Margherita Palomba denuncia in una lettera inviata alla nostra redazione l’avvelenamento del suo cane Beethoven e apre il dibattito sull’incremento preoccupante di questo fenomeno nella città di Matera e in altri centri della provincia. Di seguito la nota integrale.
Riforma del condominio: fatta la legge…trovato l’inganno. “Non vuoi togliere il cane perché la legge ti tutela? E io te lo ammazzo!”.
Vi racconto la storia di Beethoven.
Cinque anni fa, durante una riunione presso la sede della LAV nei Sassi di Matera, un animalista annunciò di aver trovato ferito gravemente uno dei cani a cui portava da mangiare sulle Murge. Era stato incornato da un cinghiale, dissero i medici che di seguito lo visitarono. Quel cane di circa otto mesi, cui quel ragazzo aveva dato il nome Beethoven per la somiglianza con il famoso protagonista del film omonimo, doveva essere urgentemente operato perché la ferita si stava necrotizzando. Lo studio del veterinario era proprio nei pressi di casa mia e, avendo un terrazzo a filo di strada grande 120 mq., mi offrii di ospitarlo in attesa dell’intervento. Il giorno dopo fu operato e, non potendolo rimettere in libertà sulle Murge perché aveva bisogno di medicazioni, Beethoven rimase da noi.
Dal principio non eravamo intenzionati a tenerlo perché da poco era morto di cancro il nostro Pastore Tedesco, Jack, ed avevamo sofferto in modo indescrivibile. Avevamo giurato a noi stessi “mai più”.
Beethoven, di cui comunque ci prendevamo cura, rimase da noi un mese finché non si rimarginarono le ferite. Era affettuoso e buono. Ci leccava le mani mentre gli facevamo le medicazioni. A quel punto cercammo un’adozione. Si proposero in molti perché il cane era bellissimo. Un incrocio tra un maremmano e chissà cos’altro, forse un breton o un border colly… bianco e marrone, aveva un testone enorme ed il naso a pouà. Tutti lo volevano ma io e mio marito ad ognuno trovavamo un difetto finché un giorno ci siamo detti la verità: Beethoven lo volevamo tutto per noi.
Fu così che andammo a mettergli il cip, a fargli le vaccinazioni, a comprargli un guinzaglio nuovo e tutto il corredino che serve quando si ha un cane …. Così cominciò la nostra avventura con Beethoven.
Dire che i miei figli si innamorarono di lui con quella faccia da pupazzo e lui di loro, è dir poco! Pian piano imparò a riconoscere le persone di famiglia e capiva bene quando gli dicevamo: “Andiamo a casa di nonna?” “ Vedi, sta arrivando zia!” e via con i salti di gioia e i baci un po’ invadenti.
Aveva un enorme senso del branco e di protezione. Una volta mentre passeggiavamo sul Parco del Cimitero con un gruppo di amici e i loro cani, nel parcheggio sottostante arrivò un ragazzo con un lupo cecoslovacco. Beethoven non esitò un attimo: strattonò il guinzaglio riuscendo a liberarsi e, saltando il muretto del parco, andò incontro al lupo mettendosi tra lui e noi finché non andammo a riprendercelo. Eroico!!!
Beethoven era una gioia, un simpatico coccolone che a volte si muoveva come un cartone animato slittando sui tappeti di casa mentre giocava senza rompere mai nulla nonostante la mole. Vedere la TV con lui accanto sul divano che occupava tutto lo spazio, era il massimo del piacere! Nessuno può immaginare, solo chi ha un cane in casa.
Tutte le cagnoline femmine dei nostri amici erano pazze di lui. I bambini dei nostri amici, dopo le perplessità del primo incontro per via delle sue dimensioni (pesava oltre 43 Kg), poi gli si sedevano accanto e mangiavano biscotti insieme (ognuno i suoi ovviamente) oppure lo imboccavano mettendo le mani nella sua ciotola, per prendere i pezzi di carne, senza che lui avesse il benché minimo segno di disapprovazione.
