Approvata dalla quarta Commissione consiliare (Politica sociale) presieduta dal consigliere Luigi Bradascio (Pd), la proposta di legge riguardante “Misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP)” d’iniziativa del consigliere Romaniello (Sel) ed altri. Il provvedimento che ha visto l’unanimità dei consensi da parte dei consiglieri presenti al momento della votazione, è stato licenziato con l’approvazione di alcuni emendamenti del consigliere Leggieri (M5s) alla Rubrica dell’articolo 1 con la definizione di “finalità e destinatari” ed agli articoli 1 e 5, con l’aggiunta dei commi concernenti l’individuazione dei destinatari e degli specialisti pubblici e privati acciò accreditati e della sanzione amministrativa pecunaria (500 euro) da applicare in caso di inosservanza della legge con la sua destinazione indirizzata al controllo, informazione e sensibilizzazione per la prevenzione. Previsti dalla legge gli ambiti di intervento, la promozione di iniziative per la prevenzione, il sostegno ed il recupero sociale dei soggetti coinvolti, anche mediante l’apporto della rete dei servizi territoriali socio-sanitari. Contemplate la diffusione dell’informazione sulle conseguenze derivanti dall’abuso patologico del gioco d’azzardo e la promozione di attività di formazione, aggiornamento e qualificazione del personale che si occupa di problemi legati al GAP. Previsti, altresì, l’istituzione dell’Osservatorio regionale sul GAP e di un pubblico elenco dei Comuni degli esercizi in possesso del marchio “Esercizio deslottizzato – Regione Basilicata”. Il presidente Bradascio si è detto “altamente soddisfatto per quanto deciso dall’organismo consiliare che ha apportato, nell’ambito della sanità lucana, un altro tassello di grande civiltà, avvicinando la nostra regione alla legislazione europea più avanzata in materia di prevenzione dal pericolo sempre più presente del rischio legato alle patologie da dipendenza”.
Sempre ad unanimità di consensi dei consiglieri presenti, espresso parere favorevole alla proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Bradascio, emendata dal governo regionale, sulla “Istituzione del Servizio di Odontoiatria Speciale per disabili e pazienti a rischio del Servizio di Pronto Soccorso Odontoiatrico”. L’estensore del provvedimento legislativo ha spiegato le modifiche apportate al testo dall’esecutivo regionale che riguardano, essenzialmente, il ridimensionamento dell’utenza con una nuova platea degli aventi diritto al servizio. Il testo, inoltre, è stato emendato, su proposta del consigliere Galante (Ri), all’articolo 3 con la prospettiva che l’attività venga svolta presso “i presidi ospedalieri per acuti individuati da ciascuna Azienda sanitaria locale” e l’aggiunta del comma 4 allo stesso articolo, su proposta del consigliere Mollica (Udc), con la previsione che “la Giunta previa verifica dei costi può istituire servizi di pronto soccorso odontoiatrico”, al fine di dare ampia copertura territoriale al servizio con la conseguente fruibilità in tempi più celeri da parte dei cittadini.
La Commissione ha, anche, espresso parere favorevole a maggioranza circa la proposta di legge riguardante “Le Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 28 ottobre 2001, n.21 – Norme in materia di autorizzazione delle attività specialistiche odontoiatriche” a firma del consigliere Bradascio, con alcuni emendamenti agli articoli 2 , 3 e 7 dello stesso Bradascio e del consigliere Mollica, concernenti la logistica, i requisiti minimi strutturali per l’esercizio dell’attività e la composizione della commissione per la valutazione delle istanze presentate per i relativi territori di competenza (Potenza e Matera). Il consigliere Bradascio ha sottolineato che “l’intento è quello di meglio delineare il limite di separazione tra ambulatori odontoiatrici (di qualsiasi natura) e strutture odontotecniche, seguendo il bisogno di individuare più puntualmente le procedure per la presentazione delle istanze, unificare ed armonizzare le procedure previste per il rilascio dell’autorizzazione e facilitare gli uffici nell’applicazione della norma”. Il provvedimento è stato licenziato con l’astensione del consigliere Napoli (Fi). Al momento della votazione non era presente il consigliere Polese (Pd).
In conclusione di seduta, auditi il presidente dell’ “Associazione Basilicata 1799”, Francesco Scaringi ed il direttore del “Festival delle 100 scale”, Giuseppe Biscaglia, in merito alla proposta di legge d’iniziativa del consigliere Romaniello su “Norme in materia di spettacolo dal vivo”. Biscaglia ha riferito che “dalla Conferenza Stato-Regioni è scaturito un nuovo testo in materia di spettacolo, per cui bene sarebbe tenere conto di quanto stabilito nel decreto Franceschini, cercando di capire fino in fondo la direzione da seguire. Tutto questo giungendo ad una distinzione tra la concezione di cultura tout court e il concetto di spettacolo nel quale rientrano teatro, musica e spettacoli viaggianti, non il cinema”. Biscaglia ha, anche, auspicato “la fine della contribuzione a pioggia, passando ad un finanziamento tarato sulla reale attività svolta sul territorio”. Scaringi ha evidenziato “l’utilità di un chiarimento del rapporto con i privati e, soprattutto, la necessità di precisare le nuove modalità con cui si opera nel mondo dello spettacolo, contemplando l’azione di alcune organizzazioni, anche di modesta entità, che comunque favoriscono un patrimonio di conoscenza e che, magari, hanno più bisogno di un sostegno infrastrutturale. Favorire, insomma, ogni forma di novello attivismo che può portare a forme di nuova imprenditoria”. I responsabili dell’associazione si sono riservati di produrre osservazioni e proposte con un documento dettagliato.
Hanno preso parte ai lavori della Commissione, oltre al presidente Luigi Bradascio (Pp), i consiglieri Paolo Galante (Ri), Giannino Romaniello (Sel), Carmine Castelgrande, Achille Spada e Mario Polese (Pd), Gianni Leggieri (M5s), Aurelio Pace (Gm), Francesco Mollica (Udc), Nicola Benedetto (Cd), Francesco Pietrantuono (Psi), Michele Napoli (Fi).