Con l’Assemblea promossa sabato 1 dicembre nella sala conferenze della Parrocchia della Santa Famiglia in via Mattei è proseguita la battaglia della comunità di contrada Granulari per le aree verdi del quartiere che dura ormai dal lontano 2006. Alla presenza del Sindaco Salvatore Adduce e dell’Assessore all’Urbanistica Ina Macaione, il rappresentante della Parrocchia Paolo Ettorre, attraverso diapositive, ha rappresentato il disagio dell’intera zona di Matera Nord per la mancanza di aree verdi al servizio del quartiere. Una parrocchia con oltre 6 mila abitanti racchiusa in spazi ristrettissimi e circondata da aree incolte ed oggetto di nuova cementificazione su cui i cittadini dicono basta. Non si può pensare di continuare a costruire palazzi e a non dare invece risposte che la comunità chiede da anni: aree attrezzate al servizio della comunità.
Si ribadisce che non è una battaglia contro i privati cittadini, proprietari delle aree, ma un appello pressante all’Amministrazione comunale di farsi carico del problema e che deve dare risposte concrete e non solo fare promesse che ormai durano da anni. Non sono bastate 3.800 firme raccolte nel 2006 a sostegno dell’iniziativa per far capire alle passate amministrazioni e ricordato all’attuale, la necessità della risoluzione della problematica.
Il Sindaco di Matera e l’Assessore all’urbanistica Maiacone non hanno preso impegni concreti, ma si sono impegnati a verificare la fattibilità della proposta avanzata dalla comunità e a trovare, ad un tavolo condiviso, le opportune soluzioni.
La comunità è fermamente decisa a continuare la battaglia per poter offrire degli spazi idonei alla Parrocchia, unica agenzia educativa presente nella zona, che ospita giornalmente centinaia di bambini e ragazzi (all’apertura dell’anno pastorale erano presenti 600 bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni).
Paolo Ettorre per la Parrocchia Santa Famiglia
La fotogallery che riassume le immagini presentate durante l’assemblea promossa dai residenti di contrada Granulari.
Sulla vicenda legata alle nuove costruzioni previste in contrada Granulari riceviamo e pubblichiamo una nota inviata da Nicola Gaudiano, in rappresentanza dei proprietari dei suoli interessati.
I proprietari dei suoli di località “Granulari” continuamente interessati dalla attenzione di articoli di stampa intendono denunciare, come in effetti denunciano, la grave e pericolosa campagna di disinformazione posta in atto a loro danno.
Difatti, non è più tollerabile leggere della assunta volontà dei firmatari della petizione di divenire titolari di una area che, in realtà, appartiene da sempre ai sottoscritti proprietari.
E valgano i fatti. Il terreno di cui si tratta è nostro. Non appartiene ai fantomatici cittadini che rivendicano la realizzazione di opere presuntivamente finalizzate alla salvaguardia del verde, né mai dagli stessi è stata fatta richiesta di acquisto dei suoli di cui trattasi. La storia, invero, dice il contrario.
Con sentenza del Tar del lontano 1989, il Comune di Matera veniva invitato a riscontrare la richiesta di concessione edilizia (in quanto ritenuta fondata) avanzata da uno dei proprietari dei terreni di cui trattasi.
Nel 1991 gli stessi proprietari dell’area interessata invitavano il Comune di Matera a provvedere, per l’immediato, all’assetto urbanistico della predetta area, inviando un progetto delle opere da eseguirsi, anche ad uso della collettività.
Sulla stessa area, nel 1995, la Curia Arcivescovile di Matera, avanzava richiesta di edificazione della Chiesa, sede della attuale Parrocchia “Santa Famiglia”.
