La visita dell’amministratore delegato di Trenitalia Michele Elia ha riaperto il dibattito sull’opportunità di realizzare infrastrutture viarie e ferroviarie per la città di Matera e sul tema arrivano le riflessioni di Pio Abiusi, per conto dell’associazion Ambiente e Legalità. Di seguito la nota integrale.
Da Matera son passati tutti!
Oltre ad Hollywood che in più occasioni si è interessata a Matera anche il governo nazionale non ha disdegnato visite pastorali nella capitale della cultura del 2019. Ultima è stata la visita del AD di G.F.S.I., Elia. Le parole si sono sprecate e le aspettative sono andate deluse. Elia ci sembra sia stato il più concreto circa l’ipotesi di nuove infrastrutture focalizzando l’attenzione su quello che riguarda la Potenza-Melfi- Foggia e per quella tratta vi sono investimenti per 200 Meuro miranti ad ammodernarla e ad elettrificarla. Crediamo di dover fare chiarezza su questo intervento altrimenti si innesca il solito sterile campanilismo perchè quelle risorse sarebbero sufficienti per completare il ramo secco Matera- Ferrandina. Sulla direttrice Melfi-Potenza-Tito viene registrato il più intenso flusso di pendolarismo giornaliero regionale pari al 42,9% del totale. Il baricentro industriale è variato dalla direttrice Nord.-Sud (Basentana) a quella Est-Ovest (Tito-Potenza-Melfi) I flussi giornalieri in ingresso vedono posizionata Potenza al primo posto con circa 18 mila utenti, segue Melfi con oltre 10 mila presenza- preminentemente per lavoro- ed infine Matera con 8518. Scorporare il dato, poi, è interessante perchè Matera con 3959 pendolari al giorno provenienti da fuori regione si pone al primo posto ed in quella classifica Potenza è a l terzo. Matera ha un pendolarismo “sostanzioso” proveniente da fuori regione, versante Est, la tratta Matera- Ferrandina è interna,versante Ovest. I dati sono ricavati dallo studio pubblicato dal Assessorato alla Programmazione del Comune di Potenza nella agenda urbana per il 2014-2020 . Ci auguriamo di vederne quanto prima uno simile curato dalla città di Matera e che si smetta di andare a “braccio”. Riprendendo il filo del discorso notiamo che ci si è soffermati di più sui servizi che possono essere valorizzati che sulle infrastrutture. Raggiungere Roma da Matera in poco più di 4 ore- per Potenza ne bastano 3- includendo anche il collegamento su gomma fino allo scalo Ferroviario di Ferrandina è possibile. Perchè questo accada è sufficiente istituire una doppia coppia di Frecciargento che partendo da Taranto, con fermata a Ferrandina, Potenza raggiunga Salerno e qui il treno si immette sul tracciato dell’Alta Velocità, il tutto in sostituzione del poco popolare intercity che accumula ritardi a più non posso. Abbiamo, inoltre , un parco rotabile che in alcuni casi risale a 40 anni fa. Ci era stato promesso l’arrivo di 3 ATR 220 swing più uno acquistato con i fondi strutturali lucani, li stiamo ancora attendendo. La pletora di parlamentari lucani perchè non arrivano in soccorso della Regione per ottenere dal governo centrale e con fondi nazionali quanto ci spetta? Per passare al lato Est della città di Matera e per parlare dei collegamenti con l’aeroporto di Bari-Palese, si chiede di velocizzare e si fanno tante belle chiacchiere ma…….le navette erano 5 circa dieci anni fa e tante sono rimaste, addirittura quelle tre pagate con fondi lucani erano e sono precarie perchè la rimodulazione dei servizi è rimasta sulla carta e la Provincia di Matera non l’ha mai fatta malgrado siano trascorsi 2 anni. La rimodulazione consisteva nell’abolire le corse a bassa frequentazione istituite oltre mezzo secolo fa ed ormai desuete e sostituirle con quelle che il mercato oggi richiede, tra queste il collegamento Matera- Bari Palese. Era una operazione che non avrebbe comportato alcun aggravio di costi Oggi dopo dieci anni l’aeroporto Wojtyla di Bari ha incrementato il numero di voli e di corse di nuova istituzione della navetta ne occorrerebbero almeno altre due coppie ma è silenzio assoluto. Non parliamo, poi, della cartellonistica stradale che in uscita dall’aeroporto non indica Matera se non quando ci si immette sulla SS96 e nella aerostazione non vi è alcuna indicazione né di servizio né pubblicitaria che indica la presenza di Matera a poco più di 50 chilometri. Detto questo, di che stiamo parlando, del sesso degli angeli?
Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità
Nella foto Maurizio Crozza a La 7 per il programma Crozza Italia mentre ricorda che Matera non è ancora collegata alle Ferrovie dello Stato.