Scongiurare ogni rischio che il “tesoretto” derivante dal mancato utilizzo da parte dei lucani della card carburante, pare sino a 7 milioni di euro, ritorni al Mise o resti a Posteitaliane e impiegarlo a favore delle imprese sociali, coinvolgendo anche la Banca Etica. E’ la proposta del consigliere comunale di Matera Vito Sasso della lista civica “Lavoro e Sviluppo”. Non ci possiamo accontentare – dice il consigliere di Matera – di un generico impegno del Mise a girare alla Regione i soldi non spesi dai lucani per il rifornimento carburante ma è necessario che diventi certezza per non perdere nemmeno un euro.
Sono soldi dei lucani, frutto di scelte politiche scellerate fatte all’epoca dei fatti, e dei lucani devono rimanere. Sarebbe ingiusto che la Regione utilizzasse quei fondi per appianare buchi di amministrazioni non virtuose come è stato fatto con altri fondi. Mantenendo da parte questi temi che meritano sicuramente un approfondimento specifico, il tesoretto di 7 milioni euro deve essere utilizzato per i lucani e, nello specifico, alle classi più bisognose con misure volte al contrasto della povertà e del disagio economico di tante famiglie lucane. Da qui la proposta del consigliere Sasso, di destinare le somme a favore di imprese sociali ed alla banca etica considerato che in base ad un recente studio dello stesso istituto bancario, in Basilicata, il tasso di esclusione dal credito è tra i più alti della penisola, attestandosi al 46%.
Nella foto in basso il Consigliere comunale Sasso
Gen 20