Sulla scorta di tale duplice richiesta (assetto urbanistico dell’area e realizzazione della Chiesa) il Comune di Matera, con nota del 05.09.1995, invitava i proprietari dell’area a presentare una nuova proposta di assetto urbanistico, in variante a quella già presentata, “che preveda la presenza di un nuovo edificio per il culto (Parrocchia Santa Famiglia)”
Con nota del 07 ottobre 1996 i proprietari dell’area in questione riscontravano formalmente la precedente nota del Comune di Matera, offrendo la loro disponibilità ad apportare le modifiche richieste evidenziando, per altro, che la cessione gratuita di alcune aree, considerato l’indice territoriale di edificabilità, recava pregiudizio economico agli stessi proprietari i quali, pertanto, chiedevano il rispetto e la congruità delle compensazioni volumetriche.
Nel frattempo, con nota del 30 settembre 1996, la Curia Arcivescovile di Matera comunicava alla Amministrazione di avere la disponibilità di una particella ricadente nell’area interessata e, pertanto, invitava lo stesso Ente a rilasciare subito l’autorizzazione a costruire abbandonando, così, il percorso virtuoso di un riassetto organico dell’intera area.
A fronte di tale richiesta il Consiglio Comunale di Matera, in maniera oltremodo tempestiva, con delibera del 22 ottobre 1996 approvava la variante per favorire, così, la “sola” costruzione della Chiesa.
Con nota protocollata il 19 maggio 2000 i proprietari dell’area presentavano le proprie osservazioni alla adozione della variante generale al PRG evidenziando per un verso il riconoscimento, da parte dell’Amministrazione, della possibilità edificatoria per l’altro che il meccanismo di perequazione proposto dal pianificatore non ristorava congruentemente i diritti dei proprietari.
Di seguito (anno 2003), gli stessi proprietari preso atto che il Comune aveva ignorato, in fase di riadozione della Variante generale al PRG, le osservazioni formulate inviavano una nota alla Regione Basilicata con cui sollecitavano la soluzione del problema.
Si ricorda che nel 2005 su un terreno adiacente la chiesa, quello interessato dallo scavo, è stato rilasciato un permesso di costruire per la realizzazione di una palestra e di un campo pallacanestro-pallavolo. Sorprende che nessuno abbia colto che su quel terreno si è consolidato un diritto in quanto il titolo autorizzativo è pienamente valido.
Con Delibera di Giunta n.269 del 20.12.2006, con la quale approvava la variante generale al P.R.G. di Matera, la regione Basilicata accoglieva le osservazioni dei proprietari ritenendo condivisibile “l’opportunità di estendere in sede di Regolamento Urbanistico, l’area LUi/4 anche alle aree a verde e alla Chiesa, al fine di integrarle adeguatamente in sede di progettazione del relativo piano esecutivo, ritenendo peraltro ammissibile la richiesta di rendere indicative le percentuali delle destinazioni d’uso consentite, in relazione alla prevedibile ubicazione dei manufatti, che rende poco vocata la destinazione di tipo terziario, nonché l’opportunità di adottare uniformi criteri perequativi nella definizione degli indici di utilizzazione edilizia”.
Ad ulteriore chiarimento: la Regione intanto confermava il diritto edificatorio riconosciuto dal Comune e lo invitava, poiché si riteneva prossima l’adozione del R.U., a riperimetrare l’ambito ed a rivedere gli indici di edificabilità adottando criteri uniformi. Un accoglimento delle nostre osservazioni!
Nella bozza del Regolamento Urbanistico del 2007, il Comune di Matera, correttamente, faceva proprie le indicazioni della Regione, accogliendo le ragioni dei sottoscritti proprietari i quali, nel frattempo, hanno ceduto i diritti edificatori dell’area a una cooperativa edilizia locale. Oggi, dopo oltre un anno dall’istanza, si è in attesa della opportuna e finale valutazione degli organi competenti per poter finalmente avviare, dopo oltre vent’anni, un programma costruttivo che prevede un’intervento urbanistico organico che certamente soddisfa la necessità di aree verdi attrezzate a servizio anche dei quartieri residenziali limitrofi. Per onore di cronaca parliamo di aree verdi da progettare nei particolari e da realizzare e non di aree libere da cedere al Comune che dovrà, poi, trovare le risorse finanziare per realizzare le opere! Alla luce di quanto sopra precisato, si ha motivo di ritenere che la sistematicità con cui presunti interessati pubblicano la richiesta di destinare a verde pubblico la nostra area, nasconda in realtà altre finalità, compresa quella di favorire altri soggetti nella realizzazione di edilizia residenziale, a danno dei sottoscritti. Tanto, peraltro, troverebbe conferma anche nella ulteriore circostanza che giammai gli stessi firmatari, che dichiarano di essere, addirittura, in numero di 3.800, hanno presentato richiesta di acquisto dell’area, così da rendere più credibile la loro azione.
