Con 19 voti favorevoli (sia di maggioranza sia di opposizione), 2 astenuti (Manuello e Angelo Raffaele Cotugno) e 2 contrari (Angelo Cotugno e Paterino) il Consiglio comunale di Matera ha approvato a maggioranza la delibera per il Piano Casa 2 che fa riferimento agli standard urbanistici previsti dalla legge regionale del 31 dicembre 2012. Il Consiglio inoltre ha approvato a maggioranza l’immediata esecutività del dispositivo con 20 voti favorevoli e 3 astenuti. In precedenza è stato votato un unico emendamento alla delibera con 24 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto. La seduta del consiglio comunale è cominciata alle ore 9,30 ed è andato avanti sino all’ora di pranzo. Al dibattito ha partecipato anche l’avvocato del Comune Onorati per precisare che proprio in giornata scadeva il termine dei 90 giorni per adottare il provvedimento pubblicato sul Bur il 7 dicembre 2012 ed entrato in vigore l’8 dicembre scorso.
Oggi era necessario approvare questo provvedimento per individuare ulteriori aree rispetto a quelle individuate nel piano regolatore oltre ai Sassi al centro storico e ai quartieri Serra Venerdì, Lanera e Spine Bianche per limitare l’opportunità per demolire e ricostruire con il premio di cubatura e per specificare gli oneri di urbanizzazione da versare nelle operazioni di ampliamento o nelle operazioni di demolizione e ricostruzione.
La seduta del Consiglio comunale di Matera è stata interrotta intorno alle ore 14,15 ed è quindi ripresa alle 15.30 per concludersi intorno alle 16,30 con l’approvazione del Piano Casa 2, provvedimento molto atteso dalle imprese edili per far ripartire l’economia nella città dei Sassi.
Michele Capolupo
Piano casa, il Comune di Matera amplia i divieti di interventi edilizi.
“La delibera approvata oggi, a seguito della legge regionale 25 del 2012 (Piano casa) ci consente, da una parte, di proteggere da interventi di carattere edilizio (abbattimento e ricostruzione di immobili ) le aree più sensibili della città e, al contempo, di iniettare ossigeno al settore delle imprese attraverso azioni di recupero e di riqualificazione”.
Lo afferma il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, commentando la delibera approvata oggi dal Consiglio comunale.
Nel corso del suo intervento il sindaco ha illustrato le ragioni che lo hanno portato a chiedere alla Presidente del Consiglio comunale, Brunella Massenzio, la convocazione della seduta odierna dell’assemblea.
“Il Consiglio Comunale con la sua deliberazione – continua Adduce – ha inteso salvaguardare gran parte del territorio in modo da non consentire stravolgimenti del disegno generale della città e, soprattutto, tutelare le aree più sensibili come quelle storicizzate (sassi e centro storico, spine bianche, serra venerdi, Lanera, i borghi La Martella e Venusio) o quelle caratterizzate da tipologie classiche dell’edilizia residenziale pubblica che hanno contraddistinto alcuni interventi qualificanti i Piani di zona della seconda metà del ‘900 (Villa Longo, via Nazionale, Don Sturzo, via Dante, Platani, san Pardo). Dobbiamo saper proteggere il nostro patrimonio senza farci condizionare da pregiudizi”. Il sindaco, inoltre, ha voluto lanciare un appello agli imprenditori sottolineando la necessità di un cambio di mentalità, di un nuovo approccio culturale. “E’ necessario che le imprese seguano con attenzione le trasformazioni in atto privilegiando gli obiettivi del recupero e del riuso piuttosto che continuare solo sulla strada del consumo del suolo con nuove costruzioni. In questo senso il provvedimento approvato offre una occasione per cimentarsi nel lavoro di diversificazione produttiva anche nel tradizionale settore edilizio”.
“Non va trascurato – aggiunge Adduce – il fatto che grazie a questo provvedimento si offre proprio al variegato mondo delle piccole imprese, che vivono un momento drammatico, una opportunità di lavoro proprio perché si potranno realizzare piccoli interventi edili capaci di migliorare la qualità abitativa. Ho molto apprezzato – conclude il sindaco – il fatto che per otto ore l’intero consiglio comunale si sia ripiegato attentamente e senza particolari distinzioni di posizioni politiche per individuare una sintesi capace di coniugare la salvaguardia della città e del suo patrimonio fondamentale con gli interessi dei cittadini”.
Il provvedimento è stato approvato con 19 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti.
