Venerdì 4 luglio alle ore 9 nel corso della seduta del Consiglio comunale l’associazione Essere sarà presente per contestare la cementificazione incontrollata nell’area retrostante la Parrocchia della Santa Famiglia con la consegna di una petizione di sensibilizzazione popolare. Di seguito l’appello dell’Associazione Essere.
Consegna Petizione di sensibilizzazione popolare per fermare la cementificazione, in Contrada Granulari – San Giacomo.
In data 3 luglio a poche ore dal Consiglio Comunale che porta come ordine del giorno, l’adozione del “Programma Integrato di Promozione di Edilizia residenziale sociale e di Riqualificazione Urbana in località San Francesco e il Piano di Riqualificazione della Cooperativa Alessia in Contrada Granulari”, il Comitato “Parco Santa Famiglia”, dopo un’attesa di 44 giorni dalla richiesta di udienza al Consiglio Comunale, è stato convocato per esporre le proprie ragioni di contrarietà e sottolineare i danni che ne conseguirebbero con l’approvazione della Variante all’area identificata < LUI/4 > del P.R.G.
Nell’incontro sono stati esposti i concetti sotto elencati con l’intento di sensibilizzare l’Amministrazione Pubblica a programmare la progettazione delle urbanizzazione secondaria e ripristinare gli standard urbanistici, come unici interventi idonei al corretto riassetto urbano nella zona LUi/4, C.da Granulari.
Inoltre il Comitato “Parco della Santa Famiglia” promotore di una Petizione Pubblica di sensibilizzare popolare per porre fine allo sconcio intervento di una nuova edificazione che mina la qualità della vita dei cittadini, favorendo il degrado delle periferie urbane e in deroga al DM 1444/68 (gli standard urbanistici), ha raccolto e presentato, al Comune di Matera, 1381 sottoscrizioni.
I firmatari della presente petizione hanno espresso il proprio disappunto verso l’utilizzo dell’area in oggetto per l’edificazione di numerosi alloggi a ridosso di fabbricati esistenti e della Parrocchia Santa Famiglia in C.da Granulari. Per i sottoscrittori la città di Matera ha un cronico bisogno di spazi vitali e i 20.000 metri quadrati dell’area in Contrada Granulari destinati alla cementificazione, sono un vero e proprio oltraggio a questa esigenza collettiva.
I 1381 cittadini fanno rilevare con forza a questa Amministrazione che tale Variante al PRG avrebbe ripercussioni molto negative:
• Sulla qualità della vita dei cittadini con una ulteriore riduzione dei già insufficienti standard urbanistici inderogabili per legge (D.M. 1444/68). Il nostro quartiere è saturo di strutture edilizie che insistono su una insufficiente viabilità, mancanza di parcheggi e di aree verdi attrezzate, infatti negli ultimi anni si è generato un consistente aumento del traffico veicolare con conseguenze significative sull’inquinamento;
• Sulla sicurezza dei residenti e sui primi interventi in caso di calamità naturali, in quanto altissimo numero di metri cubi spalmati sul piccolo quartiere di San Giacomo, l’elevato numero di residenti presenti (circa 6000 ab.), una insufficiente viabilità di servizio, renderebbe disastroso l’azione dei primi soccorsi ed accrescerebbe conseguentemente il numero delle vittime. Inoltre il Comune di Matera non si è ancora dotato di un Piano di Gestione delle Emergenze per far fronte alle incolumità infatti la Pubblica Amministrazione è tenuta ad applicare le norme contenute nella L.R. n. 23/99 che contempla l’integrazione con i Piani di Protezione Civile.
• Sull’impatto residenziale ed ambientale che queste nuove costruzioni produrrebbero, infatti la loro collocazione a ridosso di fabbricati esistenti e all’interno di un “fazzoletto” di terra con due strettissime vie di accesso favorisce la “ghettizzazione” dei suoi occupanti. La predetta variante, infatti, accresce il carico abitativo danneggiando e compromettendo i rapporti e gli equilibri tra abitazioni, servizi, verde pubblico, parcheggi e viabilità in un quartiere di Matera, San Giacomo, già segnato da un sovraccarico urbanistico ed edilizio, e che invece necessiterebbe di un’area verde attrezzata con doppia finalità: ludico ricreativa e polo nevralgico per la gestione delle emergenze in caso di calamità naturale.
I sottoscrittori propongono una progettazione equilibrata di questa area come l’unica possibilità per una riqualificazione urbana orientata alla cultura del verde, agli spazi sociali di aggregazione e al ripristino degli standard urbanistici, garantita solo attraverso la realizzazione di un parco verde attrezzato e annessi servizi.
Con la presente petizione i sostenitori invitano le istituzioni e le organizzazioni pubbliche ad adoperarsi per l’acquisizione dell’intera area di Contrada Granulari e restituirla alla città di Matera, ai suoi cittadini e a tutti coloro che ne vorranno sfruttare le potenzialità naturalistiche e culturali. Riprendere possesso di questo luogo, oltre che moralmente auspicabile, costituirebbe un impulso alla rinascita di una città “addormentata e insensibile” alla cultura del verde urbano e ai suoi spazi aggregativi. Recuperare e restituire alla collettività un polmone verde, un passo in più per la civile convivenza tra natura e città.
I firmatari inoltre chiedono che la cittadinanza venga consultata con incontri pubblici aventi oggetto la Variante in C.da Granulari, prima che vengano prese da codesta Amministrazione decisioni irreversibili ed inaccettabili al fine di scongiurare e azioni legali.
Il problema edile,è davvero una spina nel fianco per Matera; tutte le amministrazioni,chi più e chi meno, hanno via via trasformato Matera in un deserto di cemento,soprattutto in periferia! Io sono una persona che ha viaggiato molto,ma mai mi è capito di vedere che in una città la maggior parte del verde,sia presente nei quartieri centrali; zone come Acquarium o per l’appunto San Giacomo sono un ammasso di abitazioni e non possono essere nemmeno definiti come quartieri,in quanto sono un”accozzaglia” di abitazioni. A Matera,come anche in tante altre città d’Italia,serve un piano urbanistico che non si limiti a dare la possibilità ai signorotti del posto di costruire e arricchirsi dove si vuole,ma anzi di creare una città vivibile nella quale le donne e gli uomini si sentano sempre sereni e secondo delle ricerche,gli abitanti delle città più felici sono proprio quelle dove in verde urbano è enorme,quasi come se la città fosse un bosco! Ma noi non puntiamo a essere felicissimi,ma ci basta anche che la nostra Matera,candidata capitale alla cultura 2019,si dimostri una città vivibile e non un deserto di cemento.