Nessun lavoro autorizzato dal Comune di Matera nel palazzo crollato in vico Piave. Lo precisa in una nota l’Amministrazione comunale di Matera. Di seguito la nota ufficiale.
In merito alle dichiarazioni del ristoratore Nicola Andrisani riportate da alcuni organi di informazione, si conferma quanto reso noto nel comunicato stampa diffuso in data 11 gennaio 2013 e cioè che il Comune di Matera non ha autorizzato alcun lavoro nell’immobile crollato.
A tal proposito il Comune ha inviato alla nostra redazione due lettere con cui il dirigente ha ordinato la sospensione dei lavori in questione per carenza della documentazione obbligatoria richiesta, lettere che non pubblichiamo dopo aver verificato che si tratta di corrispondenza tra un privato e l’ente pubblico, atti quindi che non possono essere richiesti dai cittadini.
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strano peró visto che si vedeva bene una tabella di lavori in corso… per affiggere quella qualcuno avrá richiesto la DIA al comune? non so… magari mi sbaglio…
E’ un pasticcio che certamente soltanto la Magistratura potrà verificare la verità. Sta di fatto che purtroppo una vita umana ha perso la vita.
Pasquale Fontana
Tutte chiacchiere e buffonate…………..Comune di Matera, cerca di essere serio almeno adesso e di fronte alla povera Antonella!!!!!!………Il Signore Vi guarda!!!!
MA CHI E’ IL DIRETTORE DI QUEL CANTIERE????
tutto quello che volete!!!
ho sentito dire…, ma quello…., ma quell’altro…
Carta canta!!!
I cartelli si vendono in cartolibreria…non ci vuole niente a compilarli e a metterli su un muro!
Possibile che ci sono solo 4 commenti?
A Matera sono tutti ingegneri, tutti esperti edili, contabili, politici, DOVE SIETE ESPERTONI, dite come stanno le cose, esattamente come ve l’ha detto l’amico della zia del cognato del genero dell’amico di quello che abita in via gattini vicino dove e’ crollata la casa ….
Per coprire chi ha alzato altri piani cercano di incolpare dei lavori grazie ai quali NON è crollata anche la palazzina adiacente… mah!
Qualunque cretino è in grado di vedere dalle mille foto in giro che NON ci sono sopraelevazioni realizzate negli ultimi decenni. Però ci sta qualcuno che è più che cretino ….
Fatevi un giro su Google maps lungo vico Piave con l’omino accompagnatore e vedete la situazione a due anni fa; ma fatelo solo se siete in buona fede.
circolano notizie che i piani superiori erano abusivi e hanno causato anche un sovraccarico… il committente un operatore pubblico
siate seri nei commenti.. Sunday, gli ingegneri esperti devono venire a commentare qui o a rispondere ai commenti anonimi ?? siamo seri. Una cosa è certa: le dicerie dette sul Comune di Matera sono inventate. le prove sono in allegato all’articolo.
facciamo chiarezza! la scia esiste era stata sospesa perche’ mancavano dei documenti che sono stati presentati successivamente! ( documenti formali, tipo il contratto di acquisto dell’immobile e non sostanziali, tipo il calcolo statico depositato al genio civile). esiste l’autorizzazione del condominio. inoltre il muro che ha ceduto e per il quale erano stati allertati i vigili del fuoco e il comune di matera è quello opposto al muro sul quale sono stati operati gli interventi che è tutt’ora in piedi. inoltre ci sono dei piani in piu’ su entrambi i palazzi. conosco la situazione in quanto conosco i tecnici che hanno operato e parlo con cognizione di causa. la vera responsabilità è di chi non ha provveduto ad evacuare i palazzi malgrado gli interventi di cui prima e le numerose sollecitazioni da parte degli inquilini e del propietario del locale.
Infatti la prima lettera è di agosto e c’è scritto che mancano documenti, per cui la SCIA è sospesa. La seconda lettera è di DICEMBRE e dice che i documenti allegati successivamente alla sospensione non sono ancora abbastanza e i lavori pertanto “restano sospesi”. Più chiaro di così si muore. Si può discutere se la sospesione sia giusta o sbagliata, ma è un’altro discorso. Sta di fatto che il cantiere era stato bloccato ad agosto e continua ad esserlo a dicembre. Punto.
Un avviso a tutti io abitavo in uno dei due palazzi…. Smettete di dire cazzate. Io dico solo che i problemi e le lesioni sono iniziate in concomitanza dei lavori una coincidenza? Poi chi parla per cognizioni di causa non ha capito Proprio nulla a buon intenditor poche parole! I muri i lavori ma smettete di fare chiacchiere da bar! Sicuramente delle responsabilità ci saranno e sono d’accordo con tutti ma dei 3 imputati comune, vigili del fuoco ed impresa/proprietari sono tutti responsabili
Pio acito ma vieni a farti un giro in vico xx settembre e vedrai cosa scopri abusi edilizi precisamente su Marina Rinaldi e ultimamente ancora sopra elevazioni ma fammi il favore mio padre ogni giorno andava in comune ma nn aveva mai risposte ora mio padre è morto e si continua a costruire. Una cretina o n e s t a di matera.
