La Fit Cisl ha inviato una nota al Ministro delle Infrastrutture De Micheli a seguito della chiusura delle biglietteria di Maratea e Metaponto. Di seguito la nota integrale.
Nota su chiusura biglietterie di Metaponto e Maratea
Onorevole Ministro,
Egregi Signori,
sono numerosissime le note che la Scrivente Segreteria Regionale ha inoltrato a Codeste Onorevoli Sedi ed anche all’Assessore Regionale Merra, che è evidente non ha ancora preso coscienza della gravissima situazione che si è determinata attraverso la sua inconsistente e superficiale attenzione alle problematiche che attengono anche il trasporto ferroviario della Regione.
Abbiamo più volte denunciato che non ci sembra possibile che rispetto alle finalizzazioni delle attività programmatorie che si dovrebbe porre un’amministrazione Regionale, vale a dire quelle del mantenimento dei livelli occupazionali, già esigui per Trenitalia in Basilicata, non si può sottacere invece, la continuata spoliazione in rapporto ai crescenti corrispettivi che continuano invece ad essere erogati annualmente è il caso di dire ingiustificatamente.
I trenta milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i mancati guadagni, rileviamo da quanto riportato nel contratto di servizio pubblico, mancati guadagni,che derivano a sua volta dal mancato raggiungimento del 35% del rapporto costi ricavi che non può essere compensato per accordo Regione – Trenitalia, come recita l’attuale contratto di servizio.
Quindi Assessore, se la matematica non è una semplicistica opinione ne deriva che la somma dei 30 Mln di € del corrispettivo del contratto di servizio in essere agli ulteriori 7 Mln di € di compensazione per il mancato guadagno sono bastevoli per ricevere un non servizio e per ridurne addirittura altri, non è ben chiaro se tutto questo è sufficiente per dimostrare la strumentale incoerenza delle false ragioni di riorganizzazione della rete di vendita diTrenitalia per devastare ulteriormente questo territorio, con il suo beneplacito.
Il fatto veramente incomprensibile in tutta la vicenda sono le giustificazioni date alla piratesca operazione messa in atto con la data del 11 Dicembre 2019, data in cui sono state operativamente chiuse le due biglietterie,in netto contrasto, ribadiamo, alle previsioni del contratto di servizio fotocopia sottoscritto anche in altre Regioni. Ma la Basilicata Assessore, Onorevoli Signori, ha solo tre punti vendita, Potenza, Maratea e Metaponto, che servono l’intera regione, anche dal punto di vista dell’informazione alla clientela che a volte è indispensabile ai turisti che continuano a fermarsi nei nostri punti di eccellenza e non è affatto vero che la vitalità delle biglietterie possa essere sostituita da aride macchinette emettitrici, che ci sembra ovvio non possano servire una certa clientela, pensiamo ai nostri pensionati, come pensiamo all’abbandono intrinseco che tali tesi determinano.
In questi mesi sono state numerose le sollecitazioni rivenienti dalle associazioni di cittadini, dalle amministrazioni dei territori interessati, affinché si potesse trovare la soluzione per riaprire le due biglietterie e per porre rimedio alla grave offesa messa in atto contro le popolazioni, le amministrazioni, i cittadini che con il loro contributo di 37 Mln di € annui lasciano campo libero a degli irresponsabili che mettono in atto spoliazione del territorio invece che determinare condizioni per una nuova occupazione.
Onorevole Ministro, Presidente Bardi, Assessore Merra, questa non è una condizione accettabile, non è possibile che i grandi Gruppi come è il caso di Trenitalia chiudano punti strategici proprio da dove transitano gli unici treni importanti per il grande traffico nazionale, come è il caso della Biglietteria di Metaponto per il Freccia Rossa Taranto – Metaponto – Potenza – Milano ed ancor più per l’importanza della biglietteria di Matarea da dove transitano ben 6 coppie di treni veloci che servono la Calabria. C’è la necessità che immediatamente si facciano gli atti per imporre incondizionatamente la riapertura a Trenitalia delle due Biglietterie e che non si continuino a trovare scuse circa la presenza delle emettitrici adducendo la motivazione che nelle vecchie sedi vi è personale addetto all’informazione, un fatto cinico ed irresponsabile.
Alla Segreteria Regionale della FIT-CISL, non interessa il clamore mediatico, bensì la riattivazione immediata, ribadiamo dei due presidi di un territorio che non può subire oltremodo innumerevoli mortificazioni anche quando vi sono in ballo risorse che devono determinare sviluppo e non desertificazione, vantaggio e non sterile informatizzazione, aumento di occupazione e non il continuo e pressante pressing sulle risorse per lasciare libero il campo.
Questa vicenda, non vuole essere un braccio di ferro con nessuno, noi abbiamo caparbiamente seguito le procedure amministrative Regionali per evitare la chiusura delle biglietterie, abbiamo chiesto di essere auditi in III Commissione Consiliare Permanente, abbiamo tentato di spiegare le ragioni di una scelta talmente oggettiva e chiara senza sotterfugi, tanto meno minimalizzazione del problema come ha tentato di fare qualcun altro.
La FIT-CISL e la CISL di Basilicata non hanno espresso volontà fuorvianti, ma espresso oggettivamente le necessità di un territorio senza secondi fini,senza alcuna strumentalizzazione se non quella della difesa di questa Terra, delle unità produttive che potranno innescare sviluppo e non rimpianti di non aver difeso la certezza di quei luoghi, di quelle amministrazioni, di quei lavoratori che attendono un riscatto e non una penosa resa.
Distinti Saluti.