Ufficio stampa Comune di Matera
Piano Casa 2, nota di Adriano Pedicini, Consigliere comunale Fratelli d’Italia
Il piano casa 2 è stato approvato in consiglio comunale dopo una animata ed ampia discussione, un provvedimento importante e di valore per le imprese, ed è stato ripetutamente sottolineato: una spinta alla crescita, una disposizione d’interesse economico e sociale in questo particolare momento di crisi; norme che danno avvio alle tante opere edilizie; che danno respiro al lavoro ed ossigeno alle imprese edili della città. Quindi se questo è vero una riflessione politica deve essere fatta perché questo provvedimento è stato votato da poco più della metà dei consiglieri, 23 su 41; con solo 19 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti, pertanto lo spirito della norma, le finalità del decreto sviluppo, non sono avvertite da tutti, men che meno da gran parte dei rappresentanti della città. Si comprenderà bene che se questo è il risultato che esce dal consiglio comunale, il riscontro sull’importanza della delibera lascia spazio a tante divagazioni sul tema, persino sullo scarso interesse del ruolo ricoperto da molti rappresentanti dalla massima assise della città. Le valutazioni possono avere anche altra natura: la politica a priori pone contrapposizioni tali che indipendentemente dai provvedimenti la diaspora debba prevalere sul buon senso, perché è irrealistico che il consiglio ritenga che la questione sia irrilevante. L’assenza dei tanti ha scopi ben precisi e se ciò è vero, il tutto deve pesare quale comportamento politico di disinteresse per le questioni vitali della comunità. Lo sviluppo sociale ed economico non è così percepito, non appare che vi siano interessi profondi sulle questioni che attengono al lavoro ed al futuro delle imprese e se ciò può aver giustificazione parziale per la minoranza, non ne ha alcuna per la componente di maggioranza atteso che la delibera è stata presentata in consiglio dall’esecutivo. Al momento del voto l’aula vedeva 9 consiglieri di maggioranza assenti; non di meno risultavano le assenze nella minoranza con altri 9 consiglieri, i conti degli indifferenti si pareggiano, con un totale di 18 consiglieri che hanno disertato il voto in consiglio. Nell’analisi più approfondita deve riscontrarsi che, guarda caso, tra i 18 risultavano assenti i consiglieri, “tecnici” ingegneri ed architetti: cosa li abbia spinti a non votare il provvedimento potrebbe essere sussurrato e compreso, tuttavia rimane lo scarso interesse o la mancata attribuzione di responsabilità. Se la mancata partecipazione giunge a si ampi livelli o il tirarsi fuori dalla contesa rappresenta per tanti un atto voluto a sottrarsi alle decisioni, si tradisce il ruolo civico ed il mandato elettorale. Taluni dei “disertori” hanno posto un lamento profondo sull’adozione degli strumenti urbanistici che da anni giacciono inapplicati nei cassetti, ma se la situazione è questa non vedo come si possa giungere a risoluzione; se sul piano casa che incide in minima misura sulla città ci sono state assenze, spaccature e fiumi di dibattiti, come può questa maggioranza avviare la discussione sul tema principale; quali potranno essere gli interessi delle varie “anime” sul piano strutturale ed urbanistico; non oso immaginarlo. C’è da chiedersi se questo Consiglio è in grado di affrontare argomenti così rilevanti, ben più pressanti e di maggior rilievo; se la situazione di cui si è data prova è questa si prenda atto dell’incapacità di governare perché non può esserci ulteriore proroga sulle questioni sostanziali per la città, il lavoro e lo sviluppo economico non attendono. Il piano casa 2 è passato in consiglio comunale ma la politica di questa città ha dato ancora una volta prova di quanto non sappia fare.
Delibera consiliare sul Piano Casa 2: la soddisfazione di Confapi Matera
Lo strumento in deroga è una soluzione eccezionale, intermedia fra il giusto rigore della pianificazione urbanistica e la grave crisi economica
Confapi Matera apprezza il senso di responsabilità dei consiglieri comunali che venerdì scorso hanno approvato la delibera che rende operativa la legge regionale sul Piano Casa 2.
Responsabilità perché, come evidenziato dall’Associazione in una nota alla vigilia del voto, senza grandi stravolgimenti urbanistici si dà fiato ad un mercato locale di piccoli lavori, piccoli interventi di recupero e riqualificazione che sono importantissimi per un settore in seria difficoltà come quello edile.
Non si tratta, infatti, di grossi investimenti ma di interventi limitati sulle abitazioni esistenti che aiuteranno le piccole imprese locali e sosterranno l’occupazione in città. Senza trascurare la domanda abitativa proveniente dalle fasce deboli che, un lato non possono accedere all’edilizia economica e popolare, dall’altro non possono permettersi i prezzi elevati delle grandi lottizzazioni private.