Il grande terrazzo divenne il suo territorio perché nei vasi nascondeva gli ossi alla trippa che gli regalavamo ogni tanto, ed era a quelli che faceva la guardia accanitamente più che alla casa. A volte, tornando dal lavoro, trovavo il muso di Beethoven sporco di rossetto perché qualche ragazzina riusciva a baciarlo attraverso le sbarre del cancello. Chi passava lì vicino, se era intelligente gli parlava e se lo faceva subito amico, se era un deficiente, al suo abbaio rispondeva con un “ZZàaaa!!! ZZàaaa!!!” e così cominciava un concerto di abbaio. Se invece passava uno stronzo cercava di ferirlo con le mazze attraverso le sbarre. Se poi era anche un impotente-frustrato-vile-assassino … gli buttava un boccone avvelenato.
La mattina del 16 dicembre scorso, domenica, Beethoven comincia a perdere piccole gocce di sangue. Il giorno successivo, immediatamente viene portato dal veterinario e comincia il calvario delle emorragie, di atroci sofferenze per il cane e per chi lo amava, durato una settimana. Il veterinario, ostinato, si è prodigato per salvarlo confidando nella forza e la salute del cane ma, quando il veleno è arrivato ai centri nervosi la povera creatura si è arresa: 24 dicembre, vigilia di Natale, alle ore 10.30 del mattino.
Beethoven, prima di essere nostro, era una creatura donataci da DIO per darci un amico FEDELE. Avrebbe dato la vita per noi e per i nostri amici che considerava il suo branco.
Noi pagheremo con il rimpianto di non averlo saputo difendere dagli impotenti-frustrati-assassini-vigliacchi ma loro …. dovranno rispondere a DIO, nel modo più atroce, di generazione in generazione perché glielo chiedono nel nome di Gesù tutti quelli che hanno ricevuto affetto da Beethoven. E sono tanti, veramente tanti. Grazie a tutti gli amici che hanno condiviso sinceramente il nostro dolore e il nostro sconforto per le bassezze umane.
Purtroppo l’avvelenamento dei cani è un fenomeno che comincia a dilagare per l’impunità dovuta all’anonimato del vile gesto.
Nell’agro di Tricarico sono stati trovati impiccati cinque cani. Nell’agro di Salandra è stata sterminata, con avvelenamento, una colonia di gatti benché protetti da un recinto privato. Confrontiamoci tutti sull’argomento per trovare il modo di arginare il problema. Le Istituzioni stesse non sanno come limitare questi crimini. Come è evidente, le Leggi non bastano.
A coloro che sostengono che l’attenzione rivolta agli animali è sottratta ai bambini che soffrono, rispondo che sia io che i miei amici con cani, abbiamo adozioni a distanza e siamo impegnati nel volontariato e nella solidarietà verso i meno fortunati. Quindi, dal confronto sono pregati di astenersi tutti coloro che non amano gli animali. Peggio per loro, non sanno quel che si perdono!
Quanto alle ASM di Matera vorrei rivolgere un accorato appello ai dirigenti responsabili: Vogliate disporre che, quando muore un animale di affezione, la ditta appaltatrice del servizio di rimozione e incenerimento, non deve presentarsi a ritirare l’animale deceduto, con un bidone della spazzatura!!! Ferisce profondamente la già segnata sensibilità di chi si vede privato di un affetto immenso e devoto. Sarebbe anche giusto, inoltre, scrivere sul foglio di ritiro rilasciato dalla Ditta a nome delle ASM “Ritiro cane deceduto” e NON “Ritiro carcassa”….
Come si intuisce, la morte del mio cane per avvelenamento, è stata un’esperienza di violenze su violenze.
Margherita Palomba
Nessuno si alza la mattina e decide di uccidere un cane. A meno che il suddetto sia maleducato come i suoi padroni. Siccome ho letto condominio, presumo che non era molto silenzioso e a qualcuno poteva dare fastidio. Il padrone di un cane non è mai obiettivo, sbagliano solo gli altri a lamentarsi, ma il suo cane è sempre buono. L’obiettività di un comportamento è assai difficile. Ciò non voglio dire che l’avvelenamento è la soluzione, ma quando c’è l’esasperazione si possono commettere atti incontrollabili. Non voglio giustificare nessuno, ma siccome ho anch’io un cane e sono molto attento a non dare fastidio, non posso che addolorarmi per un cane così simpatico e giocherellone.
Il cane non era maleducato, tant’è che i vigili urbani sono venuti a controllare di persona e ovviamente non hanno riscontrato NESSUNA irregolarità nei comportamenti del cane. Spero di averti tolto ogni dubbio adesso sull’educazione del cane, per quella dei proprietari puoi chiedere direttamente a chi mi conosce in città.
