Il 23 maggio di venti anni fa perdeva la vita in un attentato Giovanni Falcone e con il giudice saltavano in aria anche Francesca Morvillo e gli uomini della scorsa. Intorno alle 9 dello scorso sabato 19 maggio un attentato nei pressi dell’istituto Professionale Falcone Morvillo di Brindisi causava la morte di una giovane studentessa di 16 anni di Mesagne, Melissa Bassi. Ancora una volta la violenza torna a turbare le coscienze del popolo italiano e nel giorno in cui l’Amministrazione comunale aveva già previsto di ricordare la strage di Capaci gli studenti della città dei Sassi sono scesi in piazza con una fiaccolata e con alcuni striscioni per ricordare una coetanea brutalmente uccisa da un pazzo che purtroppo non è stato ancora assicurato alla giustizia. Non è mai stato semplice dare una spiegazione logica alle stragi che hanno macchiato la storia del nostro Paese ma quando a perdere la vita è una ragazza appena scesa dall’autobus per recarsi a scuola è difficile trattenere le lacrime e trovare una risposta alla prima domanda che ci si pone… “perchè?” Non sappiamo se e quando l’autore di questa strage potrà essere arrestato e non sappiamo nemmeno quando ci sarà una spiegazione rispetto a quanto accaduto sabato scorso a Brindisi ma confidando nel lavoro della Magistratura anche Matera ha deciso di rendere omaggio ad una giovane studentessa volata in cielo all’improvviso. In piazza Vittorio Veneto un migliaio di cittadini con gli studenti naturalmente in prima linea hanno dato un senso alle parole che spesso in questi casi rischiano di trasformarsi in pura retorica. Sul palco allestito davanti al Banco di Napoli c’erano i musicisti e i Cantori materani. Davanti a loro i massimi rappresentanti delle istituzioni locali, tra i quali il sindaco Adduce, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, il prefetto di Matera Luigi Pizzi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Elio Carmelo Pallaria, il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Russo, il presidente del Consiglio comunale Brunella Massenzio in prima linea con diversi consiglieri comunali, il vescovo Monsignor Salvatore Ligorio e don Pierdomenico Di Candia della parrocchia di Maria Santissima dell’Annunziata. Dopo l’Inno di Mameli è stato il sindaco Adduce ad introdurre la manifestazione pensata per gli eroi di Capaci e che si trasformata purtroppo anche in una fiaccolata per Melissa Bassi e l’intervento del dirigente scolastico del Liceo Classico di Matera, Giuseppe De Rosa, i Cantori materani hanno eseguito il Va Pensiero dal Nabucco di Giuseppe Verdi e Let it be, un classico dei Beatles particolarmente indicato per commemorare le vittime della violenza assassina. Quindi spazio agli interventi degli studenti, i veri protagonisti di questo momento di solidarietà condiviso con tutti i materani presenti in piazza Vittorio Veneto: hanno espresso il proprio pensiero per Melissa Bassi gli studenti Cosimo Di Cecca , dell’Itis Pentasuglia, Riccardo D’Ercole del Liceo Scientifico, Merilù Musillo dell’ITS Olivetti, Saverio Carlucci dell’ITC Loperfido, Livia De Franco del Liceo Artistico, Paola De Ruggieri del Liceo Classico, Gabriele Chiancone dell’Istituto Professionale Isabella Morra, Eliana Plasmati dell’Istituto Pedagogico e Giuseppe Cicchetti, presidente della Consulta Provinciale Studentesca. L’intervento della sindacalista Marcella Conese ha preceduto gli ultimi due canti esesguiti dai Cantori materani, che hanno salutato il pubblico con Go down Moses del gruppo Harlem Gospel Singers e con l’inno di Mameli. Poche parole ma tante emozioni per una manifestazione organizzata contro la violenza, contro le mafie, contro il terrorismo. Bastava leggere gli striscioni per comprendere lo spirito con cui gli studenti hanno deciso di rinunciare a qualche ora di studio in un momento particolarmente critico dell’anno scolastico per affermare il proprio diritto alla vita e un futuro sereno. Ecco i messaggi degli studenti materani: “No alla mafia, non al terrorismo, non alla brutta gente che spezza vite ingiustamente”, “Quel folle che ha lasciato una scia di fumo e di dolore dovrà pentirsi di tanto orrore”, “ll nostro pensiero vola da te… Melissa”, “Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola”.
Michele Capolupo
La fotogallery della fiaccolata per Melissa Bassi e per ricordare i venti anni dalla strage di Capaci (foto www.sassilive.it)
Complimenti ! un bel gesto di solidarietà!
Ma una fiaccolata, una accozzaglia di politici, un canto gospel, tutto contro la violenza…
mi sapete dire a che serve? può risolvere qualcosa o è solo una delle tante manifestazioni
che dovrebbe sensibilizzare i criminali a dire: “accidenti che bei discorsi e poi quanta gente, la
prossima volta che mi dicono di mettere una bomba, non lo faccio più!