Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata dalle associazioni Città Plurale, Legambiente e Mutamenti a mezzogiorno rivolta ai cittadini residenti del quartiere INA Casa di Villa Longo per ribadire la contrarietà rispetto alla possibile edificazione dell’area antistante via Venezia.
Nei prossimi giorni il Comune di Matera potrebbe autorizzare l’edificazione dell’area antistante Via Venezia dinanzi al quartiere INA Casa di Villa Longo. Secondo l’attuale Piano Regolatore Generale l’area in questione è destinata a Verde pubblico. La proprietà è in parte pubblica e in parte ancora nelle mani di privati. Come certamente avete già notato, la parte di terreno privata (circa un terzo) è recintata e utilizzata da alcuni anni come punto vendita all’aperto di autoveicoli di ogni genere. Nell’ultimo decennio, numerosi sono stati i tentativi da parte del cosiddetto “partito del mattone” di rendere edificabile quest’area. Attualmente, il pericolo è più che reale, grazie ad una legge approvata nel
2011 dal governo Berlusconi denominata “piano casa2”( legge 106/2011 art. 5 comma 9 -14). L’impresa ha chiesto il trasferimento dei volumi industriali dell’ex mulino Alvino, sito alla discesa di San Vito, circa 20mila metri cubi, nell’area verde antistante via Venezia. Tradotti in cifre, l’impresa ha chiesto di costruire circa quarantadue alloggi privati più negozi e uffici sulle sue particelle di proprietà ricadenti nell’area Verde. Una vera e propria saracinesca davanti al quartiere INA Casa di Villa Longo. L’impresa, inoltre, pretende, e il Comune sembra disposto a concedere, che la questione non sia discussa dal Consiglio Comunale. L’impresa ritiene che la legge, trascorsi i 120 giorni dalla pubblicazione e in assenza di una legislazione regionale che ne disciplini l’applicazione, sancisca il suo diritto ad ottenere il permesso a costruire in deroga al Piano Regolatore Generale. Siamo di fronte, come potete immaginare, a una doppia operazione di Variante al Piano vigente: cambio di destinazione d’uso dei volumi industriali dell’ex mulino in nuove palazzine residenziali e cambio di destinazione d’uso dell’area Verde di via Venezia. La verità è un’altra. La legge afferma che è possibile demolire e trasferire i volumi ricadenti su aree dismesse, ma non dice quanti volumi trasferire, dove localizzarli e, soprattutto, che tutto questo si può fare senza la disposizione del Consiglio Comunale, con un semplice atto del dirigente dell’ufficio urbanistico comunale. Sappiamo che questa è l’interpretazione che l’imprenditore pretende. Il sindaco e la giunta per il momento non si esprimono, né tanto meno sollecitano la Regione, il Ministero o l’Avvocatura dello stato. Il dirigente all’urbanistica, tuttavia, sembra intenzionato a rilasciare il permesso a costruire, accettando tutte le condizioni poste dall’imprenditore. Alcuni consiglieri hanno sollevato la questione e hanno chiesto alla giunta e all’assessore di non procedere al rilascio della concessione senza l’approvazione degli atti da parte del Consiglio Comunale. Se è vero che la legge di Berlusconi non è chiara sulle procedure da seguire per il
rilascio del permesso a costruire, non è altrettanta chiara la ragione per la quale si chiede al comune di Matera di sottostare alla richiesta dell’imprenditore senza che la proposta sia discussa e autorizzata dal Consiglio comunale. La regione Piemonte non ha legiferato in merito, ma il suo Presidente (leghista, partito che ha voluto e approvato la legge 106/2011) ha emesso a maggio del 2012 una circolare per i comuni per affermare che la competenza per il rilascio dei permessi a costruire in deroga ai Piani Regolatori Generali è del Consiglio Comunale. La nostra amministrazione comunale governata dal centro sinistra pare voglia fare diversamente. Chiediamo ai cittadini di Villa Longo di sottoscrivere con noi le seguenti richieste da inoltrare al Sindaco e alla Giunta:
1. di non procedere al rilascio del permesso a costruire sull’area verde antistante via Venezia;
2. di interpretare la legge 106/2011 così come ha fatto la Regione Piemonte, i progetti in deroga ai piani
regolatori non possono che essere discussi e approvati con deliberazione di Consiglio Comunale;
3. di avviare da subito un confronto sul destino dell’area Verde antistante via Venezia con gli abitanti e le associazioni che hanno sollevato la questione al fine di individuare soluzioni alternative.
Se la proposta avanzata dall’imprenditore non potrà essere discussa, emendata e partecipata, ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio ricatto dai contorni poco chiari che rischia di far venir meno l’affidabilità delle istituzioni, la democrazia.
