La prima notte di coprifuoco fa registrare una guerriglia urbana a Napoli. L’appello lanciato sui social a manifestare davanti alla Regione Campania è stato raccolto da centinaia di persone che hanno formato un corteo per protestare contro la decisione del governatore Vincenzo De Luca di obbligare i cittadini a restare a casa chiudendo tutte le attività dalle 23 alle 5 del mattino. Il corteo contro De Luca è stato aperto dallo striscione “Tu ci chiudi, tu ci paghi”.
A tarda sera scontri davanti alla Regione, tensione tra manifestanti e forze dell’ordine, petardi, cariche della polizia in assetto antiguerriglia, colonne di auto sul lungomare Caracciolo, fumogeni che rendono l’aria irrespirabile. Urla contro la Regione di manifestanti con il volto coperto.
Scene di guerriglia anche sul lungomare e in via Santa Lucia. I manifestanti hanno rovesciato cassonetti, distrutto transenne ed esploso petardi. Disordini anche nella parte alta di Santa Lucia. I manifestanti “no” lockdown hanno lanciato bottiglie e sampietrini. Le auto in sosta sono state colpite con catene e i cassonetti rovesciati. Diverse le frange dei manifestanti che si sono mossi n maniera autonoma.
Nei vicoli del centro storico intorno all’università Orientale centinaia di persone nell’ultima mezz’ora prima del blocco hanno fermato anche la circolazione pedonale. Il flash mob era stato rilanciato sui social e così da ogni parte del centro di Napoli gruppi di ragazzi e non solo si sono messi in marcia verso largo San Giovanni Maggiore e l’università Orientale. Assaltata un’auto dei vigili urbani da uomini con i volti mascherati. Una diretta su Facebook incita alla ribellione civile contro l’ipotesi di lockdown avanzata dal presidente De Luca. Ci sono due striscioni in cima a un corteo: “tu ci chiudi e tu ci paghi”, e poi “contro De Luca”. Blocco stradale anche nel quartiere di Chiaiano, nei pressi della stazione della metropolitana.
Dopo la mezzanotte arriva la dichiarazione del questore Alessandro Giuliano: “Questa sera abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza.”
Le forze dell’ordine sono riuscite a far sgomberare le aree occupate dai manifestanti prima dell’una di notte, lanciano lacrimogeni.