Così come risulta oltremodo strano, se risponde al vero quanto è a conoscenza degli scriventi, che tra i firmatari vi siano anche persone che “ non potevano non sapere” dell’intera vicenda urbanistica di questa area non fosse altro, per il ruolo che rivestono e per la professione che svolgono.
Sorprende, e per questo coltiviamo il cattivo pensiero della strumentalizzazione, che i firmatari (tra i quali ricordiamo ci dovrebbero essere persone competenti) si siano lasciati sfuggire i momenti istituzionali-amministrativi, gli unici, nei quali far valere le loro presunte ragioni. Il primo quando fu approvata la variante per la edificazione della chiesa, il secondo al momento dell’adozione della Variante generale al PRG ed ultimo al momento dell’approvazione del progetto della palestra.
Con la serenità di aver riportato la verità, tutta supportata da dati ufficiali, auspichiamo che prendiate atto di quanto esposto e che ne diate cortese riscontro.
Nicola Gaudiano, rappresentante dei proprietari dei suoi di contrada Granulari
Insomma, Gaudià…vuoi costruire e avàst!
W il cemento!
Che vergogna!! Una parrocchia che ha all’interno centinaia di bambini e di giovani avrebbe l’interesse di “favorire altri soggetti nella realizzazione di edilizia residenziale”? Secondo me siete fuori strada! Si fa la battaglia tra chi ha a cuore il bene del quartiere e chi ha a cuore il cemento e la voglia di costruire (per non dire… la moneta). Sono certo che “la vinceranno” questi ultimi, perchè siamo in Italia e con una gestione amministrativa vergognosa, ma sappi, signor Gaudiano, che il danno lo fai al quartiere!!
“ma sappi, signor Gaudiano, che il danno lo fai al quartiere!!”
Secondo te dopo questa affermazione il Sig. Gaudiano si commuoverà e cambierà idea, costruendo prati e giardini in quantità?
Purtroppo no, ma è il mio pensiero è l’ho esplicitato!! Il problema qual’è?
Nel progetto dei proprietari sono previsti dal 1989 Verde pubblico e spazi attrezzati, ora questi cittadini cosa vogliono realmente per il presunto bene della parrocchia? Perchè hanno rifiutato e/o mai cercato un incontro con i proprietari ? Quali sono i loro reali obiettivi? Forse tanta visibilità per una carrierea politica? O forse altro?
MT c’è ancora tanto verde da sfruttare e valorizzare in quella zona!!!
c’è il parco del quattro evangelisti che davvero potrebbe essere valorizzato da una comunità parrocchiale
e poi c’è il parco di via taranto..meraviglia del quartiere!!!
Diamo il giusto valore a quello che già c’è…poi il resto…non togliamolo a chi ha onestamente guadagnato una proprietà!
Tu cederesti un tuo “terreno” o una “casa” per donarlo alla tua comunità?
Kissà sarebbe bello da parte tua…”vendi tutto quello che hai e seguimi”… ma chiediti “IO LO FAREI ?”
Penso che gli interessati ai terreni potrebbero fare un offerta “onesta” cioè che rispetti il valore dei terreni e rispetti i sacrifici di chi li ha inizialmente acqistati… così i proprietari potrebbero decidere di cedere la loro proprietà senza battere ciglio e tutti vivrebbero felici e contenti!
La parrocchia con i suoi terreni ed i proprietari con il loro giusto compenso!
