Dopo i giorni rossi del ponte di Capodanno l’Italia ritorna arancione per un giorno. Lunedì 4 gennaio 2021 l’Italia torna in zona arancione, secondo quanto stabilito dal decreto di Natale del 3 dicembre. Poi si tornerà in rosso per l’Epifania (5 e 6 gennaio 2021). Ecco le regole per spostarsi e cosa è vietato fare e cosa no in questa giornata “arancione”.
Ci si può sempre muovere per ragioni di lavoro, necessità e urgenza e per fare ritorno alla propria residenza, al proprio domicilio o alla propria abitazione. Tra le motivazioni per cui l’esigenza di spostarsi è comprovata rientrano l’assistenza a genitori non autosufficienti, le visite ai figli per i genitori separati, i ricongiungimenti delle coppie in un unico appartamento.
Ci si può spostare liberamente all’interno del proprio Comune, uscire per una passeggiata, mantenendo sempre la distanza di un metro dagli altri e indossando la mascherina, o andare a correre in un parco. Tra le 5 e le 22 di sera non è necessario presentare alcuna autocertificazione per giustificare gli spostamenti. Alle ore 22 scatta invece il coprifuoco e gli spostamenti sono nuovamente limitati a ragioni di lavoro, necessità e urgenza. Ed è necessaria l’autocertificazione. È preferibile stamparla, compilarla e portarla sempre con sé, anche per velocizzare i controlli. Altrimenti potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali.
Bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie sono aperti ma non è possibile consumare sul posto. Fino alle 22 è possibile ordinare caffè, dolci, stuzzichini o piatti da asporto. E si può ordinare cibo e bibite a domicilio senza limiti di orario.
I negozi sono aperti, anche con orario prolungato fino alle 21. Nei giorni festivi e prefestivi resteranno invece chiusi i centri commerciali.
Sono vietati gi spostamenti verso altri Comuni, salvo specifiche esigenze urgenti o necessità. Ci sono però due deroghe a questa norma: ci si può muovere per andare a visitare un parente o un amico, recandosi presso un’abitazione privata, all’interno della stessa Regione, una sola volta al giorno, con l’autocertificazione, e al massimo in due (più eventuali minori di 14 anni); e ci si può spostare anche in più di due fuori dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, percorrendo una distanza non superiore a 30 chilometri e senza recarsi nel capoluogo di provincia.
Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti quindi, laddove il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, ma va portata con sé l’autocertificazione.
È possibile accompagnare i propri figli dai nonni per andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da Covid-19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone.
Se si abita in un Comune e si lavora in un altro, si può fare “avanti e indietro”, per esigenze lavorative, se non è possibile lavorare da casa.
È possibile usare l’automobile con persone non conviventi purché sia rispettata la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina.
È possibile spostarsi dal comune in cui ci si trova per prestare volontariato. Il divieto di spostarsi dal comune in cui ci si trova non riguarda coloro che svolgono attività di volontariato nell’ambito del Servizio nazionale di protezione civile o che siano comunque impegnati come volontari per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso (ad es., i volontari della Croce Rossa Italiana).
Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto dalle 5 alle 22.
È possibile far visita a una persona in carcere tra 5 e le 22 ma tali spostamenti sono consentiti solo in ambito comunale, essendo vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai comuni delle regioni dell’area “arancione”.