Adriano Pedicini, Consigliere Comunale del PDL, sollecita un intervento dell’Amministrazione Comunale per restituire decoro e pulizia ai due cimiteri comunali in vista della Commemorazione dei Defunti. Di seguito la nota integrale.
Una volta l’anno si celebra la commemorazione dei defunti e questo è occasione per l’amministrazione comunale per dare una ripulita ai due cimiteri comunali, ma quanto questi siano nei loro pensieri per il restante periodo dell’anno è presto detto: mai. Si perché se c’è un posto nella nostra città che rappresenta il degrado e l’abbandono per eccellenza, dove il lavoro e l’applicazione delle regole sono da considerare accessori questo è il cimitero. Tale luogo è talmente lontano dai loro pensieri che in questi ultimi giorni l’Amministrazione comunale ha concretamente partecipato a rendere il Cimitero in maggior misura emarginato. Tra i pochi validi dipendenti del cimitero vi era l’unico giardiniere che si è pensato bene di trasferirlo all’Ufficio traffico, mentre altri due dipendenti hanno trovato maggior riparo presso l’ingresso della casa Comunale. Questo personale impiegato nella manutenzione e giardinaggio, erano operai che maggiormente si impegnavano in piccoli lavori e che oggi sono collocati tra archivi e segreterie. Ma la polemica sterile sulle scelte dell’amministrazione in materia di utilizzo del personale va tralasciata, mentre è opportuno trovare argomenti ben più solidi che si ripercuotano sui programmi e gli obiettivi che sin dall’inizio di questo Governo di Città sono stati promossi ma, di fatto, semplicemente sfiorati nelle intenzioni. Il regolamento cimiteriale, (Polizia Mortuaria), vede l’ultimo aggiornato al 1996, nel 2008 attese le innumerevoli domande di ricongiungimento di salme, l’allora amministrazione ha provveduto a disciplinare la materia. In questa consiliatura, due anni orsono, la commissione competente, anche in funzione di una stringente disciplina nazionale, ha incominciato i lavori per adeguare il regolamento, soprattutto per disciplinare i rapporti tra l’amministrazione e le Agenzie Funebri, inutile dire che i lavori giacciono sepolti in qualche cassetto del Comune e si è al punto di partenza, mentre la disorganizzazione regna sovrana. Vi è grande confusione in un settore fondamentale che tocca i sentimenti e i ricordi di ognuno di noi. Non è inverosimile dire che se si dovesse adottare il regolamento applicando semplicemente le attuali regole, i cimiteri cittadini dovrebbero chiudere; se le Agenzie Funebri venissero limitate alle loro incombenze, il sindaco, con opportuna ordinanza dovrebbe vietare di morire per impossibilità di sepoltura. Il personale minimo necessario per la sussistenza è di 4 necrofori, 1 muratore, 1 giardiniere; queste figure mancano del tutto, non ci sono, a queste necessità provvedono con pazienza le Agenzie Funebri o, in proprio le famiglie dei defunti. Ma in tutto ciò vi è anche una ovvia considerazione da fare: pur mancando tali servizi il comune di Matera si fa pagare come se li svolgesse e pochi sanno che in quel che pagano al Comune sono comprese le spese di tumulazione. In conclusione l’analisi che può farsi nella gestione dei due cimiteri cittadini è senza ombra di dubbio negativa e questa è facilmente visibile a tutti coloro che nell’intero arco dell’anno si recano a far visita ai defunti, per i restanti visitatori basterebbe osservare l’incuria e la scarsa pulizia dei servizi igienici. Per tali cittadini, gran parte anziani ai quali certamente e giustamente tutto ciò risulta accessorio, perché guardano alle necessità visibili e nemmeno tanto onerose: un po’ più di decoro, qualche fiore, una aiuola curata; oppure visto che gran parte di loro utilizzano mezzi pubblici, basterebbe qualcosa di ancor più banale, un semplice riparo dalle intemperie o dal sole nell’attesa dell’autobus che li riporti a casa, ma neanche questo c’è.
Adriano Pedicini, Consigliere Comunale del PDL
Caro Pedicini, non ti affannare a dire cose senzate.
Ormai è chiaro a tutti la “gestione” del personale è un fatto politico e amicale, si reggono le maggioranze con un trasferimento accordato a questo o a quel consigliere, per assicurare riparo a un cugino, a un cognato o a un fratello……
Purtroppo è così, nell’amministrazione degli Adducino mio la gestione del personale è cosa riservata al “Faraone” con l’azione del braccio armato del “ghe pensi mi”, facciamocene una ragione: basta guardare le decine di mobilità effettuate nell’ultimo periodo e quelle degli ultimi giorni per farsene una convinzione. Sono o “punitive” o “premiali”, e non è finito ancora ne vedremo delle belle. Poi se i servizi vanno a rotoli o i mezzi con le ruole all’aria che fa l’importante e fare gli interessi dela cerchia. Molto ristretta in verità.
Sarebbe opportuna una ispezione da parte della Prefettura o della Magistratura contabile per accertare i danni che questi signori producono alle casse della P.A.
Perchè vedete gli sprechi e i danni alle casse pubbliche non si producono soltanto con i furti (mi riferisco alle notizie di cronona provenienti dal Lazio, Lombardia, Regione Basilicata ecc.) ma anche creando le pre-condizioni per condecere l’esecuzione dei servizi a ditte esterne a seguito dello spostamento del personale dai servizi operativi per trasferirli in servizi inoperativi e non apopaltabili all’esterno.
Ritenere che questi “allontanamenti” siano dettati da incapacità gestionale o da altre finalità non nè dato sapere e non ci interessa saperlo, non essendo noi magistratura, ma certo i risultati sono quelli indicati innanzi: spreco di denaro pubblico, e, come mdici tu gigi, la “gestione politica” dei trasferimenti del personale. IL MERCATO DELLE VACCHE. (chiedendo scusa a queste ultime)