Coronavirus e scuole, sindaco di Tursi favorevole all’interruzione della didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado della Basilicata. Di seguito la nota inviata dal primo cittadino Salvatore Cosma.
All’alba dello scoccare della Zona Arancione anche per la nostra regione a causa dell’aumento incontrollato dei nuovi casi positivi e a fronte di un sistema sanitario che è in sofferenza, difendo in maniera decisa la posizione assunta con altri colleghi sindaci di chiusura preventiva delle scuole di ogni ordine e grado nella nostra regione al fine di tutelare l’incolumità e la salute di tutte le figure che gravitano nell’ambiente scolastico, dai docenti, al personale ATA passando per il personale di segreteria e gli stessi alunni.
A fronte di chi sostiene che bisogna scongiurare la chiusura dei plessi scolastici, mi sento in dovere di precisare e ricordare loro che l’elevato rapporto dell’indice di contagiosità che registriamo oggi nella nostra regione è di poco sotto quello che si registra nella regione italiana più colpita e cioè la Lombardia.
Un dato allarmante che dovrebbe mettere nelle condizioni innanzitutto il governo nazionale e poi le singole regioni affinché, cosi come si fermano le attività commerciali quali bar, pizzerie, ristoranti ed altro, allo stesso modo vada fermata la circolazione per motivi di studio.
Trovo necessario uno stop alle attività didattiche per almeno un mese e laddove non sia possibile garantire ancora la didattica a distanza dopo il primo lockdown a cui siamo stati sottoposti nel marzo scorso, valutare di recuperare i giorni di scuola per raggiungere il numero legale previsto dalla legge, nel periodo estivo proprio come successo ad esempio con le manifestazioni sportive di interesse nazionale ed internazionale.
Trovandoci in un momento di nuova emergenza, ritengo ancora una volta, che la salute venga prima di ogni altro aspetto, fermo restando che se si riuscisse a garantire adeguatamente la DaD grazie allo sforzo di tutti che ringrazio nuovamente per quanto fatto e fanno ancora oggi, dalle famiglie ai docenti al personale di segreteria, non sarebbe male stoppare e magari riprendere all’inizio del 2021 dove sembra che all’orizzonte ci saranno le prime dosi di vaccino disponibili.
Intanto oggi dobbiamo difenderci e migliorare il sistema sanitario, dai posti letto al numero di tamponi che, ancora nella nostra regione risultano essere insoddisfacenti dopo l’annuncio del presidente Bardi che saremmo arrivati a processare 3000 tamponi al giorno ma quando però non è dato saperlo a quasi un anno dall’inizio di questo incubo.
Concordo la prima parte della nota redatta dall’Anci Basilicata in merito al fatto che i Sindaci non possono sostituirsi ai governi regionali e nazionali ma non condivido la posizione assunta sul fatto di tenere le scuole aperte a tutti i costi. A tal proposito mi auguro che l’azione condivisa da parte di alcuni primi cittadini come il sottoscritto in merito alla chiusura delle scuole, possa essere da sprono e da riflessione per chi è deputato per tali decisioni al fine di garantire anche un’omogeneità nelle decisioni a livello sia regionale che nazionale.