Occorre adesso, a parere di Confapi Matera, accelerare la definizione degli strumenti ordinari di pianificazione urbanistica, in modo da impostare piani di recupero di più ampio respiro anziché procedere per deroghe.
Lo strumento in deroga però è uno strumento eccezionale che interviene in un periodo di crisi. Si tratta cioè di una soluzione intermedia fra il rigore del rispetto dell’attesa pianificazione urbanistica e la situazione economica precaria che richiede soluzioni in tempi brevi, in linea con lo spirito delle leggi 106 e 25.
Infatti, la delibera approvata dal Consiglio Comunale offre occasioni di lavoro alle imprese e ai lavoratori locali, fermi da troppo tempo.
“PIANO CASA 2”, ANCE MATERA APPREZZA LA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MATERA
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Sezione Edili ANCE Matera di Confindustria Basilicata, Giovanni Maragno, per la delibera del Consiglio Comunale di Matera del cosiddetto “Piano Casa 2”, che prevede la rimodulazione delle aree su cui potranno essere proposte nuove iniziative edilizie.
“Matera è l’unico comune della regione – ha detto Maragno – ad aver corretto nei tempi previsti dalla Legge n.25/2012 gli ambiti di attuazione del Piano Casa, nel senso meno favorevole alla proposizione, ma con l’obiettivo di preservare sostanzialmente gli ambiti storici della città, pur nella condivisibile esigenza di promuovere iniziative a carattere privato che possano stimolare l’edilizia privata, dando vigore ad investimenti che generano lavoro ed occupazione”.
“Ance Matera apprezza, inoltre, il senso di responsabilità politica che ha portato il Consiglio Comunale ad una coesione tra le forze di maggioranza e di opposizione, secondo la linea proposta dal Sindaco di Matera, Adduce. Anche la Regione Basilicata sta vagliando proposte che ANCE Basilicata, in linea con il proprio ruolo di responsabilità e collaborazione, ha elaborato perché si possa giungere alla stesura di una circolare esplicativa che supporti i Comuni nella applicazione di questo strumento urbanistico in deroga”.
“La gravità del momento – ha concluso il Presidente di ANCE Matera – richiede alle forze politiche lucidità, competenza nelle scelte strategiche, specie in campo urbanistico, visto che le stesse incidono sensibilmente e duraturamente sul territorio, anche alla luce di eventi, come “Matera 2019”, che potrebbero trasformare, in un orizzonte temporale di medio lungo periodo, le sorti della città dei Sassi”.
SAREBBE MEGLIO TORNATE A VOTARE SUBITO.
CHE NE PENSATE ?
Il Sig. Sindaco da Potenza sta riuscendo nel suo intendo: Distruggere Matera e tutte le attività in esse presenti…dal piccolo artigiano – ALZANDO LE TASSE COMUNALI – alle grandi imprese di costruzioni – TOGLIENDO POSSIBILI SUOLI .
Matera sta morendo nella sporcizia dei rifiuti, nel menefrechismo più completo della Regione, nella disoccupzaione galoppante e noi guardiamo in diretta la peggior amministrazione di sempre che non fa niente!!
VERGOGNA !!!
Si sono salvaguardati i quartieri storici di Matera. Se poi si deve criticare tutto quello che il consiglio comunale approva e’ un altro discorso. Il partito della critica a prescindere e’ molto attivo in questa città.
non capisco :”Si sono salvaguardati i quartieri storici di Matera” puoi spiegare meglio.
grazie
SIG Cosimo in mancanza di rispettosi partiti in città, quello della critica aumenterà sempre. fatevi un mia culpa!!!!!!!!
Seguite su twitter la differita della prima parte del consiglio comunale di oggi, con il commento del team di http://www.profumodisvolta.it, sull’account @profumodisvolta e su #consigliomt
avete i giorni contati amministratori del nulla…. i cittadini stanno per sfondare anche nel palazzo di Matera per fare gli interessi del bene comune e non delle lobby!!!!!!!!!
attivista M5S
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE.
E’ L’ULTIMO GIRO !
attivista 5S. non aspettare le votazioni per essere attivista. comincia subito. E’ vero che voi attivisti, in ragione della solidarietà già espressa dai vostri politici, avete pensato di accantonare la metà di quello che avete e guadagnate per sostenere le famiglie disagiate ??? E non chiederlo a me, perchè non ho un euro…!!