Pio Abiusi, per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, in una nota denuncia la mancata ripartenza del servizio di bus navetta che collega Matera con l’aeroporto di Bari-Palese e con Ferrandina Scalo. Di seguito la nota integrale.
Non è pensabile che tra Comune, Provincia di Matera e Regione Basilicata continui lo sterile tiro alla corda e gli unici collegamenti assicurati tra Matera e l’ aeroporto di Bari-Palese siano le due corse finanziate dalla Regione Puglia che in più di una occasione ha dimostrato di non avere un grosso interesse al servizio e lo mantiene in essere per un rapporto di buon vicinato.
Dal 1° luglio le 2 navette finanziate dalla Regione Puglia hanno ripreso regolarmente il loro servizio, quelle finanziate dalla Regione Basilicata, 3, è quelle finanziate dal Comune di Matera, 7, non hanno ancora preso il via. Non si capisce quale sia l’attività di monitoraggio che l’assessore Merra compie se per la prima volta dopo 14 anni dalla istituzione del servizio la Regione Basilicata non ha le risorse per farvi fronte mentre il Comune di Matera grazie alla lungimiranza dell’ex assessore Montemurro ha in bisaccia risorse che possono arrivare a finanziare il servizio di propria competenza fino alla primavera del 2022, previa variazione di bilancio da effettuare sempre sulla voce dei trasporti. Il servizio navetta verrà stabilizzato, semmai con condizioni diverse rispetto all’ordine del giorno votato in consiglio regionale ma solo quando sarà operativo il nuovo contratto regionale di TPL la cui gara non è stata ancora bandita. Di tutto questo le Fal ringraziano perchè i contribuenti lucani pagano alla società ferroviaria un costo chilometrico del trasporto su gomma che è quasi il triplo rispetto all’attuale costo del TPL e pagano per un servizio ferroviario sostitutivo dove i binari non esistono più ormai da 40 anni. Il Comune di Matera ha messo a disposizione le risorse utili per far partire il servizio per la parte di competenza, 7 coppie di corse, oltre alle due coppie di corse “Matera- Ferrandina Scalo” assicurando le risorse, al momento, fino al 30 Aprile 2021. Appare evidente che gli orari vanno rimodulati perchè le sette coppie di corse sostituiscono le preesistenti 10 e su questo il ruolo principe è della Provincia di Matera o in surroga della Regione Basilicata, assessora Merra scenda dal pulpito! Cerchiamo di partire bene pur se in ritardo senza lasciare buchi troppo ampi negli orari. Circa le misure del contenimento del rischio contagio da COVID-19 sul trasporto pubblico appare confermato fino al 31 Luglio il DPCM scaduto ma per gli aerei si potrà tornare a portare il bagaglio a mano-trolley con sé a bordo e riporlo nelle cappelliere dell’aereo, mentre sul fronte dei treni il nuovo Dpcm prevede l’obbligo di sedere sulle poltrone alternate come avvenuto fino ad oggi occupando il 50% dei posti ma se i posti sono in fila verticale e il mezzo dispone di un sistema di aerazione “rinnovata”, allora si potrà non rispettare le distanza di un metro. Si avrà che Toscana, Piemonte, Basilicata e qualche altra Regione distanziano mentre Sicilia, Campania, Puglia, Emilia e Romagna, Friuli Venezia Giulia e di sicuro altre continueranno a non farlo. La Regione Basilicata è schiacciata tra due realtà: Campania e Puglia ed il viaggiatore è frastornato perchè non conosce o da poco importanza alla cosa ma i mezzi di trasporto finanziati da quelle Regioni avranno una capienza del 100% mentre quelli lucani solo del 50% va da se che è una situazione non sostenibile ed alla quale bisogna porre ordine.