Non ci sarà il regalo di Natale da parte dell’Eni ai 320 mila automobilisti lucani che hanno chiesto il bonus idrocarburi. La seconda tranche del bonus, pari a 140,25 euro sarà accreditata sulle carte a partire dal 14 gennaio 2013 e le operazioni si concluderanno entro il 7 febbraio 2013, giornata in cui per un’astrale coincidenza si festeggia il giovedì grasso del Carnevale. Sarà uno scherzo? A questo punto tutto può accadere visto che il regalo di Natale preannunciato dall’Eni non è più arrivato. Naturalmente chi vuole può entrare sul sito dell’Eni e verificare attraverso il pin a disposizione se il credito è stato inserito a partire dal 14 gennaio 2013.
Idrocarburi, Eni consegna a De Filippo il Local report 2012
Il documento contiene gli indicatori di performance della compagnia riferiti al triennio di attività sul suolo lucano tra il 2009 e il 2011.
Il “Local report 2012 dell’Eni in Basilicata” che tocca i temi di lavoro, occupazione, ambiente, salute, sicurezza e gestione delle emergenze, royalty, stakeholder e comunità è stato consegnato questa mattina al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, da Ruggero Gheller, responsabile del Distretto Meridionale dell’Eni.
Nel documento vengono fornite informazioni qualitative e quantitative sulle performance di sostenibilità di Eni in Basilicata nei tre impianti di Ferrandina, Pisticci e Val d’Agri. “Gli indicatori di performance riportati – hanno spiegato dall’Eni – si riferiscono al triennio 2009-2011, una forbice pluriennale che consente la confrontabilità dei dati su più anni per una corretta lettura delle informazioni e per una completa visione a tutti gli stakeholder interessati all’evoluzioni delle performance di Eni in Basilicata”.
Il presidente De Filippo ha mostrato interesse per i dati sottolineando come la Regione Basilicata sia molto attenta ai temi al centro del report e si aspetti, nell’immediato futuro, evoluzioni importanti specie sul fronte delle contropartite all’impegno economico della Basilicata “nell’ambito – ha detto – di un discorso avviato da tempo e che il Governo in carica, a dispetto dei tempi assegnati, non ha condotto a termine”.
Local report 2012, Benedetto (consigliere regionale IDV): “Sempre forte rischio di Regione hub energetico gas”.
Il “Local report 2012 dell’Eni in Basilicata” se sul fronte petrolio fotografa la situazione della presenza Eni, confermando il mio giudizio che “il gioco non vale la candela”, sul fronte del gas non fa alcun riferimento al rischio che la Basilicata, nell’ anno che sta per cominciare, si trovi nel mezzo dei gasdotti che vengono dall’Algeria e dalla Libia e delle condotte che porteranno gas dalla Turchia e dall’Azerbaigian coronando il “sogno” del Ministro Passera, condiviso dall’a.d. Eni Scaroni, di trasformare il nostro territorio in “hub energetico del gas” per interessi che non hanno nulla a che fare con quelli delle nostre comunità locali, a partire dalla Valbasento”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale di IdV Nicola Benedetto per il quale “il grande affare per società russe e comunque estere di gas, attraverso l’avallo di Eni e Governo, è lo stoccaggio del gas, che ha come presupposto le operazioni di svuotare velocemente 472 pozzi esistenti in regione e dare attuazione al Progetto Geogastock.
Ma a parte la nostra tenace opposizione e delle comunità locali della Valbasento che proseguirà a manifestarsi nel 2013 – aggiunge – dall’Istituto per la competitività (I-Com) arriva un secca bocciatura dell’idea progettuale di far diventare l’Italia un hub del gas sud-europeo, puntando fortemente sulla realizzazione di infrastrutture strategiche. «Sarebbe opportuno chiedersi perché i vari attori del mercato non stanno realizzando queste infrastrutture, peraltro già molto incentivate. Forse perché non convengono per via di una domanda destinata a rimanere molto modesta? – si chiede Stefano da Empoli, presidente I-Com -. La più grave carenza della Sen (Strategia Energetica Nazionale) sulla questione gas è un’approfondita analisi di scenario sulle prospettive della domanda, senza la quale non comprendiamo come si possa ragionare sull’adeguatezza dell’offerta.