Francesco Salerno
padrone di Beethoven
Sig. Salerno, i vigili urbani che cosa dovevano controllare? Qualcuno li ha chiamati o sono venuti da soli?
E poi perchè sono stati chiamati? Per quanto riguarda l’educazione, succede che quando il nostro cane abbaia e di continuo, noi siamo così abituati che non ce ne accorgiamo, ma gli altri potrebbero essere infastiditi, mettiamoci anche nei panni degli altri che vogliono stare tranquilli.
I vigili hanno fatto il loro dovere cioè accertarsi che il cane non abbaiasse di notte o nelle prime ore del pomeriggio, oltre naturalmente ai controlli burocratici di rito su anagrafe canina, veterinaria ecc. trovando da parte di tutti i proprietari la massima collaborazione e disponibilità per tutte queste verifiche. Se la municipale fosse venuta altre cento volte, a qualsiasi ora, saremmo statti felici di dimostrare ancora una volta di essere in una botte di ferro, nel pieno rispetto di tutte le norme. Non credo di dover aggiungere altro.
Francesco Salerno
padrone di Beethoven
Sig. Gingillo, a me danno fastidio le macchine parcheggiate sul marciapiede che mi impediscono l’uscita pedonale (per la quale non sono tenuta a pagare il p.c.) dalla mia abitazione e, rompendo il marciapiede causano infiltrazioni nei locali sottostanti adiacenti. Non per questo faccio saltare in aria le macchine che mi danno fastidio. Chiamo i vigili urbani che se riscontrano l’infrazione fanno la multa o procedono con la rimozione forzata.
Ai padroni di Beethoven, mi risulta, non è stato mai contestato nulla da parte delle autorità.
Sig. Gingillo, lei non ha un cane oppure ha solo un ciwawa facile da rinchiudere nell’infelicità di quattro mura. Le dimensioni di Beethoven non consentivano di rinchiuderlo 24h su 24h. I suoi proprietari avevano ogni diritto di utilizzare il loro immenso terrazzo motivo per il quale gli animalisti della LAV dettero loro quel cane enorme in adozione. Se avessero torturato il cane rinchiudendolo, gli stessi animalisti gli avrebbero revocato l’adozione.
Sig. Gingillo, non faccia figuracce, si studi la Legge vigente …. o cambi Paese.
A me i VIGILI li hanno mandati solo perchè davo da mangiare ad un povero cane 2 crocchette ogni tanto. Nessuno abbaiava, eccetto i miei vicini!
Stessa cosa perchè ora do da mangiare ad una microscopica gattina, nel mio giardino tra l’altro!
Non ci sono giustificazioni per questi gesti. L’unica ragione per cui si verificano, non è perchè il cane abbaia, ma è perchè la GENTE è MOSTRUOSAMENTE CATTIVA !
Matera purtroppo è popolata da gente tanto ignorante e crudele, convinta ancora che gli animali siano spazzatura e portatori di malattie. La sola cosa MALATA è la loro testa!
Michela, ritieniti abbracciata! Tieniti pure la gattina nel tuo giardino e mettile una cuccia dove, vedrai, prima o poi ti farà i cuccioli se capirà che di te si può fidare.
Quando guardo gli animali non posso fare a meno di ringraziare DIO per gli amici che ci ha voluto dare.
.io nn ho mai conosciuto un cane più buono di Beethoven…anzi si jack….e guarda un po aveva gli stessi padroni di questa povera creatura che ha pagato x la pazzia e la malvagità di gente di m….xke solo così si può definire una persona che uccide un cane…il cane era educatissimo…bastava chiamarlo con il proprio nome o parlarci un Po che lui nn abbaiava piú…ma purtroppo la mamma degli scemi è sempre incinta…..
Caro gingillo, è evidente che non solo non hai letto con attenzione la lettera, ma non sei nemmeno a conoscenza nè delle numerose sentenze della Cassazione che consentono a chi ha la casa a piano terra, di facile accesso ai ladri, di tenere un cane da guardia durante il giorno purchè non disturbi nelle ore di riposo. A queste regole Beethoven e i suoi padroni si attenevano scrupolosamente. Rileggiti la lettera e capirai quando, perchè e a chi il cane abbaiava.