Le associazioni Città Plurale – Legambiente – Mutamenti a mezzogiorno
La fotogallery dell’area di via Venezia in cui il Comune di Matera potrebbe autorizzare l’edificazione di nuovi palazzi. (foto www.sassilive.it)
E la solita vergogna di questa Amministrazione arrogante e presuntuosa. Non si ferma davanti a nulla. L’unica cosa, cari amici, che purtroppo non c’è alcuna intenzione del Comune di fermare la macchina. Tra 2 giorni scadono i 60 giorni utili per il rilascio del permesso. E la legge prevede, in mancanza, il silenzio-assenso. Tra due giorni, pertanto, il progetto non potrà più essere fermato. Intanto l’imprenditore fa pressing con l’articolo pubblicato oggi sul Quotidiano: se non costruisce licenzia le persone. Non si capisce perchè l’Amministrazione, nonostante la chiara responsabilità della regione Basilicata (di centrosinistra) che non ha fatto la legge e del Nostro Sindaco che non si è mosso per tempo per sollecitare una interpretazione autentica della Legge 106/2011, rifiuti di far discutere la questione in Consiglio. Teme che i suoi stessi consiglieri gli si rivoltino contro ? Che mondo di m….
stamattina sentivo che un impresa edile sta per mettere a casa 50 operai.
Per caso non è tutto collegato?
Qual’è l’impresa in questione?
si è tutto collegato. l’impresa edile ha saputo che qualche consigliere sta facendo casino per il permesso a costruire che il Comune le sta rilasciando e allora ha pensato bene di scrivere che se non il progetto si arresta dovrà licenziare i suoi operai. Mah…. !!!
La notizia è sul Quotidiano, cronaca di Matera
Forse dovete chiedere a cappella chi è questa ditta , forse ci troviamo di nuovo ad un caso buccicco , solo che buccicco ha avuto le p…. per lasciare il comune , invece adduce non avendo un mestiere come farà a mangiare ……..
Sono fuori e non posso comprare il quotidiano. Qualcuno ce la fa a fare il nome di questa azienda o no?
L’impresa è la Cogem di Tamburrino…
sempre i soliti nomi!!!mi raccomando materani,alle prossime elezioni votate di nuovo il feudo del PD…clientelismo e porcate allo stato puro,che stanno affossando la basilicata tutta!
.. a volte ritornano !
è la solita vergognosa storia di ricatti dei soliti palazzinari che hanno devastato la città in questi ultimi decenni, La classe politica materana e quella regionale sono assolutamente complici e il sig. Adduce è parte integrante di questo sistema, egli stesso vive in una palazzina costruita con questa filosofia al posto dell’istituto zooprofilattico dall’impresa di suo fratello. Hanno decretato la fine di Matera. Anche se non abito a Villalongo non ci sto a far saccheggiare quella zona verde e vorrei firmare anch’io
………………… egli stesso vive in una palazzina dove hanno venduto anche a 5000/6000 euro al mq. Che AFFARONE, in pieno centro. Comunque questa notizia dell’area antistante Via Venezia è del tutto “inaspettata”. Ma guarda un pò, prima compro il suolo, poi per qualche anno ci metto una rivendita di auto usate e dopo grazie alla compiacenza di qualcuno ci butto su una quarantina di alloggi. Che c’è di strano, tutto fila.
E le notizie inaspettate non sono ancora finite. Preparatevi. Fra un pò il Comune pagherà anche i danni a qualcuno…………………………..
In questa città di M…. (che non sta per Matera) io non mi sorprendo più di nulla.
come è saltato fuori,del resto,per il progetto che era già stato definito per costruire al posto della scuola di via Bramante!sempre l’impresa del fratello di mezzo!che schifo!!!mia madre ci insegna in quella scuola ed ora,con tante altre colleghe è stipata in aule fatiscenti di altri plessi scolastici…neanche le bestie subiscono trattamenti del genere!!!
TIPICHE MANOVRE DI LOSCHI AFFARI TRAVESTITE DA BUONA POLITICA!
Oltre i danni da pagare a qualcuno, vedrete che dopo l’edificazione dell’area resteranno le solite opere di urbanizzazione incompiute che non si saprà poi di chi sarà la competenza a realizzarle.
Matera è piena di aree degradate post cantieri edili, c’è un grande elenco, alla fine ci troveremo al solito con palazzi fotocopia, brutti, con i soliti problemi derivanti da lavozioni dati a cottimo e quindi lavori a regola d’arte zero, costosi e circondati da scarti di lavorazioni che rendono l’area a detta di un carissimo amico tecnico proveniente dal nord: ” …. sembra Beirut dopo la guerra!”.
E si continua ancora con questa politica amministrativa, che bella città candidata a capitale della cultura, si devono sbrigare a costruire il 2019 è vicino!
com’è il detto famoso?”ogni popolo ha il governo che si merita”…Adduce non si è votato da solo,ma lo ha votato la maggioranza dei materani. dovremmo essere più intelligenti quando andiamo in cabina elettorale! basta con il voto di scambio e voti dati con la promessa di lavori con contratto a termine da3-400 € al mese!
BASTA CON LA POLITICA DEI SOLITI PARTITI E DEI SOLITI E VECCHI POLITICANTI! APRIAMOCI AD UN RINNOVAMENTO TOTALE!!! PER UNA VOLTA PROVIAMO A CAMBIARE SUL SERIO!!!CORAGGIO MATERANI,SVEGLIATEVI UNA VOLTA PER SEMPRE!!!
Al Comune di Matera esiste un complotto politico immangiabile . Tra poco il nuovo Pd sarà l’UDC di cappella e company . Allora cittadini speriamo che al più presto interviene la magistratura cosi ripulisce tutto come nel lazio .Movimento 5 Stelle voi che denunciate tutto adesso è il momento di farlo se siete coerenti con i cittadini materani