Altro tema delicato è il costo eccessivo della bolletta per famiglie e imprese, secondo l’Istituto, determinato da una serie di fattori strutturali, quali la scarsa competitività del prezzo del gas rispetto ai Paesi nostri vicini e un mix sbilanciato verso gli idrocarburi. Per questi motivi è poco realistico immaginare che la bolletta elettrica scenda nei prossimi anni, mentre la Sen dovrebbe porsi invece l’obiettivo minimo di mantenere il prezzo dell’energia elettrica tendenzialmente stabile di qui al 2020, cercando, attraverso vari strumenti, di compensare gli aumenti già previsti o facilmente prevedibili, ascrivibili all’incentivazione delle rinnovabili e ad altri elementi come gli accumuli o gli altri maggiori oneri derivanti dalle rinnovabili.
Per me dunque la vicenda Geogastock è da considerare tutt’altro che archiviata e prima dell’avvio dei lavori – continua – richiede un’informativa dettagliata e puntuale della Giunta oltre che un dibattito di approfondimento in Consiglio. Troppe questioni restano ancora irrisolte a partire, come rilevano le associazioni ambientaliste, dalle problematiche di bonifica dei pozzi di stoccaggio del gas sui quali la società ed il ministero dello Sviluppo Economico non hanno fatto conoscere l’avvio dei lavori. Un’informativa ufficiale – dice Benedetto – deve essere fornita sulle condizioni stabilite di cosiddetta compensazione economica secondo le quali nella fase di avvio del progetto, la società dovrà corrispondere un milione a ciascuno dei comuni interessati (Ferrandina, Grottole e Salandra) e 6 milioni alla Regione, a cui si aggiungeranno altri 250mila euro l’anno (a valore indicizzato) per tutta la durata della concessione. Continuo a sostenere che per interessi di lobby economiche, rappresentate dalla società russa, e interessi geo-politici in campo energetico il territorio è stato svenduto in un gioco al ribasso che impedisce, di fatto, ogni possibilità di programmare altre azioni di sviluppo e soprattutto di occupazione più consistente della manciata di posti di lavoro promessi dalla Geogastock”.
da ottobre che lo dovemmo avere sperando sia vero x 14 gennaiosto a riservaaaaaaaaaa
GRANDE PRESIDNTE
Per giuseppe.Bonus idrocarburi era stato promesso per febbraio 2012,poi giugno,poi settembre,poi il regalo di babbo natale.Era gia tutto previsto(come la canzone credo di Cocciante).Qualcuno dimentica che a fine febbraio si vota, con questo sistema elettorale di Me..,dove io da sempre di sinistra mi devo vedere canditati gente come Braia,Santochirico,bubbico,Lacorazzaecc.ecc.Ma andate a lavorare;gente come la Mastrosimone, che non e’ riuscita ad entrare dalla porta ed e’ entrata dalla finestra(manco sei caduta) o gente come il nostro assessore alla sanita’POTENTINA ex presidente dell’assoindustria di basilicata.E’ stato chiamato a fare l’assessore tecnico(perche’ ci vuole uno bravo, uno che sappia tagliare la spesa della sanita’ solo Materana).Se volete fare i politici ,aRoma ,alla regione,fatelo con 1000euro al mese Questo PD di basilicata e’ tutto da buttare.Basta un solo nome MUSCARIDOLA UNO DEI PIU’ GRANDI INTRALLAZZONI DI MATERAfa parte del direttivo regionale. MA CI RENDIAMO CONTO.
chiudete i pozzi a questi ….
Continuo per conto di ale………….. pezzi di m… fresca. E’ piu’ puzzolente.
UN ALTRA PRESA IN GIRO DA PARTE DEI LADRI DELLA REGIONE.
avete rotto i c……. co sti continui rinvii. siete una manica di maiali!!!