sociale delle famiglie.
Ci sono in proposito esempi “virtuosi” in tal senso che vengono da altre realtà istituzionali locali che hanno indirizzato il fondo per opere infrastrutturali strategiche o per affrontare il crescente disagio sociale delle famiglie. Per questo si lavori da subito per garantire a partire dal nuovo anno la svolta di utilizzo del 3% derivante dalla produzione di idrocarburi insieme ad una svolta di interlocuzione politica ed istituzionale sul Memorandum nel quale ci sono quei benefici e vantaggi effettivi e di gran lunga più consistenti che attendiamo da troppo tempo.
Ugl su firma bonus benzina
“E’ ora di smetterla e continuare ad alimentare l’illusione che i patentati lucani incasseranno due annualità di benefici economici, per un totale di oltre 170 milioni di euro. Se pur il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ha firmato il decreto relativo al ‘bonus carburanti’ e lo stesso ministro esprime soddisfazione per la conclusione dell’iter del provvedimento, l’Ugl come sempre preferisce dire la verità e sbugiardare i quanti che sulla card carburante sono pronti a fare la più bella campagna elettorale”.
E’ quanto sostengono i segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “qualche partito sta illudendo ancora i cittadini della regione, ma sul petrolio a un certo punto non si capisce più niente. Tra moratoria e memorandum, tra ribellioni e patti non rispettati, nessuno è più in grado di avere una traiettoria certa. L’Ugl oggi è molto chiara sulle royalty se pur ogni giorno c’è qualcuno che ne rivendica l’utilizzo per questa o quella cosa. Il dato di fatto è che i lucani non sono tutti in possesso di una patente e con i lucani – aggiungono Tancredi e Giordano – noi dell’Ugl usiamo sempre utilizzare il linguaggio della verità, senza alimentare false speranze o illusorie attese di ‘ricchi’ bonus familiari. A tal proposito l’Ugl propone al Ministro e al Presidente Pittella di: rinegoziare l’Accordo sulle royalties tra Regione, Mse (ministero Sviluppo economico) ed Eni a vantaggio di tutti i Lucani. La Basilicata attualmente produce circa l’80% del petrolio estratto in Italia e per i prossimi anni Governo e amministrazione regionale hanno concordato un ulteriore aumento delle attività estrattive. La regione, dunque, non può accontentarsi del bonus benzina, che non abbraccia tutti i Lucani, escludendo automaticamente dal beneficio i giovani e gli anziani. Non può accontentarsi di nuove e talvolta inutili piazze. Il nuovo bonus deve almeno prevedere la fornitura gratuita di metano per ogni Comune della Basilicata. Ciò significa esonero del pagamento della bolletta del gas e/o della luce per tutti. Con riferimento alle opportunità occupazionali legate specificamente alle attività estrattive, poi, il numero di posti di lavoro lucani è esiguo rispetto all’importanza strategica delle attività estrattive condotte in regione. Ed è limitato all’assunzione di operai generici. La Regione deve impegnarsi per garantire il placement professionale di professionisti di elevato profilo lucani, tecnici e ingegneri, che potrebbero, ‘grazie al petrolio’ lavorare nella propria terra. In questo modo si arginerebbe la fuga dei cervelli. Le royalties, inoltre, non possono essere destinate soltanto a opere pubbliche. I proventi delle attività estrattive vanno reinvestiti nella tutela del territorio: in attività di biomonitoraggio, prevenzione del dissesto idrogeologico, gestione e smaltimento rifiuti, sostegno alla ricerca, all’innovazione, altrettante opportunità di occupazione e imprenditorialità. Particolari convenzioni e accordi con l’Università – concludono i sindacalisti, Giordano e Tancredi – potrebbero garantire attività di ricerca e innovazione nel settore e specifici corsi di laurea e master mirati a garantire il fabbisogno formativo di alte professionalità richiesto dall’Eni, un’occasione per evitare che i nostri giovani vadano a studiare fuori regione. Queste sono per l’Ugl proposte fattive e non messaggi da campagna elettorale come, oggi vorrebbe fare la politica in Basilicata”.
Trovo assolutamente ASSURDO che con il bonus carburanti derivanti dalle royalties concesse dalle società petrolifere faccia tornare questa montagna di soldi di nuovo in mano alle società petrolifere… Danno i soldi con la mano destra e se li riprendono con la sinistra!… Bisogna innanzitutto cambiare la Legge affinchè si utilizzino questi fondi per la riqualificazione energetica degli edifici e abitazioni di tutti i cittadini lucani di modo che i risparmi energetici annui dei Lucani siano ben più cospicui rispetto a quelle poche centinaia di euro elemosinate dalle società petrolifere e l’Ambiente se ne gioverebbe di molto… I pozzi petroliferi non sono inesauribili e prima che le royalties si esauriscano insieme al petrolio, è più che opportuno avere quanto prima le nostre abitazioni a ridotto consumo energetico che restano anche dopo la chiusura dei pozzi.