Vorrei solo far meditare a molti materani quante aree sono soggette ad edificazione da parte della Curia… San Giacomo, Lanera, ecc..
Lo sappiamo perfettamente quale politico c’è dietro i presunti parrocchiani…. Anche questa vogliono fregare il terreno ai legittimi proprietari per fare gli interessi delle solite imprese edili.
Io non ci sto.
Forza gaudiano resisti!!!!
Se qualcuno deve costruire in quelle aeree, è giusto che lo facciano i legittimi proprietari e non i soliti noti.
E per quanto riguarda la chiesa…sarà più credibile quando durante la Santa Messa il sacerdote eviterà di dire: non andate da quel dentista… (Che è notoriamente uno dei proprietari…).
Caro sig. Ettore perché queste cose non le dici?
Signor Francesco perchè nomina persone pubblicamente? E soprattutto, mi può dire (anche in privato) QUANDO il parroco ha detto “non andate da quel dentista”. Grazie.
hai ragione caro mt,solo che la vergogna e’ della chiesa che usa il suo potere per i suoi interessi utilizzando e illudendo persone di poter realizzare qualcosa su aree private.Vergogna vergogna W la battaglia contro il ritorno delle crociate,pagate l’imu
Secondo il codice civile il proprietario ha diritto di godere e disporre della cosa in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con gli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico. Il proprietario può utilizzare la cosa in maniera libera. Il proprietario può alienare la cosa, cioè può realizzare il valore di scambio che essa ha. La facoltà di godimento e di disposizione possono essere di regola esercitate in modo pieno ed esclusivo, cioè senza restrizioni né interferenze da parte di altre persone e dello stato. I principi fondamentali generali della proprietà privata sono contenuti nella costituzione secondo il quale la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge! Tutto ciò come spunto di riflessione per i parrocchiani che si sentono “feriti” dalla non realizzazione di una area verde su “suolo privato” …. inoltre sfido chiunque di voi a mettere a disposizione un suolo privato per il “bene della comunità” ….. scommettiamo che nessuno dei parrocchiani che scrive contro i proprietari del suolo in questione si renderebbe disponibile a questa soluzione? Propongo una alternativa: la chiesa paghi l’IMU così il comune e lo stato in generale possano
acquistare offrendo lo stesso prezzo di vendita ai proprietari del suolo e così tutti saranno felici di aver raggiunto i propri scopi….. voi avreste lo spazio verde su suolo privato! a buon intenditor poche parole
vergogna!!!!!!!!!!!!!!! continuate a fare gli interessi dei palazzinari e politici loto consenzienti
poche parole per esprimere un concetto basilare e semplice da comprendere per tutti: è giusto che ci siano spazi verdi ma non è giusto che gli stessi esistano su spazi privati anche perchè proprio nelle vicinanze esiste già una zona o meglio parco giochi con tanto verde e se proprio vogliamo, suggerisco di creare aree verdi in altri quartieri dove davvero c’è solo cemento!!!! L’argomento dello spazio verde crea interesse nei confronti di tutti coloro i quali vivono in appartamenti di proprietà, non sapendo che esiste una lunga lista di famiglie che vorrebbe acquistare casa…. .non fate “i pecoroni” con la chiesa, ricordate che la chiesa fa solo i propri interessi e a volte si nasconde dietro la fede dei cristiani per raggiungere i propri scopi!
Quelle parole sono state dette durante la Santa Messa, l’ho già scritto… A Messa c’ero anche io ed ho sentito perfettamente altrimenti non l’avrei riportato. E nella riunione dell’altra sera dove c’erano 20-30 persone e non 3800 come dice il fantomatico comitato alcuni concetti sono stati ribaditi.
Finitela di prenderci in giro perchè a babbo natale non ci crede più nessuno. Quella zona è piena di verde, basta e avanza. La chiesa vuole fare i suoi interessi sfruttando qualche poveretto che si sta facendo strumentalizzare.
La proprietà è un diritto inviolabile.
Vai Gaudiano!!!!!
Siamo tutti con voi