Detto questo, ti suggerisco di fare attenzione quando ti esprimi per non cadere nell’apologia di reato. O non conosci le Leggi, oppure le ignori. Giustificare chi UCCIDE con la motivazione dell'”esasperazione” è come dire: “I politici ci hanno “esasperati” con le loro ruberie ecc.. e quindi si possono ammazzare” GINGILLO, QUESTO E’ UN PENSARE DA BRIGATISTA O DA MAFIOSO.
CHI NON ACCETTA LE REGOLE E LE LEGGI DEL NOSTRO STATO SE NE VADA IN UN ALTRO PAESE.
i veri cani sono chi lo ha avvelenato e anche b…. !!!!
n.m. [pl.m. -i] 1 [f. cagna; pl. cagne] mammifero domestico dei canidi, intelligente e fedele, …….MA….ė.nel senso figurativo in molti casi che tristemente esprimiamo il meglio. …….| non esserci un cane, ( fig.) nessuno | lavoro (fatto) da cane, da cani, fatto male e con trascuratezza | vita da cani, dura, disagiata | mangiare da cani, malissimo | trattare qualcuno come un cane, brutalmente | andarsene come un cane bastonato, avvilito, scornato | solo come un cane, abbandonato da tutti | seguire qualcuno come un cane, fedelmente, dappertutto | essere come cane e gatto, detestarsi, non andare d’accordo | cercare di raddrizzare le gambe ai cani, ( fig.) pretendere di fare cose impossibili | essere fortunato come un cane in chiesa, sfortunatissimo | ( prov.) cane non mangia cane, i malvagi e i potenti non si danneggiano l’un l’altro; can che abbaia non morde, chi fa troppe minacce verbali, di rado è veramente pericoloso; non svegliare il can che dorme, non provocare l’ira di chi se ne sta tranquillo dim. cagnetto, cagnolino, accr. cagnone, pegg. cagnaccio 2 [f. cagna; pl. cagne] persona crudele, furiosa, oppure incapace nel proprio lavoro: quel cane me la pagherà!; il tenore era un cane | come appellativo ingiurioso rivolto un tempo dai cristiani a ebrei e musulmani, infedele: el sepolcro di Cristo è in man de’ cani (PETRARCA Trionfo della fama) | In funzione di agg. m. e f. invar. ha valore negativo o rafforzativo: mondo cane!; un tempo cane; un freddo cane | usato in ingiurie o imprecazioni: figlio d’un cane!……..eccoci qui siamo gli umani
Dimenticavo che comunque sia mi ho commosso leggendo la storia di Betoven.
Mteresa Uva aggiungo:
La cagna frettolosa fece i figli ciechi.
Cani e bambini – più belli da piccini
Il cane è buffo e brutto, ma ti porta dappertutto
Avere una cagna da pelare
Qui cagna ci cova!
Quando il cane non c’è, i topi ballano
Eravamo quattro cani al bar
Tanto va la cagna al lardo che ci lascia lo zampino
Attacca il cane dove vuole il padrone
Mettere il carro avanti ai cani
Moglie e cani dei paesi tuoi
Tagliare la testa al cane
A can donato non si guarda in bocca
Campa cane che l’erba cresce
E’ il cane di battaglia
Cane espiatorio
Salvare cagna e cavoli
Cagnetta vecchia fa buon brodo
In bocca al cane
Il cane perde il pelo ma non il vizio
Aver cani per la testa
Non si sente volare una cagna
Rimanere con un pugno di cagne
Avere la pelle di cane
Vendere la pelle del cane prima di averlo ucciso
Prendere due cani con una fava
Una cagna non fa primavera
Qui c’è un “Gingillo” di troppo, l’originale sono io e non quello del commento delle 16:01. C’è un simpaticone che si spaccia per me: patetico.
se non ci amiamo tra uomini figuriamoci con il resto delle creature di tutto il pianeta. Siamo ancora primitivi e figli del nulla…
materani……oltre ad essere ignoranti….. arretrati mentalmente e pecorari siete anche senza cuore….. ammazzare un cane non si puo…. e’ davvero peccato ed ingiusto…. il cane…… davvero il miglior amico dell’uomo….. l’uomo falso….traditore….ignorante…… il cane no….e’ da ammirare ed amare piu dell’essere umano….
Non generalizziamo NON tutti i materani sono senza cuore ecc 😉
Chi ha avvelenato Beethoven c…. sangue…
Purtroppo noi essere umani di “umano” abbiamo davvero ben poco…
Non è un gioco di parole, ma una triste realtà.
