Nonostante le tragedie i problemi della viabilità dell’area ed in generale di quella lucana permangono, così come permangono i rischi per l’incolumità dei cittadini lucani e di chi transita su di essa.
Solo pochi mesi fa il crollo dell’arcata del viadotto sulla strada Provinciale 176 che da Craco porta a Pisticci e già allora soltanto il caso ha evitato incidenti gravi.
“La Coldiretti già a marzo denunciò con forza il problema” ha ricordato il Presidente della Coldiretti di Pisticci Franco Vitelli, sottolineando che “la Provinciale 176 è solo un esempio dello stato di abbandono della viabilità locale e regionale, un’arteria come tante che ha quasi un secolo di storia. La politica lucana e tutti gli enti preposti devono riflettere su questo: è possibile che nel 2013 per coprire i 6 chilometri che separano Craco da Pisticci si devono fare oltre 70 chilometri, passando per la Val D’agri, Scanzano, la S.S. 106 Jonica? Possono cittadini e imprenditori dell’area vedersi proporre soluzioni temporanee che poi diventano definitive una volta passata l’ondata di emozioni suscitate da una tragedia?”
Il Presidente della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto così conclude: “Occorre, come già affermato nel recente passato, una forte presa di coscienza da parte della politica nazionale e regionale per mettere in campo tutto quanto è necessario a risolvere il problema in tempi rapidi. La situazione delle arterie lucane, dalle statali alle provinciali fino alla piccola viabilità rurale, è davvero grave e concausa dello spopolamento della nostra regione. Il materano ed il metapontino devono poi tornare al centro dell’attenzione politica, in quanto sono aree che soffrono ancor più il problema delle inondazioni e del dissesto idrogeologico”.
Ago 25