Città Plurale di Matera ritorna sulla esigenza di razionalizzare alcune spese gestionali delle FAL e sul come essa si interfacci con la Regione Basilicata.
Per effetto di un fantomatico DM 4384 FS del 10/03/2004 non ha trovato applicazione il trasferimento alle Regioni- Puglia e Basilicata-, a titolo gratuito, dei beni, degli impianti e della infrastruttura delle FAL.
Il trasferimento avrebbe significato che il servizio di trasporto si sarebbe messo a gara attraverso un contratto di servizio, la rete sarebbe rimasta in carico alla Regione o a società che avrebbe esercitato il servizio in concessione. Quando parliamo di rete ci riferiamo ad infrastrutture utili a far circolare i convogli o ad immediate pertinenze non già a gestione privatistica di suoli che nulla hanno a che vedere con il predetto servizio. A partire dal lontano 1975 si mise in sicurezza la tratta ferroviaria che attraversava la città di Matera mediante l’interramento del percorso e si creò, in superficie, una strada ed una Piazza nel cuore della città.
La proprietà della strada passò al Comune che la gestisce mentre la Piazza, chiamata “ della Visitazione “ in ricordo della visita che Giovanni Paolo II fece ai fedeli della città nel 1992, è rimasta in carico alle FAL.
In questa piazza vi è una piccola stazione ferroviaria sotterranea con un manufatto utile e sufficiente alla bisogna, e un piccolo palazzotto d’epoca di pochi metri cubi e che era la vecchia stazione ferroviaria, inutilizzato da tempo e che è rimasto, anche esso, in carico alle FAL. Tutto il resto della Piazza, la più grande della città è utilizzato come stazione autobus dal servizio “integrativo” su gomma, come parcheggio pubblico a pagamento gestito per conto delle FAL ed in certe ore come punto di sosta dei pullman del T.P.L. affidato ad altre autolinee.
In città è in discussione , a dire il vero da qualche tempo, il P.U.M.- Piano Urbano della Mobilità- che stranamente si occupa anche di urbanistica e su questa piazza è stata avanzata l’ipotesi di costruire una stazione ferroviaria ed annessi servizi pari a 30 mila MC- un palazzo di 7 piani-. Il partito del mattone è sempre attivo.
Appare evidente che siamo in presenza di una speculazione su di un area fortemente appetibile posta nel cuore della città. Per il servizio ferroviario delle Fal la piccola stazione, in parte sotterranea, in essere va più che bene forse abbisognerebbe di un piccolo restyling. Gli uffici delle FAL, pochissimi addetti in vero, sono posizionati in area utile alla periferia della città dove c’è anche una fermata e l’area di rimessaggio degli autobus della società.
Stante l’esistenza del fantomatico DM 4384 FS la Regione non può entrare in possesso dell’area e disporne; di contro, con apposita Delibera regionale, si è proceduto alla revisione dell’accordo di Programma sottoscritto il 2002 con il Ministero dei Trasporti .
Nell’ambito della rimodulazione si è previsto un oscuro intervento in P.zza della Visitazione per un importo di 1 Milione di Euro, camuffato per “adeguamento piazzale ferroviario” e sono , invece, non contemplati quegli interventi di ammodernamento tecnologico atti ad aumentare la sicurezza della percorrenza sulla tratta Matera- Altamura.
l’intervento prescinde, come al solito, da qualsiasi partecipazione democratica relative all’utilizzo del territorio cittadino. La decisione passa sulla testa dei cittadini materani e l’intervento immobiliare potrebbe esser completato oltre che con altri fondi europei anche con partecipazione di capitale privato: siamo ad una gestione di società immobiliare.
Le Fal debbono passare a gestione regionale senza altri tentennamenti e solo così sarà possibile fare chiarezza sui tanti punti oscuri che sono stati evidenziati in più di una occasione e rimasti irrisolti.
Città Plurale Matera