Usciamo dal guscio ovattato e riprendiamoci la dignità di residenti e operaori dei rioni Sassi, basta con le imposizioni dall’alto. Con questo slogan il Comitato Sassi nato spontaneamente grazie all’iniziativa di un gruppo di residenti e operatori commerciali degli antichi rioni materani sono stati illustrati in mattinata alla stampa le problematiche riscontrate nel nostro patrimonio naturale tutelato dall’Unesco e mai risolto da venti anni a questa parte dalle Amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida del Palazzo di via Aldo Moro. All’incontro hanno partetcipato Lela Campetelli, Maristella Darretta, Peppe Moretti, Enzo Di Pede, Angelo Giannella, Nicola Ruscigno, Emanuele Mancini e Raffaele Stifano. Di seguito la nota discussa nel corso della conferenza stampa.
Comitato Sassi: “Fuori dal guscio”
Le sempre attuali problematiche emerse, nei pochi incontri tenuti con la P.A., ci hanno portato ad una conclusione: “Ma i Sassi, oltre dell’Umanità, sono ancora patrimonio di questa Città? E cosa fa chi la governa?”
L’unica constatazione è che i materani non sono attratti dai SASSI, se non dagli affacci. Sembra che a nessuno interessi come ci si vive oggi, se sono funzionali, se sono fruibili e soprattutto che è l’unico volano dell’economia cittadina. Sembra che ci sia sotto un gioco perverso che porti tutti noi ad essere cacciati, evitando così le nostre “rotture di zebedei”.
E’ un continuo prendere schiaffi ed essere bistrattati dalle varie amministrazioni. Sembra come se facessero a gara a chi ci tratta peggio.
La scoperta di una eterna “sperimentazione” della Z.T.L., dove non si è mai avuta notizia del monitoraggio, se mai c’è o c’è stato. Ai due ingressi si creano forti perplessità per le luci che si accendono contestualmente sia verde che rossa, e solo uno “scienziato” può averle pensate, la corsa all’oneroso pass, che è servito ancora una volta ad umiliare chi, 365 giorni l’anno, vive ed opera negli antichi rioni, suscitano non poche resistenze da parte di tutti i diretti interessati e non come dice l’assessore al traffico:”tutto OK”.
A nessuno gliene frega che viene chiuso frettolosamente, sull’onda emotiva del triste crollo di vico Piave, uno dei due ingressi degli antichi rioni, senza rendersi conto che chi lo ha fatto si è lasciato coinvolgere in una querelle condominiale e per non fare magre figure non sa come venirne fuori. Oggi si afferma che non si può aprire per questioni burocratiche e non per il pericolo di crollo. E intanto in rapporto all’anno scorso si avverte già un calo del 20-30% di incassi.
Abbiamo proposto la ZTL h 24 di via Fiorentini, con accesso solo a residenti ed operatori, per non creare problemi per la pubblica e privata incolumità.
Siamo a favore della candidatura a capitale europea della cultura per l’anno 2019, ma doveva e deve essere veramente condivisa, non dai pochi intimi che si sono arrogati il diritto di stabilire il percorso d’oro, con “torrenti” di milioni di euro, con virtualismi, con scatole vuote, che nulla hanno a che fare con il tessuto socio-culturale del nostro territorio. In altre città che si sono già fregiate del titolo, si è investito anche sull’immagine reale dei luoghi, ma noi che abbiamo il fiore all’occhiello con gli antichi rioni, che facciamo? Ci buttiamo cemento sui marciapiedi, lasciamo all’incuria gli ipogei nella piazza principale, la lentezza dei lavori della Cattedrale e dell’ex Palazzo Municipale di via La Vista, l’abbandono del convento di Santa Lucia ed Agata Vecchia (con la sua discarica a cielo aperto esterna,) una delle tante opere iniziate e mai terminate. La perdita degli affreschi in diverse chiese rupestri, la lenta agonia della raffigurazione del “sole” nell’omonima cava e del cimitero barbarico a Malve. L’elenco è lungo.
La realtà è che tutti parlano dei Sassi, ma nessuno li coinvolge o li utilizza per i grandi o piccoli eventi, non si capisce perché il Sindaco di Ginosa abbia accettato di far rappresentare la “passio Christi” nelle strade del Piano e non nei Sassi. Oramai si è capito che è meno problematica la dorsale seicentesca che non i suggestivi Sassi. Noi non vogliamo essere considerati scocciatori, noi vogliamo e siamo propositivi e lo abbiamo fatto in quelle poche occasioni, che ci è stata data la possibilità di esprimerci. Noi non vogliamo più subire i disagi, ma vogliamo contribuire con le nostre esperienze di vita vissuta a promuovere la cultura del nostro territorio, che come recita l’art. 1 della legge 771/86 siamo per: “La conservazione ed il recupero architettonico, urbanistico, ambientale ed economico dei Rioni Sassi di Matera e la salvaguardia del prospiciente altipiano murgico sono di preminente interesse nazionale” ed aggiungeremmo anche la rivitalizzazione.
I primi due piani biennali prevedevano, tra l’altro, nelle schede di ambito che gli interventi di recupero avrebbero creato sinergie tra residenze e servizi. Così non è stato, si è data una marea di immobili con l’art 19 , cambiando destinazione d’uso. Qui vige la logica della provvisorietà e noi siamo stanchi di questo. Due esempi per tutti, Palazzo Zigari è stato messo in sicurezza, fra due anni quelle impalcature saranno più pericolose della struttura, perché per esperienza passeranno tanti anni per il recupero. Ex convento di Santa Lucia ed Agata Vecchia, Porta Postergola, si potrebbe recuperare il possesso e creare un punto polivalente, con primo soccorso sanitario, vigili urbani e info point. Non ci vuole molto un po’ di riflessione e determinazione.
Purtroppo spesso ci si scontra con l’arroganza delle Amministrazioni che si sono succedute, non ultimo la programmazione degli investimenti culturali, dove si parla di percorso per la candidatura a capitale europea e non vengono coinvolte le varie nostre associazioni culturali, musicali, teatrali, sociali, gastronomiche, ambientali, sportive che di idee ne hanno a iosa e che hanno fatto calpestare i palcoscenici della nostra amata città da personaggi internazionali ed hanno fatto conoscere Matera ed il suo patrimonio artistico culturale in tutto il mondo.
“Gli scommettitori sanno che il cavallo chiamato ‘Moralità’ raramente va oltre il palo, laddove il ronzino chiamato ‘Proprio Interesse’ corre sempre una buona gara.” Walt Whitman (poeta, scrittore e giornalista statunitense).
La fotogallery della conferenza stampa del Comitato Sassi (foto www.sassilive.it)