Cari amici di sassilive, le carte le dovete leggere bene !!! … Nel primo documento c’è scritto che l’11/06/2013 è stato concesso un permesso a costruire in sanatoria per alcune opere abusive che erano state realizzate…
Le domande da fare al comune e sopratutto al sindaco, che in modo solerte ha diffuso queste carte sono :
1. Quali opere abusive erano state effettuate ??? e sopratutto da chi ?????
2. Quali prescrizioni dovevano essere eseguite entro mesi 6 dal rilascio del titolo per costruire ?? e sopratutto da chi dovevano essere effettuati lavori prescritti ???????????
I problemi statici che hanno determinato il collasso della struttura potrebbero essere stati determinati prima dell’inizio dei lavori della pizzeria di andrisani ovvero prima del 03/08/2013 giorno dopo in cui è stata presentata la SCIA e in cui è possibile iniziare i lavori. Non è assolutamente scontato che i lavori di ristrutturazione del piano terra possano aver causato il crollo dello stabile !!!
In maniera un pò maligna, mi viene da pensare che se le opere abusive sono state una qualche sopraelevazione allora possono questi lavori aver compromesso seriamente la struttura dello stabile !!!!!!
per cui prima di parlare tirando fuori in modo vile e parziale solo due cartucce, io verificherei meglio le responsabilità di chi ha concesso in sanatoria il titolo a costruire.. in che modo quest’ultimo è stato concesso e sopratutto in cosa consistevano le opere abusive !!!!!!!
finisco con una mia considerazione.. In uno stato civile , chi commette abuso edilizio paga con una sanzione penale e l’opera viene abbattuta…. In un paese incivile dove il clientelismo deroga i regolamenti, l’abuso edilizio è considerato una furbata di prepotenti e la speculazione viene tranquillamente sanata con qualche amico al posto giusto !!!
LA RABBIA È TANTA, LA POVERA DINA NN DOVEVA FARE QUESTA BRUTTA FINE!!! CHE LA MAGISTRATURA, FACCIA SUBITO CHIAREZZA!!!
…Come si dice in gergo “carta canta”, il Comune di matera ha esibito la documentazione di DINIEGO AL PROSEGUIMENTO DI LAVORI.
Di cosa c’è bisogno ancora?????????
Quali altri pareri di esperti si stanno cercando???????
…..smettiamola e svegliamoci
è veramente strano con quanta velocità sono stati diffusi questi documenti.
Il nostro adduce si muove con tanta velocità e determinazione solo per difendere gli amici e la macchina comunale, mai una parola per i cittadini che ogni giorno subiscono le loro malafette.
Era meglio che il signor Sindaco, di una citta civile che si vanta di solidarietà di diventare capitale della cultura,si fosse proccuppato prima di tutto di trovare soluzioni per portare alla normalità le famiglie colpite da questo dramma, che ora dovranno lasciare le loro case , sperando al piu presto di ritornaci. Ancora di più delle famiglie che hanno perso la casa e ora si troveranno in mezzo una strada,
Quanto tempo dovranno aspettare per ottenere quello che gli è stato tolto?
Cosa puo fare il comune e il sindaco da ora? invece di apparire in tv
Si accettano scommesse perchè vico piave ritorni come era prima dei 10 anni o dopo 10 anni
ma chi è il direttore dei lavori dell’ ex cantiere per la pizzeria???
TUTTO E’ DUBBIO E CONFUSIONE PERO’ SE UNO PRESENTA UNA SCIA ED E’ INCOMPLETA E QUINDI NON E’ AUTORIZZATO AD INIZIARE I LAVORI DAL COMUNE PERCHE’ PER DUE MESI E PASSA LI HANNO FATTI??? CE’ IL PRESUPPOSTO DI ABUSO…C’E’ SICURAMENTE UN GRAVE ILLECITO AMMINISTRATIVO MA QUANTO ALLE CAUSE DEL CROLLO PENSO CHE SIA UN ALTRO PAIO DI MANICHE E SARA’ LA MAGISTRATURA AD ACCERTARE LE CAUSE…CERTAMENTE DUE SONO LE COMPONENTI E CIOE’ LA SOPRAELEVAZIONE FATTA IN PASSATO E I LAVORI CHE FACEVANO DI SOTTO MA ORA E’ PRESTO BUTTARE INGIUSTAMENTE SENTENZE E NE NOI ABBIAMO LA COMPETENZA DI FARLO…GLI ORGANI PREPOSTI STANNO LAVORANDO….
