“La Basilicata insieme alla Toscana, tra le prime regioni ad attivare modalità regolamentare di formazione e certificazione dei cani, indispensabili per le attività di caccia, di controllo faunistico e di monitoraggio di alcune specie.”
Lo comunica l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia, al termine dell’incontro nel quale è stato firmato il protocollo d’intesa tra la Regione Basilicata e ENCI (Ente nazionale della Cinofilia Italiana), svoltosi presso il Dipartimento Agricoltura regionale con il presidente di Enci Dino Muto ed altri componenti di Enci, il Dirigente dell’Ufficio foreste e tutela del territorio Giuseppe Eligiato e la dott.ssa Agnese Lanzieri, responsabile dell’ufficio politiche ittiche e venatorie.
“Nella pianificazione, gestione e regolamentazione – prosegue l’Assessore Luca Braia – delle attività faunistico venatorie, di competenza regionale, l’utilizzo dei cani qualificati assume particolare importanza sia nella disciplina dell’attività di caccia e di controllo faunistico che di monitoraggio delle specie selvatiche.
Partiranno a breve, organizzati in collaborazione con Enci, il corso di abilitazione a conduttore di cane da traccia, il corso di abilitazione a conduttore di cane da limiere e il corso per monitoraggio beccaccia con cane da ferma, al termine dei quali saranno stati addestrati e abilitati, come auspichiamo, un numero di cani sufficiente ad operare a partire dal 2018 sul territorio regionale. In tempi brevi sarà emanato l’avviso per l’iscrizione ai corsi. Prossimo passo, verificare le modalità operative attraverso cui formare i conduttori dei cani.
Le abilitazioni relative ai cani impiegati per conseguire le qualifiche di cane da traccia, di cane limiere e di cane da ferma abilitato al monitoraggio della beccaccia sono rilasciate dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI) attraverso le specifiche prove di lavoro organizzate.
Si dirime finalmente la questione già affrontata delle abilitazioni dei cani limiere che aveva dato adito in passato ad interpretazioni non corrette. La Regione Basilicata, grazie al protocollo firmato con Enci, faciliterà il percorso di abilitazione dei cani e dei conduttori che potranno, nell’esercizio del prelievo controllato del cinghiale,utilizzare l’abbattimento con metodo della girata, importante tassello tra gli strumenti messi in campo per contenere l’emergenza cinghiali,anche in forma collettiva, purchèl’ausiliare limiere sia abilitato esclusivamente tramite prove Enci, unica riconosciuta, come specificato anche nel parere di Ispra.
La formazioneinerente la beccaccia, ci consentirà di partire con il monitoraggio e il censimento della specie già dal mese di novembre.
E’ stata definita la programmazione per l’attività formativa che Enci svolgerà sul territorio lucano, attraverso giornate didattiche sulle prospettive di utilizzo dei cani, attività formative realizzate in collaborazione con enti dedicate all’utilizzo dei cani per attività faunistiche e venatorie (cani da limiere, cani da recupero, cani da monitoraggio beccaccia ed altra selvaggina di piuma migratoria e stanziale), programmazione e realizzazione di brevetti per la certificazione di cani da utilizzare in interventi di gestione faunistica.
Il protocollo sancisce una collaborazione nell’ambito della specializzazione ed impiego di unità cinofile in ambito faunistico venatorio ed in altri ambiti di rilevanza sociale e di pubblica utilità (quali cani da limiere e girata, cane da singolo, coppia o muta per la braccata al cinghiale, lepre e volpe, recupero dei capi feriti, monitoraggio dei galliformi, beccaccia ecc.) oltre che la valorizzazione di alcune aree del territorio regionale per lo svolgimento di attività cinotecniche.
Ci consente di organizzare brevetti e/o abilitazioni funzionali e verificare le qualità dei cani e il livello di addestramento, sottoponendoli alle prove previste, che prevedono approfondite competenze di tracking, trailing e detecting, per conseguire le qualifiche utilizzando unità cinofile specializzate, nel binomio cane/conduttore, e formando gli stessi in aree con alta densità di specie selvatiche che, al contempo, in Basilicata, costituiscono contesti ambientali di particolare pregio.
Enci provvederà alla formazione, alla qualificazione ed all’aggiornamento – conclude l’Assessore Braia – di giudici esperti da impiegare per la valutazione delle caratteristiche morfologiche e funzionali, per la creazione di unità cinofile abilitate ed altamente specializzate e idonee ad intervenire in aree di particolare pregio naturalistico e faunistico del territorio regionale.”