Le imprese potranno rateizzare le bollette per i consumi di maggio e giugno, per un numero massimo di 24 rate mensili. E’ una delle misure previste dalla bozza del decreto per contrastare “gli effetti economici e umanitari per contrastare la crisi ucraina”, ancora in via di definizione.
Per sostenere le esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas, Sace – finanziaria della Cassa Depositi e Prestiti – potrà rilasciare le proprie garanzie in favore di banche e istituzioni finanziarie entro un limite massimo di impegni pari a 9 miliardi di euro.
La bozza di decreto si compone di 35 articoli. Il titolo è “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina”.
Al distributore
Per 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, che le aliquote di accisa siano ridotte:
– per la benzina a 643,24 euro per mille litri (dagli attuali 728,40 per mille litri);
– per oli da gas o gasolio usato come carburante a 532,24 euro per mille litri (da 617,40 con un taglio di 8,5 cent);
– Gpl usati come carburante a 182,61 euro per mille chilogrammi da 267,77 per mille chilogrammi. Con un taglio, quindi di 8,5 cent al litro.
Alle minori entrate derivanti da questo taglio, si legge nella bozza, si provvede, con il maggior gettito riferito al periodo primo ottobre 2021-31 dicembre 2021, “derivante dai versamenti periodici dell’Iva, valutato in 308,17 milioni di euro”.
I buoni
Per l’anno 2022, l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito.
Dilazioni di pagamento
“Le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia, la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a 24”.
Sarà la Sace a rilasciare garanzie, “al fine di sostenere le specifiche esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas naturale con sede in Italia”, in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, entro un limite massimo di impegni pari a 9 miliardi.
Imprese energivore
Il credito d’imposta riconosciuto in favore delle imprese energivore e delle imprese a forte consumo di gas naturale, è cedibile ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione. E’ fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dal testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, società appartenenti a un gruppo bancario, imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.
Prezzo dei carburanti ridotti di 25 centesimi al litro cioè praticamente nulla. Nel 2008 il costo di un barile di petrolio era nettamente superiore all’attuale e la benzina costava 1,37 euro al litro ora costa quasi 2,50 euro al litro, lo scienziato Cingolani parla di truffa colossale, si caro Cingolani lo capisce anche un bambino che e’ una truffa colossale, vorremmo cortesemente nomi e cognomi di chi si approfitta di tutti noi, tiri fuori i nomi caro Cingolani, il resto verrà di conseguenza, e’ troppo comodo chiuderla così con la storiella della truffa, abbia il coraggio una volta nella sua vita di esporre in pubblico nomi e cognomi di questi banditi.
Sono d’accordo con Pedrito in toto. L’unica cosa che non condivido è il fatto che se la prende con Cingolani, come se la colpa fosse sua. D’altronde, come premessa il buon Pedrito cita l’anno 2008 con valori ben diversi, per cui io credo che chi ci ha marciato in tutti questi anni non è certamente il Cingolani, bensì un po’ tutti compresa l’antitrust, che solamente ora si sveglia, dopo il clamore suscitato da Cingolani.
Almeno lui ci ha messo la faccia.
Poveri noi che paghiamo e ci scanniamo tra di noi, mentre loro, i politici tutti e di tutti i colori ci prendono solo per i fondelli.
Infatti il colpevole non e’ Cingolani che può solo prendere atto degli aumenti disonesti e da sciacalli praticati da un gruppo di persone in carne e ossa, se Cingolani fa i nomi e i cognomi di questi criminali passerà alla storia.
Temo ed ho la sensazione che gli aumenti siano opera di chi opera a stretto contatto del governo per costringere le persone a cambiarsi l”auto e passare all”elettrico o all’ibrido che sembra non stiano facendo faville nelle vendite, la guerra non c’entra nulla, ai tempi della guerra Iran-Iraq in cui bombardavano a tutto spiano i pozzi di petrolio non mi risultano aumenti dei carburanti di questa entità e così fuori controllo.