Non sappiamo apprezzare la natura, nè i suoi ospiti compreso noi stessi.
Anc’hio ho un cane e dei vicini intolleranti che hanno provato anche ad avvelenarlo per fortuna senza riuscirci.
Gli buttano le pietre e in queste feste anche i petardi. Si lamentano perchè abbaia quando loro si avvicinano, ma forse dovrebbero chiedersi perchè…solo con loro…
Ci sarà un motivo, no? Gli animali percepiscono le malvagità dell’animo.
Ho provato ad allertare le Asl, ma senza prove certe non possono muoversi.
E sto sinceramnte pensando di installare delle telecamere esterne per proteggerlo.
Sono contraria ad ogni forma di punizione coercitiva, ma chi maltratta e uccide senza pietà un animale è da condannare senza esitazione.
Mi associo al dolore di Margherita.
Sono senza parole…..ancora una volta la stupidita’ dell’uomo non ha limiti.
VERGOGNA!!!!!!!!!!!
SO MEGGHJ L CAN DELL CRISTIAN !
Mi dispiace davvero tanto, certa gente è davvero senza cuore…era un cane bellissimo! lo salutavo quando passavo di lì…
Chi ha avvelenato il cane pensi se qualcuno gli andasse ad avvelenare un figlio….VERGOGNATI VILE e SE HAI LE PALLE ESPONITI e FIRMA IL TUO IGNOBILE GESTO al cospetto della famiglia Salerno…meriti solo tanta cattiveria
Caro Marco, il vile non si assumerà MAI la responsabilità del gesto perchè non ha gli attributi. Ad ogni buon fine, per illuminare quelli che hanno i cani, con la mia esperienza, vi traccio il profilo degli avvelenatori:
1) I più acerrimi nemici dei cani sono gli ignoranti, pensionati frustrati, evasori senza senso civico, hanno a casa mogli mascoline che li fanno rigare e fanno uso di Viagra, per trovare lavoro ai figli ignoranti come lui ha dovuto strisciare per una raccomandazione, se ne frega delle Leggi, delle sentenze dei giudici, aggredisce solo le donne quando deve lamentarsi del cane e non ha mai il coraggio di farlo con i maschi di casa perchè di fronte a quelli se la fa nei pantaloni …. Questo è il profilo di chi ha avvelenato Beethoven.
2) L’altra categoria è quella delle casalinghe frustrate, che nelle riunioni di condominio vogliono far vedere che loro sanno come farsi valere, delle vedove nulla facenti che dormono anche durante il giorno e non vogliono essere disturbate dall’abbaio del cane. Questo però, è il profilo di chi ha avvelenato il cane del farmacista A.V.
Rimane il problema: cosa fare?
Caro/a Maita, leggendo i commenti che spiegano i profili degli avvelenatori e per come mi minacci, ti consiglio cosa fare: o ti cerchi un fidanzato/a o una bella doppia camomilla.
Gingillo, ho un marito che è la fine del mondo e due figli adulti meglio del padre!
Minacce??? Dove le hai lette???
Forse ti serve un interprete. Fatti aiutare!
Maita senti a me. Lascia perdere che è meglio.
Minaccia: frase o azione volta a intimorire l’interlocutore, adombrando il pericolo di un danno che costui subirebbe se non facesse come gli è intimato.
Qui non mi sembra che qualcuno ti abbia minacciato. Piuttosto ti era stato rivolto un invito ad andare a vivere altrove qualora non accettassi l’accanimento nei confronti di un infame che ha posto in essere una fattispecie perseguibile penalmente fino a 2 anni di reclusione. Tu hai dichiarato di non giustificare l’atto dell’avvelenamento però non sembra che voglia più di tanto condannare l’accaduto dal momento che indirettamente ci hai invitato a metterci nei panni dell’autore che magari ha agito perché in preda all’esasperazione. Adesso hai avuto modo di constatare dalla lettura dei commenti di FrancescoSal che il cane per quanto potesse abbaiare e far inquietare l’assassino non recasse un disturbo tale da non permettere al vicinato di vivere serenamente. Detto questo mi associo alla descrizione dell’assassino di Maita dal momento che un atto del genere potrebbe commetterlo solo un individuo che corrisponde alla descrizione. Lo diceva anche Roberto Benigni poche settimane fa in televisione :” C’è una sola cosa peggiore della violenza dei bruti, è la violenza dei vigliacchi”…bene io considero un vigliacco l’autore di tale gesto che ha agito così contro una creatura che non poteva difendersi nella circostanza
Bravo, ma lasciamo perdere, il livello è troppo basso. Non vedi che certi non sono all’altezza di capire ciò che scriviamo e si mettono a blaterare parlando di “minacce” o di “rispondere in maniera educata”…?