Egregi commentatori ed egregio Adduce, quello che NON volete vedere e capire e che la sospensione della SCIA riguardava atti e fatti che nulla hanno a che fare con il pericolo di crollo.
Dire ora noi avevamo bloccato e una vera è propria porcheria, perchè se fosse vero quello che dice il sindaco Adduce sarebbe ancora peggio, ovvero GRAVISSIMA AMMISSIONE DI RESPONSABILITA’ PENALE in capo all’Amministrazione comunale che, avendo colto il pericolo di crollo, si sarebbe limitata a sospendere l’efficacia della SCIA -che è una procedura amministrativa di tipo ordinario- e non ha BLOCCARE I LAVORI E A DISPORRE L’EVACUAZIONE DEGLI STABILI.
quindi cari commentatori e caro Adduce, affidiamoci alla Magistratura ma non mettiamo in giro pubblicandoli documenti che propendono per la COLPEVOLEZZA DEL COMUNE e non certo la sua innocenza.
Premesso che sarà la Magistratura a dover accertare le cause del disastro, sono dell’idea che la sopraelevazione di cui si parla non possa essere ritenuta la causa del crollo. In fase di progettazione strutturale, infatti, si tiene conto di eventuali modifiche che l’opera può subire una volta realizzata: le strutture vengono di fatto sovradimensionate. Se in fase di calcolo ci si attenesse solo a quello che è il peso proprio, sarebbe da scongiurare anche la più piccola aggiunta di massa a quella inizialmente prevista. Imho è possibile che sia stato prodotto un indebolimento a seguito dei lavori di cui si parla (autorizzati o meno).
quindi la soluzione che si profila comincia a essere chiara a TUTTI: non ci sono COLPEVOLI
Uau!
Quanti avvocati, ingegneri, architetti, geometri, criminologi, poliziotti, psicologi!
Siete tutti consulenti a lavoro per la Procura di Matera?
Ora capisco perché Matera sarà capitale della cultura 2019…
Ma un po’ di rispetto per chi soffre per la perdita del proprio caro?
Per chi aveva in una casa (quella che ora non esiste più) tutti i sacrifici di una vita? Per chi, adesso, non sa quale sarà il suo futuro?
No, niente!
Ma il rispetto che si chiede cos’è? In fondo, è solo un po’ di silenzio.
Non tormentiamo gli animi di chi soffre; non utilizziamo le disgrazie altrui partendo da queste per poi esaltarci in diatribe pseudo politiche, antipatie personali, sospetti su Tizio e Caio.
Tutto questo lavoro di meningi, forse, potrebbe essere messo a frutto per altre nobili cause.
Ma questo è chiedere troppo? … E già. È giusto! Dimenticavo: Matera è candidata a capitale della cultura mica del “buon senso”.
Ma noi vogliamo giustizia!
E questo è il nostro modello di giustizia? No! Così sono solo chiacchiere e pettegolezzi.
Facciamo lavorare chi è preposto a farlo.
Se abbiamo da segnalare qualcosa di concreto ci presenteremo nei competenti uffici.
Basta blaterare: fuori il coraggio e, una volta tanto, prendiamoci “la responsabilità” delle nostre affermazioni.
Da una parte c’erano i professoroni, demolitori di muri e scavatori ossessivi, tecnici, burocrati, professionisti dell’edilizia e della sicurezza pubblica, politici che, pur potendo scongiurare il pericolo in tempo non sono intervenuti per salvare vite umane e incolumità pubblica. Dall’altra c’è stato il buon senso dei residenti che invocavano interventi urgenti e alcuni, vedi il padre di due bambini che ha lasciato la casa di vico Piave per traferirsi dai parenti, si sono mossi in tempo. Nella vita, domanda, cosa conta di più? Le carte e le chiacchiere o il buon senso dettato dall’evidenza. Quel padre meriterebbe come minimo un incarico da assessore.
Concordo con Andrea Piovani. In vico Piave si è ripetuto lo stesso errore del terremoto di L’Aquila: organi ufficiali impegnati solo a tranqullizzare i residenti invitandoli a dormire a casa. A L-Aquila si sono invece salvati quelli che, seguendo il proprio istinto, hanno scelto di trascorrere la notte in macchina. Lo stesso istinto che ha portato il padre abitante in vico Piave a salvare la sua vita e quella dei suoi famigliari, trasferendosi con la famiglia un mese prima a casa di parenti. Le parole e le carte tranquillizanti avrebbero dovuto inorridire e zittirsi gia- al minimo rumore, che c’è stato ed anche forte e frequente, delle pareti che scricchiolavano da giorni.
Giustissimo Nico…. concordo su tutto!!!