Appena una goccia nel deserto”: è il parere del consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) in merito al Programma del Ministero Infrastrutture per il recupero e la razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che destina complessivamente 3,5 milioni di euro alla Basilicata.
“Il fabbisogno, in particolare in provincia di Matera, solo per le manutenzioni più urgenti da eseguire – aggiunge – è di gran lunga superiore. Nelle settimane scorse nella Commissione consiliare competente è approdata la deliberazione dell’Amministratore unico dell’Ater di Matera che è particolarmente utile per monitorare la situazione a conferma che l’Ater e i Comuni vorrebbero tentare di dismettere il vetusto patrimonio di edilizia residenziale pubblica per reinvestire i denari in nuovi alloggi, ma incontrano non poche difficoltà per i vincoli imposti dalla legge. Tutto questo mentre la domanda delle migliaia di famiglie che coltivavano il sogno di una casa di proprietà si infrange contro la sottovalutazione del Governo Renzi e le braccia legate alla Giunta Pittella costretta ad “elemosinare” nuove risorse”. In discussione non è certo la buona volontà dell’Assessore Berlinguer ad ottenere di più quanto l’iniziativa politico-istituzionale svolta sinora”.
Castelluccio riferisce che l’Ater di Matera ha formulato alla Regione una proposta di programma di reinvestimento dei proventi disponibili pari a 5,7 milioni di euro (2,9 milioni per nuove costruzioni e 2,8 milioni per manutenzioni) che prevede la costruzione di 12 alloggi di edilizia sovvenzionata a Matera e l’integrazione di finanziamenti già in essere per la costruzione d 6 alloggi a Calciano, 6 a Grottole, 12 a Scanzano e 6 a Miglionico. Dallo stesso fondo si attinge per le manutenzioni, tra cui l’intervento di revisione totale delle coperture agli immobili di Policoro (via Siris, 60 alloggi) per una spesa di 200 mila euro.
Se non si immettono risorse finanziarie più consistenti da destinare prioritariamente alla ristrutturazione delle case popolari – dice il consigliere di Fi – con l’attuale ritmo di lavoro dell’Ater di Matera ci vorrà un secolo per garantire tutti gli interventi. E’ inoltre necessario adeguare la normativa regionale e pensare ad un potenziamento degli organici, specie tecnici, dei due Ater se si vuole realmente rilanciare la loro mission”.