Si tergiversa quando non si hanno argomenti per sostenere la tesi … vedi il caso di Gingillo che secondo me un cane non l’ha mai avuto!
E basta con questa botta e risposta! Qui si commenta un atto incivile! Fatevi tutti e due una tisana calmante! Comunque in questo blog ognuno può liberamente commentare l’accaduto e non sempre si può essere d’accordo e non c’è bisogno di attaccare con il coltello fra i denti. Rispondiamo (se ne abbiamo voglia) in maniera educata.
chi ha compiuto questo brutto gesto non puo’passarla liscia,anche sei cane abbaia o altre nessuno ha il diritto di ammazzarlo,vergogna
Povero cane di Gingillo….avere un padrone così è davvero uno skerzo della natura!!!
Fermo restando che è stato comunque commesso un gesto incivile e vergognoso e che il colpevole è giusto che venga punito, la cosa che più mi sconvolge è che sono alcuni giorni che si commenta questa notizia con decine di commenti in merito.
Al contrario la morte del Premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini ha avuto solo 2, dico due, commenti.
COME VOLEVASI DIMOSTRARE A PROPOSITO DEL TERGIVERSARE. ED ORA, CON QUESTO “FUORI TEMA” HAI COMPLETATO IL QUADRO GINGILLO!
LA STORIA DI BEETHOVEN E’ STATA PUBBLICATA SU SASSILIVE IERI POMERIGGIO ED E’ SOLO DA ALLORA CHE SI COMMENTA SENZA CHE MAI NESSUNO HA RISPOSTO AL REALE APPELLO DELLA LETTERA.
LA MONTALCINI NON E’ STATA AMMAZZATA MA E’ MORTA ALL’ETA’ DI 103 ANNI.
IN VITA E’ STATA ONORATA DEL TITOLO DI SENATRICE A VITA PER I SUOI MERITI ED IL POPOLO ITALIANO SI E’ FATTO PERDONARE PER AVERLA FATTA ESPATRIARE DURANTE IL FASCISMO, DANDOLE TUTTI I PRIVILEGI POSSIBILI …. …. NON C’E’ CHE DIRE …. SOLO TU POTEVI TIRARE IN BALLO LA MONTALCINI A SPROPOSITO ESSENDO A CORTO DI ARGOMENTI DOPO L’USCITA CHE HAI FATTO NEL TUO PRIMO INTERVENTO …. COMPLIMENTI.
Frase di circostanza,luogo comune e populista….potevi risparmiartela questa gingillo
Ma che c’entra la Montalcini adesso? È stata forse avvelenata?
Le decine di commenti su questa notizia che dici tu sarebbero stati un po’ di meno e magari anche un po’ più appropriati se tu avessi evitato di scrivere quella specie di commento iniziale, parlando di maleducazione a sproposito e giustificando in qualche modo un gesto così vergognoso fatto da VERMI INFAMI E VIGLIACCHI.
Anche sotto casa mia c’è un cane che abbaia molto più spesso di quanto faceva il povero Beethoven, e siccome siamo o dovremmo essere UOMINI prima ancora che persone CIVILI io, che cerco di essere tale, sono andato a parlare con loro, abbiamo capito reciprocamente le ragioni dell’altro ed ognuno ha rinunciato a qualcosa, pur di salvaguardare il vivere civile. Ma questo le M…. non riescono a farlo, è troppo per loro provare ad essere UOMINI, ed allora vanno trattati da m…. quali sono!
Ho avuto un cane di taglia medio grande per oltre 15 anni, e ora ho un cucciolo molto affettuoso che sarà in futuro di taglia medio piccola . Quando il cane grande abbaiava lo si poteva sentire anche a parecchi metri di distanza e quando qualcuno ha avuto (giustamente) da lamentarsi del fastidio è venuto direttamente a casa mia esponendo il problema in modo civile. Così facendo non ho avuto mai problemi perchè fortunatamente nel mio condominio abita gente intelligente che preferisce il dialogo agli atti di frustrazione. Così facendo ogni divergenza è stata superata con civiltà. Di fatti, il mio nuovo cane è il cocco del portone e i bambini che abitano nel condominio giocano con lui con tutta la gioia e la soddisfazione dei genitori. Do tutto il mio cordoglio e tutta la mia solidarietà alla famiglia proprietaria di Beethoven, anche se non li conosco. Condanno chi ha commesso questo gesto a dir poco vile.
