“Con l’avvio dei lavori di adeguamento del depuratore di Sarconi, che serve anche l’abitato di Moliterno, prosegue l’impegno di Acquedotto Lucano per dotare la Basilicata di un sistema della depurazione efficiente, in grado di salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini”: è quanto afferma l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Michele Vita, che in occasione della Giornata mondiale dell’acqua illustra il primo di una serie di interventi – in corso o programmati – volti a superare le carenze infrastrutturali della nostra regione in questo settore.
Quello di Sarconi è un intervento previsto dall’Accordo di Programma Quadro per il Potenziamento dei sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue, che consente di rispettare il Piano di tutela delle acque della Regione Basilicata. Le scelte progettuali hanno previsto l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, con interventi che determineranno un controllo ottimale del processo depurativo ed un miglioramento complessivo della gestione.
L’importo complessivo del progetto è di 1.128.000 euro, in parte finanziato con delibera Cipe n. 60 del 2012 e in parte a carico di Acquedotto Lucano. Il depuratore, del tipo a fanghi attivi, è situato a valle del centro abitato di Sarconi, in via Caduti di guerra, e scarica nel torrente Sciaura, a monte dell’invaso del Pertusillo.
Al termine dei lavori, la cui durata prevista è di 6 mesi, sarà possibile elevare il livello di tutela del torrente Sciaura (e quindi del Pertusillo) anche nei periodi di maggiore piovosità.
“Acquedotto Lucano sta facendo ogni sforzo per superare le carenze del sistema della depurazione in Basilicata – dichiara Vita -, attraverso un lavoro per ottimizzare l’efficienza di reti e impianti, riducendone i costi gestionali, affinando i trattamenti e i sistemi di controllo delle acque. E’ un lavoro che vede coinvolti anche i sindaci e la Regione. Quest’ultima, in particolare, nei prossimi giorni trasferirà una prima tranche delle risorse previste dalle varie misure di finanziamento. Contestualmente, è in corso un’attività di carattere amministrativo per superare definitivamente le criticità anche dal punto di vista autorizzativo.
“Il tema proposto quest’anno dalle Nazioni Unite per la Giornata mondiale dell’acqua – continua l’amministratore di Acquedotto Lucano – è ‘waste water’: tecnicamente con tale termine si indicano i reflui che vengono scaricati nei corpi d’acqua dagli impianti di depurazione, in senso più ampio tutte le acque inquinate che raggiungono le acque superficiali. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e promuovere azioni concrete per la tutela delle risorse idriche per evitare che le acque reflue delle nostre case, città, industrie e colture rifluiscano nella natura senza poter essere trattata o riutilizzata, inquinando l’ambiente. La finalità è, quindi, duplice: da un lato c’è la necessità di ridurre la quantità e lo spreco di acque reflue, dall’altro è fondamentale investire sempre di più su riciclo e riutilizzo sicuro dell’acqua. Nel corso degli anni non sono mancati gli investimenti, ma al di là delle necessità di adeguamento tecnologico, occorre tenere conto anche delle variazioni della popolazione servita (si pensi alle località turistiche), o degli scarichi di insediamenti produttivi (ma non solo) che non sempre rispettano le norme di riferimento causando disservizi che vanno a scapito dell’intera collettività. Anche da questo punto di vista – conclude Vita – non mancherà il nostro impegno attraverso un’azione di verifica e denuncia”.