Fucine dell’Eco contesta la decisione contenuta in un’ordinanza della nuova Amministrazione Comunale di Matera la quale si chiede di sgomberare i locali occupati da tre anni e cinque mesi dell’ex scuola materna comunale ubicata in piazzetta Garibaldi, nel Sasso Barisano. Di seguito la nota integrale.
Sono trascorsi tre anni e cinque mesi da quando il collettivo Fucine dell’Eco ha scelto di occupare l’ex scuola materna comunale del Sasso Barisano situata in Piazzetta Garibaldi, nel cuore degli antichi rioni della città. Lo stabile si presentava in stato di abbandono e degrado, come già allora si evidenziava, prevalentemente utilizzato come discarica cittadina da quando, nel 2007, molti degli stessi autori dell’attuale amministrazione comunale, subentrata nelle recenti elezioni di primavera, avevano arbitrariamente deciso di sgomberare l’associazione Teatro dei Sassi che al momento si occupava dello stabile tramite le proprie attività, appunto, teatrali: ci risiamo, anche per il CSOA la notifica di sgombero non si è fatta attendere.
In questi anni di occupazione il collettivo, oltre ad avere la capacità di restituire lo spazio alla città in maniera del tutto autorganizzata, è stato in grado di farsi promotore e nucleo di innumerevoli attività controculturali, sociali e politiche (solo per ricordarne alcune: laboratori popolari di musica, teatro, politici; cineforum gratuiti, performance teatrali, innumerevoli concerti, un dormitorio gratuito, sala prove popolare ecc..) arrecando beneficio, oltre che agli stessi occupanti, agli abitanti dei Sassi ed in generale di Matera e non solo, anche ad una fascia di turisti e vagabondi di ogni sorta delusi dalla città da cui è ormai esclusivamente possibile trarne una cartolina.
Oggi l’amministrazione, firmandosi doppiamente (o unicamente?) come Comune di Matera e Matera Capitale Europea 2019, ci chiede di restituire lo spazio alla sua malagestione considerato «il preminente interesse pubblico al recupero di immobili Comunali versanti da molti anni in notevole stato di degrado e di abbandono, impone un’attività di rientro del bene nella disponibilità della pubblica amministrazione.» E’ chiaro che il mandante di tale atto di arroganza è esclusivamente politico, è chiaro che nel piano di pulizia del turistificio Sassi non può che rientrare anche e soprattutto l’occupazione della ex scuola materna, è chiaro che le esperienze di autorganizzazione proletaria e sottoproletaria spaventano le organizzazioni verticali perché sociali, aggreganti e replicabili, è chiaro che, in generale, i gruppi autonomi, anticapitalisti ed antifascisti, in diretta continuità e solidarietà con le lotte presenti sul territorio, e non solo, di certo non sono graditi dalla politica ufficiale, quella dei partiti e dei palazzi.
Il problema per noi non è abbandonare uno spazio dove ci siamo guadagnati in maniera autodeterminata la possibilità di esprimerci, ma l’infamia puntuale con cui si mette fine a queste esperienze con un colpo di penna. Noi continueremo ad esistere con o senza le quattro mura e saremo sempre di più.
NOTA MIOLLA (SEL) SU ORDINANZA SGOMBERO CSOA FUCINE DELL’ECO
Ha il sapore della beffa e di atto autoritario il provvedimento di sgombero coatto dell’immobile occupato dal collettivo Fucine dell’Eco.
E’ paradossale quanto si legge nell’ordinanza che fa riferimento ad occupazione da parte di ignoti e alla necessità di recuperare l’immobile nella disponibilità del Comune.
L’immobile occupato nel 2012 a differenza di quanto sostenuto dal Comune non si trova in stato di degrado, al contrario è stato recuperato.
Da anni il centro è attivo nella condivisione di eventi e spazi fruibili collettivamente e fuori dalle becere logiche del profitto e del capitale.
Il centro e’ sotto sgombero forse perché la giunta multicolore del sindaco De Ruggieri non ha interesse a tutelare la pratica dell’autogestione, e probabilmente preferisce una speculazione edilizia ad uno spazio liberato e riconsegnato alla città in tre anni di lavoro?
Chiediamo al Sindaco e all’Assessore competente di riconoscere il valore sociale di questa esperienza che rappresenta un presidio permanente contro le speculazioni, il degrado sociale, la lotta alle mafie, le criminalità.
Chiediamo che si apra un tavolo di confronto con il collettivo per cercare una soluzione condivisa che consenta la prosecuzione di un’esperienza di organizzazione sociale orizzontale che risponde alle esigenze che provengono dal basso e che chiede soltanto di poter usufruire di spazi pubblici per fini sociali.
Sinistra Ecologia e Libertà è dalla parte del Collettivo, ne condivide le ragioni e mettera’ a disposizione anche le competenze legali per opporsi ad un atto ingiusto e autoritario.
Giuseppe Miolla, coordinatore del circolo cittadino di Matera di Sinistra Ecologia e Liberta’
La fotogallery dedicata alle attività svolte da Fucine dell’Eco nell’ex scuola materna (foto www.SassiLive.it)
Trovo l’ ordinanza di sgombero un atto stupido dell’ amministrazione. Se si arriverà a mandare via le persone che adesso occupano lo stabile, la struttura verrà nuovamente consegnata al degrado. Si vuole mandare via chi rende viva questa struttura per renderla di nuovo abbandonata a sè stessa. Non c’ è mai stato un progetto per usare l’ ex asilo e continua a non esserci. Ragazzi continuate ad occupare, Giovanni lo squilibrato è dalla vostra parte
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