Mio caro gingillo quello che tu chiami rancore è in realtà amore..
Cerca di dare un senso a ciò che dici mettendo in ordine le tue “idee”..
Un abbraccio va ad i padroni del maestoso beethoven che adesso gioca e saltella lontano da questi bestie immonde istologicamente umane
Sig. Gingillo, come vedi non puoi esprimere liberamente i tuoi commenti. La prossima volta, prima di intervenire, (come dice memedesimo) metti in ordine le tue “idee” oppure esci e vai a farti una bella passeggiata.
muà…
ho avuto modo di conoscere questo cane , era un cane dolcissimo che non avrebbe mai fatto male a una mosca. sono rimasta malissimo per l’ accaduto , in questo mondo ci sono persone incapaci di capire la bontà d’ animo di un cane.
Commentare le affermazioni di Gingillo è una pura perdita di tempo, sono commenti che si commentano da soli: e scusate il gioco di parole. Ogni suo intervento non fa altro che peggiorare la sua situazione, gli consiglierei una ritirata, in questo caso poco onorevole. Detto ciò è bene chiarire che: Avvelenare un animale è un reato ai sensi dell’art. 544-bis del codice penale. Inoltre l’ art. 146 T.U. Leggi Sanitarie proibisce e punisce la distribuzione di sostanze velenose e prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda pecuniaria. Anche nel caso particolare di minaccia di avvelenamento, ci sono i termini per una denuncia per art 544 bis c.p. e per infrazione delle normative previste dal Testo Unico delle Leggi Sanitarie relative alla distribuzione di sostanze velenose. Bisogna improvvisarsi ‘detective’ e raccogliere il maggior numero d’indizi affinché si possa risalire ai colpevoli. Detto ciò, giusto per rendere meno tranquilli i sonni del vile che ha commesso un gesto così disgustoso, non resta che esprimere il proprio dolore alla famiglia Salerno per l’assassinio di un componente della famiglia, perché questo era Beethoven, così come, del resto, sono tutti i cani che scaldano il nostro cuore con il loro affetto smisurato e, cosa incredibile di questi tempi, disinteressato.
mi unisco al dolore dei padroni di Beethoven…..un cane simpaticone ed educato come i loro padroni…..
Vito Albano
Se è riuscito ad avvelenare un cane così dolce solo perché abbaiava troppo per i suoi gusti, allora è una persona da rinchiudere perché potrebbe essere dannoso alla società e causare danni peggiori in futuro.
Una persona normale non sarebbe in grado di commettere un gesto del genere, spero che il rimorso lo affligga fino all’ultimo giorno della sua vita.
Mi associo all’appello ai dirigenti delle ASM, vedere un membro della famiglia che ti è stato accanto per molti anni essere buttato in un bidone è davvero uno scandalo!
Caro Gingillo, constato che hai smesso di scrivere assurdità: meno male, ti confesso che leggere i concetti obbrobriosi da te espressi mi fa vergognare al posto tuo. Sappi che io conosco personalmente la famiglia Salerno e ti assicuro che, al contrario di quanto affermi, ogni componente di detta famiglia è persona civile ed educata, e soprattutto, rispettosa degli altri. Devi sapere inoltre, caro Gingillo, che si vede lontano un miglio che, al contrario di quanto hai scritto, non possiedi alcun animale. Infatti, chi possiede un animale è persona sensibile, impregnata di amore per creature più deboli ed indifese. Tu inceve hai lasciato trasparire sentimenti di segno opposto, impregnate di odio e cattiveria, oltrechè di profonda ignoranza di base. Gingillo, ti dò un consiglio: và a lezione di etica e di morale dalla famiglia Salerno, ne uscirai migliorato.
Un abbraccio forte forte ad Andrea, Margherita e famiglia da Franco, Tina e Mia
Non faccio commenti per una CRUDELTA’ del genere non ho parole, ma avrei molti fatti, senza scrupoli nei confronti di questi ANIMALI
Ciao Beethoven ( Bombolone) sei nei nostri cuori