È passato in Consiglio Comunale, e con significativo voto unanime, l’atto con cui il Comune di Rotondella cede alla parrocchia Sant’Antonio di Padova il diritto di utilizzo del terreno su cui dovrà sorgere il nuovo edificio di culto. L’atto è una concessione novantanovennale con cui il Comune subordina l’utilizzo del terreno alla realizzazione dell’edificio di culto senza perderne giuridicamente la proprietà.
L’atto, condiviso da tutta l’assise comunale, arriva dopo anni di attesa dei cittadini di Rotondella due.La Cei (Conferenza Episcopale Italiana) ne riconosce il valore e già da tempo erano state avviate interlocuzioni convenzioni per la gestione degli adempimenti connessi alla realizzazione. Il Comune, come è noto, ha assunto su di sé tutti gli oneri di esproprio, urbanizzazione dell’area e provvederà alla realizzazione della piazza.
Un atto politico importante, se si pensa che in altri contesti sono le amministrazioni ad avanzare pretese e imporre vincoli alla Cei e non a favorire le opportunità. L’efficacia delle autorizzazioni, si legge nell’atto di Consiglio, è subordinata alla completa definizione della procedura espropriativa.
“La nostra amministrazione – ha detto il sindaco Vito Agresti – si è sempre data come obiettivo primario l’attenzione alle esigenze dei cittadini, non ultimi quelle delle aree rurali e di Rotondella due. Era in loro presente da tempo, potremmo dire da decenni, l’esigenza di un luogo di culto più ampio della pur suggestiva cappella di Santa Laura.Oltre a essere luogo di culto, lo immaginiamo però anche come luogo di aggregazione sociale. Ogni chiesa è da sempre il cuore di ogni spazio urbano e i cittadini delle aree rurali ne avranno finalmente uno. Mi pare significativa l’unanimità del Consiglio Comunale perché frutto di una importante condivisione di intenti”.
Il Comune, annuncia il sindaco, metterà sul piatto 500 mila euro rivenienti dalla compensazione ambientale per la presenza sul territorio dell’impianto Itrec e 200 mila euro di avanzo di amministrazione. Ma non si tratta di un’azione chiusa in sé stessa, bensì di un piano di sviluppo più ampio che vede Rotondella due come il cuore di un possibile sviluppo urbanistico.
“Prende corpo – continua Agresti – non solo la costruzione ma anche la piazza, di cui appaltiamo i lavori. E ci siamo attivati per costruire un campetto da far gestire, se sarà il caso, alla parrocchia stessa. Sono elementi che creeranno maggiore interesse anche edilizio e imprenditoriale, quest’ultimo già presenti in buona misura con importanti insediamenti produttivi. Va detto – continua il sindaco – che i Comuni della Costa Jonica stanno facendo registrare una certa saturazione a livello urbanistico ed edilizio, e perciò Rotondella due può rappresentare un’ottima soluzione per il futuro: un luogo vicino alla costa ma anche ben connesso con l’interno e la Sinnica. Non abbiamo fatto, insomma, un ragionamento specifico e singolo sulla chiesa, ma l’investimento è il centro di un discorso a 360 gradi nell’ambito del quale abbiamo trovato come ottimi interlocutori sia la Diocesi, nella persona del Vescovo Monsignor Orofino, che la Cei”.